Ma ci può essere un colpo di stato senza stato?
domenica 7 luglio 2013 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 07 luglio 2013Dunque, è un colpo di stato militare? Obama tace, prolungando la spaventevole assenza americana nel tumulto internazionale, e lasciando ai suoi di biasimare l’esercito egiziano con la virtuosa richiesta di restituire il potere alla società civile. I vedovi delle primavere arabe mettono l’accento sulla richiesta di democrazia delle folle egiziane, chiedono all’esercito di tirarsi indietro e scansano l’idea del colpo di Stato militare. Ci si scorda che militare era Nasser, militare era Sadat, militare il governo, per cinquemila anni, dell’unico Paese arabo vero in un mondo fatto a matita dall’accordo Sykes Picot nel 1916, quando si spartì l’impero Ottomano.
Non si può fare un colpo di Stato se non c’è lo Stato. Vorremo averlo detto noi, ma l’ha scritto sul Times of London Roger Boyes. La frase suona ancora più ironica dopo che ieri l’85enne ex presidente Mubarak, certo di buon umore, è apparso in tribunale per essere giudicato dell’omicidio dei suoi manifestanti. Si è dichiarato innocente. Lo Stato ha finto di fare il suo lavoro mentre Mubarak se la rideva sotto i baffi e le piazze facevano nuove decine di morti. Mubarak avrebbe anche potuto dichiararsi vincitore: erano i suoi vecchi scherani ad affiancare il generale Sisi durante la solenne dichiarazione della presa del potere. L’ex presidente Mursi siede in custodia, la sua folla, enorme e impazzita di rabbia, si vede sfuggire di mano il potere conquistato dopo 85 anni di persecuzioni. Ma questa folla la odia altrettanto il popolo variegato che ha visto Mursi comportarsi come un impiegato dei Fratelli Musulmani, usare tutto il potere per la realizzazione della sharia e per piazzare i suoi invece che per combattere la fame e l’ignoranza.
L’esercito certo ha certo agito con premeditazione, temendo, a ragione,che Mursi lo avrebbe trasformato in una schiera di Pasdaran fanatici e religiosi, ed ha abbracciato i ribelli. Così ha cacciato l’ennesimo faraone, come aveva fatto anche con Mubarak. L’esercito dà e toglie, come il Nilo, e lo fa da cinquemila anni. E se non affoghiamo nei nostri sogni occidentali diremo realisticamente: l’Egitto può ora andare a pezzi, cadere preda di bande che per anni cercheranno le une il sangue delle altre. La formula “restitutite immediatamente il potere ai civili” è qui senza senso. Tutti e nessuno qui sono i “civili” che possano gestire le istituzioni, perchè esse non esistono. E il disastro incombe. Ieri il Pope copto è stato ucciso, nelle città impazza la fame, i tribunali vengono sostituiti nel Sinai da corti shariatiche, la polizia è corrotta, niente funziona, Gli USA non usano l’espressione “golpe militare” perchè in caso venga pronunciata la legge statunitense costringerà il Pentagono a tagliare 1miliardo e 300 milioni di dollari di finanziamento militare, insieme ai 250 milioni che dovrebbero alleviare i guai sociali.
Un Paese grandissimo e vetusto è senza controllo: parte è armata coi residui provenienti dalla Libia e da altri occasionali mestatori, il Sinai è percorso da bande di Al Qaeda, Hamas irritato scavalca il confine e porta armi ai Fratelli Musulmani. Si aggira una massa in mezzo alla quale il tasso di omicidi dalla primavera araba è cresciuto del 300 per cento e le rapine di dodici volte, e noi facciamo i signorini attaccando l’esercito che affronta l’inferno.
La democrazia oggi laggiù è meno importante delle vite umane. L’esercito egiziano ne salverà molte. E’ un golpe militare? E sia.
lunedì 8 luglio 2013 12:37:23
L’Augurio ai Generali dell’Esercito egiziano di far crollare, per la prima volta nella Storia dell’Egitto, ogni forma di regime totalitario, che ha tolto allo stesso esercito ed ad ogni forza d’ordine egiziana, dignità e onore; l’Augurio di essere un Esercito, non come stupidamente, si potrebbe immediatamente dire, nel leggere queste miserabili righe, della “salvezza”, ma capace di restituire agli Egiziani tutti, umiliati, offesi ed esclusi, per troppi millenni, dalla loro storia individuale e dalla Storia, in senso più elevato, per mani di potenti ottusi e chiusi nei loro privilegi inaccessibili, di autorità pubbliche avide, di autorità religiose bramose di potere esclusivamente politico ed economico, di sedicenti studiosi di memorie storiche da loro rese opache e generiche, la loro vera identità, la loro vera Storia, i loro diritti ed i loro nuovi privilegi.Questo Augurio di portare a compimento un compito così grande ed unico storicamente, lo invio anche ai nostri governanti italiani ed occidentali, che hanno mille e mille colpe di ogni specie, nel aver causato nei propri Stati ed anche negli altri, con il loro meschino /prestigioso senso degli affari, la sofferenza del Popolo, unico sovrano del proprio Stato, umiliato sempre nei suoi diritti espressi nei tanti movimenti ed opinioni di protesta.Il compito che spetta ad alcuni Generali dell'Esercito egiziano sarà quello di scrivere la verità più vera, quella degli egiziani che vogliono la Storia nella sua autentica sacralità, quella degli individui liberati, riconcialiati e restituiti ai loro diritti. Via dai falsi fratelli o suocere che siano.
Francesco , Roma Italy
lunedì 8 luglio 2013 08:19:51
A parte il fatto che c'é Golpe e Golpe: In Ungheria nel 1956 anche l'esercito si schierò con gli sfiancati dal comunismo e subì la carneficina dai sovietici.Il Golpe dei Colonnelli in Grecia, impedì che si realizzasse l'accodo segreto tra i socialisti del Pasok ed i comunisti che aspettavo del 1949 d'impossessarsi del Paese.Del sud-America non parliamo di Golpe perché per loro il golpe é come se fosse una tappa da raggiungere nella vita di ogni cittadino...I signorini occidentali che non capiscono niente di questioni arabe, dovrebbero tacere; perché quello che riferisce loro SKY con i suoi programmi antisemiti ed anti-israeliani, in specie come in questa occasione, é solo informazione distorta e pro-terrorismo internazionale.+I cari fratelli mussulmani, per informazione ai signorini, sono quelli che hanno inaugurato gli attentati terroristici nel mondo ed uno dei primi affiliati alla setta era proprio il 'caro' Arafat & C.La loro politica 'religiosa' si è sempre distinta nel trucidare qualsiasi persona fosse di confessione diversa, alimentando e finanziando golpe in giro per gli stati arabi, come quello nei confronti del Re Giordano Hussein nel 1972.Gli arabi, a causa del Corano, sono dei personaggi con grossi problemi esistenziali. L'invidia e l'odio per il popolo d'Israele si basa, in questi ultimi 60 anni, nel fatto che Israele, grazie all'impegno di lavoro di tutto il popolo, é tra le prime nazioni al mondo in svariati campi sia della tecnologia, sia della vita sociale; trasformando -per prima cosa ed in poco tempo - il deserto lasciato in eredità dagli arabi, in un meraviglioso giardino dell'Eden. Non vi scandalizzate se vi dico che ancora oggi, nei quartieri bene del Cairo, la spazzatura viene gettata dalle finestre in strada, perchè non c'é alcun Ente comunale che é preposto a prelevarla. Ecco la loro civiltà...e voi, signorini occidentali, avete il coraggio d'invocare la democrazia a 'questa' gente?
mariuccia frigerio , Milano
domenica 7 luglio 2013 09:22:20
la ringrazio tanto per i suoi articoli concisi chiari, che informano correttamente e che è un piacere condividere. Da parte mia cerco di farla conoscere ai tanti giovani amici dei miei figli e devo dirle che la maggior parte apprezza, facendo poi un passaparola che credo serva ad eliminare un po' di ignoranza sui temi da lei esposti.Con simpatia