Fiamma Nirenstein Blog

La guerra antisemita contro l'Occidente

7 ottobre 2023 Israele brucia

Jewish Lives Matter

Informazione Corretta, il nuovo video di Fiamma Nirenstein

Museo del popolo ebraico

Informazione Corretta, il nuovo video di Fiamma Nirenstein in esclusiva da Gerusalemme: "Yom HaZicharon e Yom HaAtzmaut"

giovedì 9 maggio 2019 Generico 0 commenti
Cari amici, 

oggi, il sito web Informazione Corretta pubblica in esclusiva un mio nuovo nuovo video: "Yom HaZicharon e Yom HaAtzmaut"


Clicca qui per vedere il video

La (fragile) tregua in Israele In frantumi il piano dell'Iran

martedì 7 maggio 2019 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 07 maggio 2019

Netanyahu non l'ha chiamata tregua, né "cessate il fuoco". Ha solo ripetuto che gli interessa unicamente la sicurezza della gente. Dopo che la mattina alle 4,30 gli avevano riportato la richiesta di Hamas, perché è stato Ismail Haniyeh  a spedirgli i suoi tramiti,  ha detto solo "la campagna non è finita, abbiamo ancora bisogno di pazienza e giudizio". Poi, ha riassunto mentre le scuole ripristinavano le lezioni e i treni verso il sud riprendevano le corse, che cosa ha fatto l'esercito in questi giorni: distrutti 350 obiettivi, tutti militari (depositi, uffici di Hamas, nidi missilistici), colpiti leader terroristi e i loro attivisti. Una fredda descrizione, senza nessuna retorica, della gelida strategia di contenimento e di deterrenza che ha portato Hamas a chiedere di fermare lo scontro. E' stata una campagna che in tre giorni ha bloccato le rampe di missili, senza introdurre sul terreno di Gaza un soldato, senza toccare la popolazione civile vittima a sua volta di Hamas e certamente oggi poco soddisfatta della sua leadership (vedremo nei prossimi giorni).[...]

Israele si difende Se ne è accorta perfino la Ue. Da Gaza oltre 600 missili Israele risponde coi raid Ucciso un capo di Hamas

lunedì 6 maggio 2019 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 06 maggio 2019

Potrebbe fermarsi la grandine di fuoco sulle case e le strade di Israele: verso sera è stata confermata una richiesta di Hamas, attraverso mediatori probabilmente egiziani, di "cessate il fuoco", anche se è difficile prevederne gli sviluppi. Di certo, Hamas ci ripensa, mentre nella giornata aveva lanciato,causando grande rovina, più o meno 600 missili dopo che dal cielo un proiettile lanciato dagli F15 ha distrutto, con uno di quegli attacchi mirati che non si vedevano da anni, l'auto guidata da Hamed al Khoudari: è finito così il re di denari di Hamas, colui che riciclava per l' organizzazione i milioni iraniani e del Qatar. Così, i capi della Jihad e di Hamas hanno forse capito il messaggio di Netanyahu, ieri in riunione di gabinetto per ore e ore mentre sul suo Paese si abbattevano una serqua di tragedie. Dopo i tre morti israeliani del giorno prima (uno era un 58enne padre di quattro figli), due sono stati uccisi anche ieri, uno mentre lavorava in fabbrica ad Ashkelon e l'altro mentre guidava a Sderot. A pochi minuti l'uno dall'altro Hamas li ha fatti fuori, chi piglia piglia. I feriti, i ricoverati per traumi di ogni genere si contano ormai a centinaia. Scuole chiuse, lavoro bloccato, trasporti fermi. Una scena che ha spezzato il cuore a tutta Israele è quella di una madre che al suono di una sirena ha finalmente ritrovato, impazzita d'ansia, suo figlio di sette anni sull'attenti sul marciapiedi: il bambino pensava che il suono fosse quello che segnalerà, giovedì, l'ingresso della Festa dell'Indipendenza. Israele sta molto attento per ora, mentre ammassa le truppe di terra sul confine, a contenere le operazioni nell'ambito dell'attacco a Hamas e alle sue istituzioni. [..]

Hamas alza il tiro: 250 missili su Israele

domenica 5 maggio 2019 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 05 maggio 2019

Estorsione, ricatto: si può chiamare così l'ultimo bombardamento di Hamas, più di duecento missili sparati in una giornata da Gaza sui kibbutz e le cittadine del sud di Israele (Ashkelon, Rehovot, Sderot, Ashdod...), due feriti gravi dentro le case che crollano, tetti perforati e grandi buche per terra mentre la polizia e i giornalisti corrono da un luogo all'altro come in un video game, la popolazione che a ogni sirena salta nei bunker, gli ufficiali del fronte interno che alla tv spiegano che si deve giacere per terra in caso manchi un rifugio nei dintorni: le schegge e i detriti volano, e al suolo la possibilità di essere feriti diminuisce del 90 per cento. Israele ha risposto sin dal mattino quando all’iinizio, dopo due giorni di aggressioni al confine delle folle organizzate da Hamas, due suoi soldati di ronda sul confine sono stati colpiti; da parte palestinese si parla di tre morti nei vari attacchi, ma i numeri per ora sono incerti. Certi sono i missili a raffica. [...]

Scandalo sulle vignette del New York Times. Ora il nuovo antisemitismo arriva da sinistra

mercoledì 1 maggio 2019 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 01 maggio 2019

Giovedì della scorsa settimana è uscita sul New York Times una caricatura. Il New York Times è "un giornale d'onore", appartiene alla gloriosa storia dei democratici che hanno condotto gli USA dalla discriminazione razziale contro neri e minoranze varie, compresi gli ebrei, a essere patria dei diritti umani. E gli ebrei prima ancora che in Israele cercarono infatti rifugio in quel mondo e in quella ideologia fino a diventare la più grande comunità ebraica del mondo. Adesso cominciano invece a scappare. E che c'entra la caricatura?

Giovedì scorso il premio Pulitzer Bret Stephens ha dovuto scrivere sul NYT, il suo stesso giornale, una colonna orrificata: "Ecco qui nella versione on-line un ebreo (Netanyahu ndr) sotto forma di un cane, un ebreo piccolo ma astuto che guida un americano scemo e fiducioso: l'odiato Trump giudaizzato con una kippà. Il servo, in teoria, invece agisce da vero padrone. [...]

Festa della Liberazione: ricordo mio padre Aron Alberto Nirenstein, combatté da coraggioso e incontrò mia madre, partigiana, Wanda Lattes. Sia benedetta la loro straordinaria memoria

giovedì 25 aprile 2019 Generico 2 commenti
Il 25 aprile Festa della Liberazione ricordo mio padre Aron Alberto Nirenstein, qui nella sua divisa della Brigata Ebraica dell'esercito inglese. Sbarcò e combatté da coraggioso sul suolo italiano e a Firenze incontrò mia madre, partigiana, Wanda Lattes. Sia benedetta la loro straordinaria memoria.



 


L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi e spazio all'aperto
Aron Alberto Nirenstein

Se una partita ci rivela le radici ebraiche d'Europa. Ajax-Tottenham, derby nel segno di David. Quando gli ebrei non sono in minoranza

martedì 23 aprile 2019 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 23 aprile 2019

Le due squadre che hanno sorpreso il mondo, Ajax e Tottenham, hanno ciascuna una grande Stella di David sulle bandiere che portano allo stadio. Chi scrive non ha alcuna esperienza calcistica, solo un inveterato amore per la Fiorentina e la consapevolezza che negli stadi ci si deve aspettare di sentire urlare «ebreo» come il peggiore insulto, come quando la Lazio mise Anna Frank nella maglia di un romanista. Qui la storia, però, è rovesciata: è fantastico e stupefacente vedere come i fan della squadra di Amsterdam cantino Hava Nagila come canzone di guerra, mentre sarebbe un ballo israeliano, una hora allegra e inoffensiva che diventa nelle voce e nelle facce da falchi tifosi in caccia, una minaccia per gli avversari. I tifosi dell'Ajax vengono chiamati «l'esercito Yid», rovesciando l'uso del termine yiddish usato spesso in senso spregiativo e per offendere i calciatori, e quelli del Tottenham sono invece i «superjews». Adesso che si devono fronteggiare, sarà interessante vedere se finalmente l'incredibile massa di canzoni antisemite e violente che gli si sono rovesciate addosso in questi anni, soprattutto all'Ajax, si ridurranno almeno di un poco in nome del fatto che alla fine sono «ebrei» contro «ebrei», anche se per finta. Ma non ci crediamo: allo stadio piace urlare «ebreo» come insulto, mostrarsi idiota e ignorante. Le origini della storia «ebraica» delle due squadre risalgono all'Europa anteguerra, Amsterdam era «la Gerusalemme dell'Occidente», gli ebrei 120mila, tutti fan dell'Ajax. Sia l'Ajax che il Tottenham contavano campioni ebrei, capitani ebrei, finanziatori ebrei. [...]

Informazione Corretta, il nuovo video di Fiamma Nirenstein in esclusiva da Gerusalemme: "Riparare i rapporti Europa-Israele: mission impossible?"

domenica 21 aprile 2019 Generico 0 commenti
Cari amici, 

oggi, il sito web Informazione Corretta pubblica in esclusiva un mio nuovo nuovo video: "Riparare i rapporti Europa-Israele: mission impossible?"


Clicca qui per vedere il video

Addio Massimo Bordin

mercoledì 17 aprile 2019 Generico 0 commenti
E' morto Massimo Bordin, una delle persone più oneste, più dirette, più pulite e chiare che abbia mai conosciuto. Un giornalista unico. Per decenni ho avuto l'onore di fare con lui il programma "Il Medioriente visto da Gerusalemme" in cui abbiamo discusso, scherzato, comunicato agli ascoltatori di Radio radicale, con due diversi punti di vista, la verità sui conflitti mediorientali. Eravamo amici, ci piaceva andare a cena insieme, la sua lettura dei giornali era indispensabile per arguzia, cultura, buon senso. Non so come faremo senza di lui. Per me sarà impossibile capire l'Italia da Gerusalemme senza la sua voce rauca che me la spiega ogni mattina. Piango e penso in ebraico "che la sua memoria mi sia di benedizione"

VIDEO: Presentazione del libro "Mission impossible? Repairing the ties between Europe and Israel"

martedì 16 aprile 2019 Generico 0 commenti
Cari amici,

da RADIO RADICALE riprendiamo la registrazione video del dibattito dal titolo "Presentazione del libro 'Mission impossible? Repairing the ties between Europe and Israel', curato da Fiamma Nirenstein.", che si è svolto a Roma martedì 16 aprile 2019 alle ore 13:00 presso la Camera dei Deputati.

Intervengono: la curatrice Fiamma Nirenstein, Dan Diker del Jerusalem Center for Public Affairs, il sottosegretario agli Affari Esteri On. Guglielmo Picchi, Giancarlo Loquenzi (giornalista Rai)

Per vedere il video clicca qui



Per offrirti un servizio migliore fiammanirenstein.com utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.