Beslan e i baby kamikaze. Ecco perché l'islam calpesta i più piccoli
mercoledì 17 dicembre 2014 Il Giornale 4 commenti
Il Giornale, 13 dicembre 2014A Peshawar, in Pakistan, al grido di "Allah è grande", i talebani hanno ucciso in una scuola 141 persone, per la grande maggioranza bambini. Non c'è nulla per un uomo o una donna del nostro mondo che sia più comunicativo della parola "bambino": significa amore , protezione, dovere. L'adorazione del Bambin Gesù è un luogo basilare della cultura occidentale, la nostra arte, la nostra letteratura sono popolate da sguardi infantili. Anche da noi avvengono episodi terribili contro l'infanzia, ma si tratta di bestemmie imperdonabili. Giusto Hitler mandò i bambini tedeschi a morire in divisa. Qui la divisa non c'è, ma nel mondo islamista c'è invece una disponibilità a uccidere in massa i bambini e anche a utilizzarli come armi letali. Per i talebani, gli iraniani, l'ISIS, per sciiti e sunniti estremisti non c'è niente di importante quanto la vittoria finale dell'Islam, e l'enorme numero di bambini si presenta come un'assurda svalutazione del loro valore.[...]
La bandiera nera dell'Isis è arrivata in Occidente
martedì 16 dicembre 2014 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 16 dicembre 2014C'è ormai nel mondo un club invisibile fino al momento in cui il ghiribizzo islamista afferra il cervello, si libera la sotterranea sete di vendetta contro il fantasma di un mondo occidentale persecutorio e dominatore; allora a Sidney, a Londra, a Roma, chi pensa di aver sofferto un'ingiustizia da parte del mondo ebraico-cristiano può cercare un'arma e una bandiera nera su cui scrivere "non c'è nessun altro Dio fuori di Allah e Maometto è il suo Profeta" (la professione di fede propria di tutti i credenti dell'Islam e trasformata in uno slogan politico da Al Qaeda) e aprire la sua guerra personale sull'onda di Isis, Al Qaeda, Jabat al Nusra... Insomma, di una delle organizzazioni che ogni giorno ci offrono lo spettacolo in cinemascope del taglio delle teste, dello stupro collettivo delle schiave sessuali, dell'odio etnico, della strage di massa, dell'infanticidio. La tv, il video, internet garantiscono l'efficacia della guerra islamista; ipnotizzano.[...]
In Israele primo attentato con l’acido
sabato 13 dicembre 2014 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 13 dicembre 2014Gerusalemme. Ecco una nuova idea per l'Isis e gli altri terroristi: attaccare con l'acido. La Strada delle Gallerie che costeggia Betlemme e connette Gerusalemme ai villaggi circostanti nei territori e dentro la Linea Verde, ieri è stata testimone del primo attacco chimico. E' accaduto verso l’una del pomeriggio. Un'altra ispirazione rabbiosa dopo che in 11 attacchi dal 27 ottobre, quando furono travolte alla fermata del tram una neonata e una ragazza, sono stati trucidati 24 passanti. Ieri un terrorista palestinese ha gettato acido su sette israeliani, fra cui una madre con le sue tre figlie e una delle nipotine. Altri due passanti sono stati feriti.[...]
Mediorientale
mercoledì 10 dicembre 2014 Generico 1 commento
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo BordinL'argomento principale di questa puntata de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme è lo scioglimento del Parlamento israeliano dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha destituito Yair Lapid, ministro delle Finanze e il ministro della Giustizia Tzipi Livni. Dalla politica interna dello Stato ebraico si è passati a parlare del recente raid aereo dell'aviazione israeliana contro l'aeroporto internazionale di Damasco, di Iraq, di curdi, per poi concludere con alcune interessanti notizie sulla leadership palestinese.
Quell’arsenale da cui Israele deve difendersi
martedì 9 dicembre 2014 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 09 dicembre 2014Gerusalemme. L'attacco aereo israeliano (mai confermato) di domenica è avvenuto nella piena luce del giorno. I sei velivoli da guerra dell'esercito hanno lasciato che il loro rombo e le dieci esplosioni causate dal bombardamento dei siti stipati di armi letali dirette agli Hezbollah, si sentissero bene. I due siti sono lontani fra di loro, uno vicino all'aeroporto di Damasco, e l'altro presso Dimas, verso il confine libanese. L'aeroporto è in genere la meta delle armi iraniane o russe destinate agli Hezbollah. Potrebbe aver innescato l'azione l'arrivo di missili particolarmente potenti e pericolosi, come accadde quando Israele attaccò il trasporto di febbraio e prima quello del maggio 2013. Fu in quel maggio che i missili Fateh 110 arrivarono in aereo dall'Iran e la notte successiva un sito di stoccaggio presso il confine libanese fu distrutto.[...]
Israele, sogno e bisogno. Boom di ebrei italiani emigrati in Terra Santa
sabato 6 dicembre 2014 Il Giornale 5 commenti
Il Giornale, 06 dicembre 2014È una pulsione, una necessità, scavalca ogni stereotipo italiano, la mamma, il cibo e il campanile che ci piacciono tanto: i giovani ebrei della comunità italiana più che mai nel passato, prendono un volo El-Al per Tel Aviv, salgono al primo piano dell'aereoporto, ufficio accoglienza, con le carte che provano la loro origine di provenienza e fanno l' aliah. Richiedono cioè sul posto la cittadinanaza israeliana che secondo la legge del ritorno per cui ogni ebreo deve avere ormai una patria sicura, hanno diritto a ricevere. Il 2014 registrerà il numero più alto di ebrei immigrati in Israele dall'Italia negli ultimi 40 anni: fino allo scorso ottobre si sono avuti 300 nuovi immigrati, un numero notevole se si pensa che rappresenta circa l'uno per cento della minuscola comunità che vive in Italia.[...]
Ma nove volte su dieci si uccidono tra loro
venerdì 28 novembre 2014 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 28 novembre 2014Ci sono tre ragioni per cui è sbagliato pensare che il poliziotto Darren Wilson avrebbe dovuto essere accusato di omicidio e consegnato alla giustizia dal Gran Giurì, che invece l'ha prosciolto. Forse la polizia americana ha il grilletto facile, e le dinamiche criminali conducono a tiro più ragazzi neri che ragazzi bianchi. Ma il Gran Giurì non ha voluto difendere un eventuale pregiudizio razziale, come urlano i manifestanti black block con le maschere candide, ennesimo paradosso dell'era Obama, il primo presidente nero d'America. [...]
Lotta all’Isis, Obama fa fuori il capo del Pentagono
martedì 25 novembre 2014 Il Giornale 2 commenti
Il Giornale, 25 novembre 2014Chuck Hagel non era fatto per durare, uno straniero alla Casa Bianca da quando è diventato ministro della Difesa: paradossi della politica, è stato lui il capro espiatorio, della sconfitta di Obama alle elezioni di mezzo termine. Per dare un segnale di sveglia e di efficienza di fronte alla nuova guerra al terrore e alla sfida di Ebola, Obama ha fatto fuori proprio lui, il controverso ministro della Difesa repubblicano, ovvero del partito avverso al suo, nel periodo in cui il valore militare del Paese a stelle e strisce viene di nuovo chiamato in causa dalla guerra all'Isis e dal terremoto mediorientale. E' come se l'amministrazione avesse voluto dire al Paese: ok, ci siamo resi conto che la sfida attuale ha bisogno di veri leader che la raccolgano.[...]
A Berkeley vietato fumare ok decapitare
venerdì 21 novembre 2014 Il Giornale 2 commenti
Il Giornale, 21 novembre 2014Berkeley, California, immagine dorata dell'anima intellettuale dell'America, quanti film, quanti sogni sono stati alimentati dal suo campus popolato di ragazzi per cui solo il cielo è il limite. Ma se guardiamo un video realizzato per Fox News da Ami Horowitz si capisce che anche chi studia può essere un cretino: è un storia di due bandiere. Ami dispiega sul campus la bandiera nera dell'ISIS in nome della quale parecchi americani sono stati decapitati, la sventola a lungo e grida: "Voi non capite l'ISIS, la colpa è vostra, l'imperialismo americano ci perseguita, noi vogliamo solo il nostro Stato, solo i killer americani devono essere biasimati…".[...]
Israele non ci sta. Demolite le case dei jihadisti solitari
giovedì 20 novembre 2014 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 20 novembre 2014(Gerusalemme) La capitale di Israele ci è già passata, un video in ebraico spiega bene tramite un cartone con un ebreo terrorizzato e una canzone fatta di frasi semplici cosa deve succedere. Dice: “Ebreo, guarda a sinistra, guarda a destra, ora morirai, ti schiacciano, ti pugnalano, compra un biglietto e vattene. Via da Gerusalemme”. Altro che due Stati per due popoli. Gerusalemme dopo mesi di attentati guardati dal mondo con distacco e scetticismo, proprio come nel 2001 ai tempi dell'Intifada quando saltavano per aria autobus e ristoranti, adesso reagisce con terribile dolore per i suoi morti, ma anche con gesti decisivi. Le case dei terroristi verranno distrutte.[...]