Quell'esecuzione è il simbolo dell'orrore puro
giovedì 8 gennaio 2015 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 08 gennaio 2015La frase di Bertold Brecht "beato il Paese che non ha bisogno di eroi" non ha mai funzionato. E' solo un'esibizione di correttezza politica. Da quando il terrorismo islamista attacca con la sua sete di sangue, è ancora meno vera. Da ieri, purtroppo, abbiamo dodici nuovi eroi: due poliziotti, dieci giornalisti. Sono morti per noi. Una foto insopportabile ci mostra nell'ultimo momento della sua vita uno dei poliziotti che hanno tentato di fermare i delinquenti che hanno "vendicato Maometto" uccidendo tutto lo staff di Charlie Hebdo.[...]
L’atlante Usa senza Israele ultima censura antisemita
martedì 6 gennaio 2015 Il Giornale 9 commenti
Il Giornale, 06 gennaio 2014Se non esisti, non puoi fare la pace. Se non esisti tutti quegli alberi, quelle arance, quei frutti nati da un deserto che mai aveva prodotto un solo germoglio, quelle medicine per le malattie peggiori, tutte quelle invenzioni che permettono ai telefonini e ai computer di perfezionarsi, quelle squadre di pallacanestro, quei premi Nobel per la fisica, la matematica, la letteratura, quei ragazzi che vanno a ballare a Tel Aviv fino a notte tarda, quei pellegrini che da tutto il mondo mettono un biglietto che dice "Caro Dio" nelle fessure del Muro del Pianto, tutte quelle ragazze soldato, stanche morte e con la treccia mezza sfatta, e tutti quei sopravvissuti all'Olocausto che hanno finalmente trovato una casa e una speranza, i nuovi immigrati dalla Francia che lasciano dietro il nuovo antisemitismo... Se non esisti, come mostra sulle sue carte l'Atlante "prodotto specificamente per il Medio Oriente" da Harper Collins tutto questo diventa polvere, distruzione, un film di cattiva fantascienza. L'enorme casa editrice ha consentito alla sua sussidiaria Collins Bartholomew nel maggio dell'anno scorso, di produrre un vile, opportunistico "Atlante Geografico Primario per il Medio Oriente" da cui Israele, hocus pocus, è sparito, proprio come voleva Ahmadinejad quando diceva: "Cancelleremo Israele dalla carta geografica"[...]
Grazie alla Nigeria il Consiglio di Sicurezza boccia la mozione estremista filopalestinese
venerdì 2 gennaio 2015 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 02 gennaio 2014Abu Mazen ha tentato di togliersi lo schiaffo dalla faccia annunciando immediatamente che avrebbe firmato il trattato di Roma per entrare a far parte della Corte Criminale dell'Aja. Pallida vendetta che apre un 2015 infuocato in Medio Oriente. Ma dato che i crimini di guerra dei palestinesi non sono pochi, può diventare anche questa una mossa pericolosa per i palestinesi, proprio come quella che ha concluso così male l'anno appena finito.[...]
Mediorientale
venerdì 2 gennaio 2015 Generico 0 commenti
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin L'anno è nuovo, ma l'Isis e l'Iran rimangono gli stessi
giovedì 1 gennaio 2015 Generico 0 commenti
Shalom, gennaio 2015Dobbiamo ammettere con dispiacere che se una sola foto dovesse mostrare l’immagine più importante, più sofferta e significativa di quest’anno, essa sarebbe quella della decapitazione del giornalista americano James Foley. Il camicione color arancio, il suo viso contratto, il mostro incappucciato poi risultato essere un disk jockey di Londra che ha aderito all’Isis e che con accento britannico spiega che la testa di Foley è necessaria all’acquisizione del sommo fra tutti gli scopi del genere umano, il Califfato Islamico, e che la colpa della morte (e che morte) di Foley è tutta colpa nostra perché tormentiamo e perseguitiamo i depositari dell’unica verità per cui valga la pena di vivere e vincere. Non sono le immagini di un fatto di cronaca ma il punto di svolta del terrorismo islamico, il segnale che ciò che abbiamo di fronte è una battaglia senza quartiere contro un pericolo molto più serio che nel passato, peggiore di quello già terribile inflittoci da Al Qaeda, comparabile a quello che ci propone l’Iran sulla strada della bomba atomica. Il terrorismo dell’Isis è molto pericoloso, quanto lo è il rischio nucleare Iraniano. Perché l’Isis è peggiore di Al Qaeda?[...]
Votate all’odio, schiave o kapò è il destino delle donne dell’Isis
lunedì 29 dicembre 2014 Il Giornale 2 commenti
Il Giornale, 30 dicembre 2014"Ho visto per la prima volta i corpi degli infedeli uccisi e ah ah ah quanto ho riso, quanto piacere"; "Cameron, Obama, voi e i vostri Paesi sarete sono i nostri talloni, il vostro sangue sarà versato dai nostri cuccioli"… Su internet le chat delle "sorelle" che sono state reclutate dall'ISIS sono puri luoghi di perversione, una sorta di sfogo alla rovescia della violenza islamista subita nei secoli, dialoghi fra creature terrorizzate trasformatisi in mostri alla ricerca della parità nella crudeltà. L' ISIS fa tre cose per le donne: stupra, uccide, rende schiave quelle che, appartenenti alle schiere nemiche, hanno la sventura di cadere nelle sue mani; irretisce fanciulle in Occidente con i suoi siti e la propaganda diretta nelle moschee, finché acquistano un biglietto per la Turchia e da là passano in Siria.[...]
Il grido delle guerriere curde che fa tremare gli jihadisti
sabato 27 dicembre 2014 Il Giornale 5 commenti
Il Giornale, 27 dicembre 2014Tululu: si chiama così in curdo, la notte il villaggio occupato dall'ISIS lo sente e trema, è l'urlo di guerra delle donne, il gorgheggio, la nota di disprezzo che le guerriere curde di notte lanciano come animali da preda verso gli uomini dell'ISIS nei villaggi fra la Siria e l'Iraq dove il confine non esiste più e esiste solo invece l'orma sanguinolenta dello Stato Islamico, che ha decapitato, ucciso col colpo alla nuca a migliaia, infilzato sulle picche le teste dei bambini[...]
Terrorismo? Hollande finge che non ci sia
martedì 23 dicembre 2014 Il Giornale 4 commenti
Il Giornale, 23 dicembre 2014Due attentati al grido di Allah hu Akbar, e il secondo anche nel nome dei "bambini palestinesi" forse sono opera di squilibrati come predicano ora le voci politically correct: ma sono balordi che appartengono alla famiglia dello squilibrato di Sideny, dei due matti canadesi, tutti assassini, un club invisibile che ha in comune una fissazione islamista e l'adesione a quel disgustoso universo fantasmatico che ci inonda di stragi di innocenti infedeli, teste tagliate, bambini a pezzi.[...]
Mediorientale
lunedì 22 dicembre 2014 Generico 0 commenti
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin Israele in piena campagna elettorale; i pessimi rapporti con l'Unione europea -dopo i riconoscimenti unilaterali di uno Stato palestinese e la dimissione di Hamas dalle liste terroristiche; il conflitto interno all'ANP, e il profilo dei tre sfidanti di Abu Mazen; questi i principali argomenti della puntata settimanale de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme, per continuare con notizie che arrivano dall'Arabia Saudita, dalla Tunisia e dal fronte curdo nella guerra contro l'IS.
Il mondo di Strasburgo: Hamas non è terrorismo e la Palestina è uno Stato
giovedì 18 dicembre 2014 Il Giornale 5 commenti
Il Giornale, 18 dicembre 2014Bell'idea davvero, mentre piangiamo la tragedia di Peshawar in Pakistan e ci fa tremare l'attacco di Sidney; mentre i talebani, ISIS, Boko Haram, Hezbollah, Hamas stessa sono attivi in tutto il mondo; bell'idea quella della Corte Generale dell'Unione Europea che per "motivi procedurali" ha tolto Hamas dalla lista delle organizzazioni terroristiche donando una giornata trionfale alla isterica nevrosi anti-israeliana dell'Europa. "Questo è un esempio dell'ipocrisia dell'Europa che sembra non ricordarsi di che cosa ha fatto a 6 milioni di ebrei" ha commentato duro Benjamin Netanyahu.[...]