Fiamma Nirenstein Blog

La guerra antisemita contro l'Occidente

7 ottobre 2023 Israele brucia

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Museo del popolo ebraico

L'Iran vota il cambiamento ma la democrazia è lontana

lunedì 29 febbraio 2016 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 29 febbraio 2016

C'è qualcosa di un po’ patetico nella determinazione dell'opinione pubblica internazionale a dimostrare che le elezioni iraniane sono un grande segno di democratizzazione, che da ora in avanti vedremo procedere verso l'apertura all'Occidente un Paese dominato dalla shariah condita di khomeinismo, la nazione con un record di condanne a morte seconda solo alla Cina, una delle prime nel reprimere le idee non conformi e le donne, con una simpatia per il terrorismo che lascia una scia di morti e che solo qualche giorno fa ha offerto 7000 dollari di regalo a ogni famiglia di terrorista palestinese, con una passione imperialista che l'ha portata a dominare quattro capitali.[...]

Iran, elettori in fila. Ma la democrazia resta una chimera

sabato 27 febbraio 2016 Il Giornale 2 commenti
Il Giornale, 27 febbraio 2016

L'illusione è affascinante, le notizie dall'Iran, ieri nella giornata elettorale per il Parlamento e l'Assemblea degli Esperti (il corpo religioso che elegge la "guida suprema", oggi Khamenei), farebbero invidia alla più florida delle democrazie. Infatti l'agenzia di stampa Fars parla di code lunghissime ai seggi a Teheran e in tutto il vasto Iran, tanto da costringere ad allungare l'orario di due ore; gli iraniani ieri hanno votato appassionatamente. Si prevede che dei 55 milioni aventi diritto (su 80 di cittadini della Repubblica Islamica) a mettere la loro scheda nell'urna, più del 70 per cento si siano presentati all'appuntamento elettorale contro il 64 per cento della volta precedente.[...]

Video della presentazione a Roma del libro "Il Califfo e l'Ayatollah" presso Il Pitigliani, Centro di Cultura Ebraico

martedì 23 febbraio 2016 Generico 0 commenti
Cari amici,

cliccando qui potrete guardare il video della presentazione del mio nuovo libro "Il Califfo e l'Ayatollah" organizzata dal Centro di Cultura Ebraico Il Pitigliani, dalla Comunità Ebraica di Roma e dalla Libreria Ebraica Kiryat Sefer.

Insieme a me sono intervenuti: Fabio Perugia (portavoce della Comunità Ebraica di Roma); Giorgia Calò (assessore alla Cultura della Comunità Ebraica di Roma); Carlo Rossella (giornalista); Carlo Panella (giornalista); Giancarlo Loquenzi (giornalista, Rai -Radiotelevisione Italiana); Andrea Manciulli (deputato, Partito Democratico).

Quel bacio maledetto al figlio kamikaze che diventa uno spot alla famiglia jihadista

martedì 23 febbraio 2016 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 23 febbraio 2016

Due teste vicine l'una all'altra, avvicinate dal bacio del padre al figlio: ma è il bacio della morte. Il volto del padre, per misericordia divina verso chi guarda, non si vede, ma il viso del figlio è visibile in tutta la sua bellezza: è un angelo decenne. Tuttavia, armato di autobomba sta per uccidere nell'esplosione più nemici possibile vicino alla città di Aleppo. E' un piccolo assassino dell'Isis. E questo, è uno dei video con cui l'Isis ci ha abituati all'idea che gli esseri umani sono anche mostri paleolitici, tirannosauri avidi di sangue umano. Il film insiste per 23 minuti a terrorizzarci col racconto di come un bambino, Abu Imar al Omari, sia stato istruito da suo padre stesso per farsi alla fine detonare con un SUV. L'esplosione è la happy end del film, il martire è volato in paradiso (naturalmente è impossibile verificare se si tratti di materiale genuino), gli uomini di Assad sono stati fatti a pezzi. Questi video di propaganda sono tutti libri di testo su cui impariamo che il terrorismo ha fatto dell'uso dei bambini uno stilema irrinunciabile.[...]

A Roma la nuova presentazione del libro "Il Califfo e l'Ayatollah"

lunedì 22 febbraio 2016 Generico 0 commenti
 

Mediorientale

lunedì 22 febbraio 2016 Generico 0 commenti

Cari amici,

cliccando qui potrete riascoltare e leggere la trascrizione della rubrica di questa settimana "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" condotta da Massimo Bordin.

Hezbollah: "Colpiremo la fabbrica di ammoniaca e faremo 800mila morti"

sabato 20 febbraio 2016 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 20 febbraio 2016

Una minaccia hitleriana: non può essere definito diversamente il discorso del leader degli Hezbollah Hassan Nasrallah dal bunker-nascondiglio. Ha detto dallo schermo che, se vorrà, userà i suoi missili sulla fabbrica di ammoniaca di Haifa, la seconda città costiera di Israele e causerà un'esplosione che farà 800mila morti. Il discorso è stato tenuto nella giornata "della fedeltà ai martiri e ai leader". "E' un fatto matematico" - ha detto Nasrallah- "pochi missili su pochi impianti di ammoniaca equivalgono allo stesso numero di morti che farebbe una bomba atomica... Voi (israeliani ndr) avete la più grande forza aerea, i missili, e altri mezzi, ma noi possiamo fare lo stesso con pochi missili a poche fabbriche di ammoniaca".[...]

Se l'Onu si è trasformato in una grande moschea

venerdì 19 febbraio 2016 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 19 febbraio 2016

L'ONU riesce sempre a farti sbarrare gli occhi nonostante ormai il suo catalogo sia classicamente impregnato di odio antioccidentale, ossessione antisraeliana, abbandono dei diritti umani. Anche stavolta la famosa esperta Anne Bayefsky ci accompagna nei corridoi dell'edificio vetrato ornato, a New York, di tutte le bandiere del mondo. Ma un'occhiata all'interno ci porterà nell'edificio dell'Assemblea generale, a uno stupefacente cumulo di tappeti da preghiera e anche a mucchi di scarpe.[...]

Il bel libro di Pierluigi Battista "Mio padre era fascista"

mercoledì 17 febbraio 2016 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 17 febbraio 2016

Ha la forma e il ritmo di una messa da requiem cantata col Kirie Eleison, il Dies Irae, l'Agnus Dei, il libro di Pierluigi Battista "Mio padre era fascista" edito da Mondadori. Una storia scritta con passione torrenziale, che racconta uno scontro senza quartiere mentre aspira ansiosamente alla pace. Ma questa pace ha richiesto un percorso in salita verticale, che Battista affronta, e pare quasi di sentirne il respiro mentre vi conduce il lettore. Perché in realtà il racconto non si limita a scavare la storia di un conflitto ideologico ed epocale, lo scontro fra un padre fascista fino a ad aderire alla Repubblica di Salò restandone orgoglioso, e un figlio della generazione ribelle, liberal, quasi comunista o che si crede tale, sicuramente antifascista, insomma militante, da ragazzo, nel campo opposto[...]

L'Iran islamico celebra l'anniversario insultando l'Occidente

sabato 13 febbraio 2016 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 13 febbraio 2016

La celebrazione, due giorni or sono, del trentasettesimo anniversario della rivoluzione che ha portato alla creazione khomeinista dello Stato islamico non avrebbe potuto mostrare un Iran più classicamente aggressivo, nonostante il recente accordo con i P5+1 e la conseguente caduta delle sanzioni. La folla ha festeggiato cantando "morte all'America, morte a Israele", con buona pace di chi si immagina un Iran signorile, bonario, garbato… Stile Rouhani in visita in Europa...[...]
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