L’antisemitismo che l’Europa non vede
sabato 14 novembre 2015 Il Giornale 5 commenti
Il Giornale, 14 novembre 2015Se le indagini confermeranno che l'attacco di Milano è un attacco antisemita il pubblico purtroppo non ne riceverà nessuna sorpresa. E' ormai abituato. L'Europa è percorsa da un fetente vento antisemita di ritorno. A me che, piccolissima, veniva descritta la passata persecuzione della mia famiglia come una parentesi definitivamente conclusa con la vittoria del bene, questo sembra un paradossale incubo. Ma tant'è: e occorre aver coraggio e soffermarsi sulla forma che prende oggi l'antisemitismo se vogliamo perlomeno affrontarlo, anche se è difficile battere una così radicata malattia. L'episodio di Milano ha il sapore della mimesi criminale: sembra la copia degli attacchi coi coltelli alla gente di Gerusalemme delle ultime settimane. Ovvero, l'identificazione del giovane haredi di Milano (religioso, evidentemente ebreo nell'abbigliamento) con un odiato israeliano, se l'attacco è antisemita, è fuori di dubbio.[...]
Mediorientale
venerdì 13 novembre 2015 Generico 0 commenti
Cari amici,cliccando qui potrete riascoltare e leggere la trascrizione della rubrica di questa settimana "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" condotta da Massimo Bordin.
Goebbels? Un dilettante
venerdì 6 novembre 2015 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 06 novembre 2015Joseph Goebels sarebbe invidioso dell'uscita del capo della delegazione palestinese all'ONU Riyad Mansour che ha scritto al presidente del Consiglio di sicurezza inglese Matthew Rycroft per affermare che organi dei terroristi uccisi in questo periodo sono stati asportati dagli israeliani. Un vero è proprio "blood libel", una teoria del sangue simile a quella per cui gli ebrei uccidono i bambini e ne prendono il sangue per mescolarlo alle loro azzime.
Quelle etichette sui prodotti sono un marchio anti-Israele
giovedì 5 novembre 2015 Il Giornale 14 commenti
Il Giornale, 05 novembre 2015E' davvero sconcertante pensare che in questi giorni l'Unione Europea, mentre il Medio Oriente è percorso da ondate continue di barbarie che si infrangono solo contro i confini dell'unico Stato che rispetta i diritti umani dell'area, sia tutta intenta, con lavorio incessante su e giù per i corridoi, a preparare le "linee guida" per etichettare, sugli scaffali dei negozi, i prodotti di Israele provenienti dai Territori oltre la Linea Verde. Le direttive dovrebbero essere applicate dal primo di gennaio, e una lista di norme dirà ai vari Stati come applicare la loro "stella gialla", che sarà tale anche se certo avrà un'apparenza diversa, su frutta, verdura, prodotti tecnologici provenienti dalla Giudea e dalla Samaria. Perché l'UE si sta affrettando verso questo passo? E' una specie di sindrome, di ossessione che possiede l'Unione, e che è difficile davvero collegare a un virtuoso disegno di pace.[...]
"Il califfo e l'ayatollah" il nuovo libro di Fiamma Nirenstein
domenica 1 novembre 2015 Il Giornale 4 commenti
Se l'Unesco requisisce i patrimoni della storia ebraica
venerdì 23 ottobre 2015 Il Giornale 5 commenti
Il Giornale, 23 ottobre 2015Ci provano e ci riprovano a cancellare il legame millenario del mondo ebraico con la sua più certificata e indispensabile origine nella terra d'Israele, anche se alla fine i palestinesi hanno dovuto rinunciare a presentare la mozione con cui chiedevano all'Unesco di riconoscere il Muro del Pianto come parte integrante della Moschea di Al Aqsa. Sì, avete capito bene, avevano pianificato di incamerare il più grande monumento al passato degli ebrei, il maggiore simbolo del loro attaccamento a Gerusalemme in territorio di dominio islamico. Non è cosa da poco: si tratta della conquista simbolica del luogo più santo alla tradizione religiosa ebraica, un'aggressione culturale e morale di prima grandezza. E anche di una mossa intelligente dato che fin'ora il voto dell'organizzazione dell'ONU per l'educazione scientifica e culturale è stato sempre molto compiacente.[...]
I palestinesi che insegnano sul web come accoltellare e uccidere gli ebrei
domenica 18 ottobre 2015 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 18 ottobre 2015E' certamente peccato che Bian Asila, 17 anni, abbia tentato di colpire una soldatessa a Hebron, l'abbia ferita a una mano e poi sia rimasta uccisa quando la soldatessa ha reagito. E'peccato, come lo è che un altro ragazzo abbia seguito la stessa sorte, e la soldatessa ha anche detto che "non ne ricavava nessuna soddisfazione". Ma ieri sono stati di nuovo tre gli attentati terroristici, due a Hebron e uno a Gerusalemme: i giovani che brandiscono il coltello cercano di colpire chi gli capita a tiro, soldati o civili, e la reazione che li ferma può essere letale.[...]
Altro che moderato: Abu Mazen è un leader bugiardo
venerdì 16 ottobre 2015 Il Giornale 4 commenti
Il Giornale, 16 ottobre 2015Alla fine il "Ministero per le Trattative" dell'OLP ha fornito una "piena traduzione del discorso di Abu Mazen" che in realtà è una toppa alla bugia di Abu Mazen, troppo grossa per essere sostenuta. Adesso, in inglese Abu Mazen, nella versione edulcorata, dice che "gli israeliani sparano a freddo ai bambini come hanno fatto con Ahmed Manasra". Ma nel discorso autentico, in arabo, Abu Mazen di fronte a un popolo infiammato di passione islamista fino alle pugnalate, non solo è rimasto fedele alle sue stesse false affermazioni che la Moschea di Al Aqsa sia minacciata ma ha anche inventato una menzogna propagandistica esagerata.[...]
Lotta all’intifada: quartieri arabi chiusi ed esercito schierato
giovedì 15 ottobre 2015 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 15 ottobre 2015Non si può fare a meno, se si vive a Gerusalemme, di andare alla stazione centrale degli autobus che ti riporta dal lavoro a casa: ma oggi là, in mezzo alla folla, il terrorista è in agguato col coltello. Ieri sera verso le 18 un aggressore ha ferito gravemente una donna che saliva sul numero 68, poi, in mezzo alle urla al panico, è stato fermato mentre sull'autobus cercava di colpire altre vittime. E non si può fare a meno neppure di capitare alla porta di Damasco: ma qui è stato per miracolo evitata un'altra pugnalata. O di prendere un autobus, ma vi è stato trovato un coltello. La gente di Gerusalemme seguita a soffrire l'assedio.[...]
Israele nel terrore, tre i morti. Hamas esulta: "Eroi da imitare"
mercoledì 14 ottobre 2015 Il Giornale 2 commenti
Il Giornale, 14 ottobre 2015A Gerusalemme non c'è tregua agli attacchi dei terroristi palestinesi. Anche ieri tre morti e 22 feriti hanno straziato la città e Israele intera. Tutti gli attentatori sono arabi israeliani, con la carta d'identità blu che consente loro di girare per ogni dove, senza restrizione di orari e di spazi. "Ieri ho portato i bambini dal barbiere al mall di Malcha a Gerusalemme" racconta una giornalista" il barbiere è arabo. Ho fatto la spesa, l'ortolano è arabo. Sono andata a trovare un'amica all'ospedale, molti medici e infermieri sono arabi… Non c'è modo di circoscrivere questa situazione, essa si configura come un incubo di lunga durata, inutile come fa il sindaco Barkat pensare a un muro di divisione. Non abbiamo che un'arma: le nostre leggi, il Parlamento, la democrazia. Ma bisogna farli valere".[...]