Il Giornale
L’antisemitismo pacifista: Breivik? È del Mossad...
Un Paese di 64 anni giovane e robusto
«Quando sarò vecchio e perderò i capelli, fra molti anni, mi manderai ancora biglietti d’amore con gli auguri per il compleanno e una bottiglia di vino..». Insomma sarai ancora la mia gratificazione preferita, il mio narciso sentirà il bisogno indispensabile della tua esistenza... Chissà, «avrai ancora bisogno di me, mi nutrirai ancora, quando avrò 64 anni»...
"Il negoziato avvantaggia Teheran (che si vanta pure)"
L’ultima volta che l’Iran e i 5+1 si sono incontrati per trattare è stato nel gennaio del 2011, e i risultati sono noti: niente,nada,nothing.L’Iran ha proseguito la marcia verso il nucleare e ormai sono moltissime le fonti certe (fra tutte l’Agenzia per l’energia atomica dell’Onu) che questo nucleare ha un uso militare. E il programma di arricchimento è andato sempre più in fretta: un rapporto della Cia e parecchi esperti israeliani sostengono che mancano pochi mesi al completamento della bomba. [...]
Ma a quella rassegna invece la Cina ci sarà
Hanno reclutato la migliore, la mia «idola», la sublime vincitrice di due premi Oscar, la shakespeariana Emma Thompson. Forse è un’ignorantona, invece, o forse, come spesso accade tra i suoi pari in Inghilterra, ama parafrasare la sua antipatia per gli ebrei in biasimo e delegittimazione contro Israele. Lei e alcuni altri suoi amici del salotto buono hanno scelto infatti di cacciare via non per esempio la Cina, campione di condanne a morte e violazioni di diritti umani che parteciperà in bellezza alla maratona shakespeariana del Globe Theatre, ma il centenario, magnifico teatro Habima, nato ancor prima dello Stato di Israele grazie all’amore profondo che ha sempre caratterizzato quel Paese nei confronti della cultura. È per quell’amore che l’Habima, tradizionalmente piuttosto di sinistra, ha tuttavia portato anche nei territori tanto bel teatro. [...]
Grass, simbolo degli antisemiti chic
Gente come Gunter Grass, come Mikis Theodorakis, come Josè Saramago sono in realtà la vera faccia dell’Europa, quella degli intellettuali da salotto che danno una mano a far fuori gli ebrei. Certo, dopo la Shoah, soprattutto se uno è stato nelle SS come Grass, ci vuole tempo per dirlo che Israele è peggio dell’Iran. Ma poi arriva. E vai, grande intellettuale, dicci che è la reincarnazione del nazismo, che c’è l’apartheid,che uccide i bambini per gusto, e lancerà la bomba atomica. [...]
Le incertezze islamiche della tunisia.
Adesso lo sentiremo ripetere dai giornalisti e i politici per bene in tutte le occasioni: è stato un grande successo della primavera araba, un’affermazione di democrazia la decisione di Ennahda, il partito di maggioranza tunisino che, benché rischi di procurare gradi tensioni nel suo elettorato, ha deciso di non trasformare l’articolo uno della Costituzione del 1959. Cioè, vi ha lasciato scritto che la Tunisia è «uno stato libero, indipendente e sovrano: la sua religione è l’islam e il suo regime è la repubblica». [...]
L'Europa che flirta con le idee del killer
Non solo lady Ashton. Molti, anche in Italia, ragionano come il terrorista: paragonano i morti di Tolosa e di Gaza.
L’assassino di Al Qaida che ha ammazzato tre bambini ebrei e il loro papà a Tolosa, l’ha subito spiegata con una logica ineccepibile: i bambini ebrei morti sono il prezzo che gli ebrei devono pagare per i bambini uccisi a Gaza. A una persona normale questa logica risulta demenziale non solo perché considerare che lo scambio di bambini scannati sia inconcepibile, ma anche perché non c’è un briciolo di verità in ciò che il criminale ha detto: l’esercito israeliano non ha mai colpito intenzionalmente un solo bambino, anzi ha sospeso infinite operazioni quandosi è delineata una vittima incolpevole. Ciò non ha evitato che a Gaza i bambini siano usati come scudi umani insieme al resto della popolazione civile, o che vengano uccisi per sbaglio in qualche azione per cui poi Israele si scusa e per cui, sovente, processa. Ma l’Europa non è normale. È impazzita, stordita infragilita. [...]
Strage di bimbi ebrei, vittime del razzismo
Francia sotto choc: tre allievi e un insegnante massacrati di fronte a scuola. Sospetti sui neonazisti.
Che cosa resta da dire, in Europa, patria della Shoah, quando un uomo va a sparare ai bambini ebrei che entrano a scuola? E forse non ci è noto, semmai l’assassino sia lo stesso che ha fucilato nei giorni scorsi tre paracadutisti di origine straniera, il nesso fra uccidere gli ebrei e chiunque egli ritenga inferiore rispetto alla sua immagine pazzoide di società pura? Un tipo come lui non ha già buttato nei campi di concentramento, insieme agli ebrei, anche gli zingari e gli omosessuali? Forse che l’Europa non sa a memoria come sia facile ignorare millenni di civilizzazione per fare di sé una miserabile belva, stavolta una belva in motocicletta, che va a caccia di ragazzi maghrebini prima e poi di bambini ebrei? [...]
Gli Arrigoni amano Hamas, non la sua giustizia
C’è qualcosa di fatale e triste, come chiedere che un racconto mal concluso trovi almeno un baleno di luce in un seguito qualunque, purchè sia, nella richiesta di verità rivolta soprattutto allo Stato Italiano che proviene dalla famiglia, dagli avvocati, dagli amici di Vittorio Arrigoni, il giovane attivista filopalestinese ucciso per mano di coloro che considerava i suoi migliori amici nella striscia di Gaza. Là, prodigandosi per i palestinesi e spargendo dal suo blog parole di fuoco contro Israele, un Paese orribile, di apartheid, che merita la sparizione e sarà un bene per tutti, scriveva Arrigoni, faceva il volontario. Purtroppo fu rapito e ucciso un anno fa da un gruppo definito “salafita”, ormai una specie di patente di assoluzioni per tutti i loro amici appena di un grado al di sotto nella scala dei tagliagole, come Hamas e la Fratellanza Musulmana, appunto. [...]
Un altro antisemita musulmano: l’Europa si svegli
Il ragazzo marocchino di 20 anni che voleva ammazzare centinaia di ebrei milanesi della sinagoga di via Guastalla a Milano non era ispirato dalla politica d’Israele, di conseguenza con risvolti antisemiti. No, J. M. era antisemita, voleva colpire gli ebrei in sinagoga.
Episodi del genere sono già successi tante volte, cerchiamo di trarne qualche senso logico. J. M. è antisemita come tanti musulmani in Europa, nei Paesi Arabi, in Iran, in Oriente, persone che negano la Shoah, che vogliono distruggere Israele, che pensano che uccidere gli ebrei sia un dovere. È una realtà documentata da volumi, da numerosissime riedizioni dei Protocolli dei Savi di Sion, da serial televisivi di largo ascolto in Europa in cui gli ebrei strappano gli occhi ai bambini arabi, o raccolgono i soldi per fondare Israele nei bordelli. [...]