Fiamma Nirenstein Blog

Il Giornale

Ci manca solo l’atomica sotto le Piramidi

giovedì 19 gennaio 2012 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 19 gennaio 2012

Magari gli impianti nucleari egiziani danneggiati nella località di Naaba di cui ha parlato con grande allarme Fayza Abouel Naga, ministro della pianificazione e della cooperazione, sono un'iniziativa innocente, persino utile.. ma nel clima mediorientale, molto meglio mettere le mani avanti. [...]

And here comes the Egyptian atom power

Il Giornale, jenuary 19 2012

Maybe the damage to the Egyptian nuclear power plants in Naaba, alarmingly reported by Fayza Abouel Naga, the Egyptian Minister of Planning and Cooperation, is an innocent, perhaps useful initiative … But in the Middle East, it’s better to play it safe. [...]

Lo strano gioco dello sceicco Al Thani, amico dell’America e dell’Iran

lunedì 16 gennaio 2012 Il Giornale 2 commenti
Il Giornale, 16 gennaio 2012

Bashar Al Assad da dieci mesi è come un torero: mentre il toro della rivoluzione galoppa a corna basse contro di lui, con mille mosse riesce a evitare il disastro, ormai previsto da tutti, del suo sanguinario regime. Per sopravvivere usa l’arma della ferocia con cui sono stati uccisi più di cinquemila fra i suoi concittadini. [...]

The strange game of Sheikh Al Thani, friend of America and of Iran

Il Giornale, January 16 2012

Bashar Al Assad has been acting as a matador for more than ten months now: while the bull of revolution charges horns down against him, with thousands of moves he manages to avert the impeding and expected disaster of his bloody regime. In order to survive, he has been using the arm of savagery in killing more than five thousand of his nationals.

Perché arriva l'ora dell'attacco agli ayatollah

domenica 15 gennaio 2012 Il Giornale 8 commenti
Il Giornale, 15 gennaio 2012

Israele ha buone ragioni di pensare che l'attacco sia necessario?

Non è che tutti si debba credere ai film made in Usa: l'allarme americano per un imminente attacco israeliano all'Iran potrebbe essere una specie di «tenetemi, sennò non so che gli faccio», sulle orme del solito politically correct obamiano, contro la guerra, per le trattative, per la pace…

Guantanamo, il carcere che ha salvato l’Occidente

martedì 10 gennaio 2012 Il Giornale 4 commenti
Il Giornale, 10 gennaio 2012

Allestito dopo l’attacco alle Torri Gemelle, è il più criticato e odiato del mondo. Ma ha permesso di sventare attentati e salvare molte vite

È facile essere contro la tortura dopo tanti secoli di orrori, dopo che, dagli eretici alle streghe o semplicemente ai nemici, i diversi inquisitori hanno estratto così tante false ammissioni. La giurisprudenza moderna che discende dalla Convenzione di Ginevra, che regola fra l’altro la questione dei prigionieri nei conflitti, ha dunque proibito di farne uso. [...]


Guantanamo, the prison which saved the West

Il Giornale, January 10 2012

Set up after the attacks against the Twin Towers, it’s the most criticized and hated facility in the world. But it prevented attacks and saved many lives.

It’s easy to be against torture after many centuries of horror, after the various inquisitions extracted so many fake confessions from heretic,  witches or simply from enemies. The modern legislation prohibits its use in line with the Geneva Convention that also regulates the issue of prisoners of war during conflicts. [...]

Se pure l’Onu piange per il tiranno Kim

venerdì 30 dicembre 2011 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 30 dicembre 2011

Non sono mancati gli spettacoli a effetto nel 2011, dalle rivoluzioni arabe, allo tsunami giapponese all’esecuzione di Bin Laden… Si può affermare tuttavia che la scena peggiore di quest’anno grandioso sono i fiumi di lacrime della massa di prefiche e di prefici (si potrà dire?) che si sono spremuti in scene di isterismo di fronte alle telecamere per dimostrare quanto amassero, quanto era buono Kim Jong-Il, in realtà un dittatore senza pietà, che ha torturato, imprigionato, fatto morire di fame il suo popolo per 17 anni. I suoi campi di concentramento fanno concorrenza a quelli di Hitler, vi sono rinchiuse circa 300mila persone su 20 milioni di abitanti. [...]

Se pure l’Onu piange per il tiranno Kim

venerdì 30 dicembre 2011 Il Giornale 2 commenti
Il Giornale, 30 dicembre 2011

Non sono mancati gli spettacoli a effetto nel 2011, dalle rivoluzioni arabe, allo tsunami giapponese all’esecuzione di Bin Laden… Si può affermare tuttavia che la scena peggiore di quest’anno grandioso sono i fiumi di lacrime della massa di prefiche e di prefici (si potrà dire?) che si sono spremuti in scene di isterismo di fronte alle telecamere per dimostrare quanto amassero, quanto era buono Kim Jong-Il, in realtà un dittatore senza pietà, che ha torturato, imprigionato, fatto morire di fame il suo popolo per 17 anni. I suoi campi di concentramento fanno concorrenza a quelli di Hitler, vi sono rinchiuse circa 300mila persone su 20 milioni di abitanti. [...]

If even the U.N. cries for the tyrant Kim
 
Il Giornale, December 30 2011

There has been no lack of sensational shows in 2011, from the Arab revolutions to the Japanese tsunami and Bin Laden execution.. however I can say with a good degree of certainty that the most disgusting scenes of this spectacular year is the flood of tears of the mass of mourning men and women who revelled in hysteric scenes before the cameras to show how much they loved Kim Jong-Il and how good he was. Actually he was a merciless dictator who tortured, imprisoned and starved to death his people for 17 years. His concentration camps cruelty comes close to Hitler’s, and today there are about 300 thousand prisoners out of 20 million inhabitants. [...]

Il sangue versato in chiesa una dichiarazione di guerra

martedì 27 dicembre 2011 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 27 dicembre 2011

Talebani neri a caccia di cristiani: in Nigeria massacrati cento fedeli. Colpire una folla di innocenti che prega è solo l'ultimo atto della campagna islamica per distruggere l'Occidente.

La verità è che non lo vogliamo sapere, che per noi la guerra è stata cancellata dalla sto­ria dai nostri pentimenti: la mente occiden­tale respinge con orrore particolare la guer­ra di religione, quella che mette in crisi il principio stesso della libertà di opinione. E non ne vuole sentire parlare anche quando la dichiarazione di guerra è patente, è larga come il glo­bo terracqueo e sventola senza pu­dore lo stendardo della strage de­gli innocenti, del terrorismo con­tro gli oranti, una delle peggiori forme di violenza. [...]

One hundred worshippers slaughtered in Nigeria. 
 
Il Giornale, December 27 2011

Hitting a crowd of praying innocent people is only the last action of an Islamic campaign to destroy the West
 
The truth is that we don’t want to know the truth. For us the word war has been erased from history by our sense of guilt and the Western mind specially abhors the concept of war of religion, a challenge against the very principle of freedom of opinion.  It doesn’t want to hear about it even when the war declaration is clear and present, when it’s as broad as all the planet and when it unrepentedly flies the banner of the massacre of innocents, even of terrorism against worshippers, one of the worst forms of violence. [...]

"Attenti all’internazionale islamica. Impero da 250 milioni di persone ".

mercoledì 14 dicembre 2011 Il Giornale 6 commenti
Il Giornale, 14 dicembre 2011

Tutti i giorni le primavere ara­be ci propongono delle sciarade: perché per esempio il più impor­tante comandante islamista delle nuove forze militari libiche inve­ce di lavorare a casa sua è stato mandato in Turchia per aiutare il gruppo armato, ormai un eserci­to, in lotta contro Assad di Siria? Per quale motivo Abdullah Gül, presidente turco, diserta una con­ferenza mondiale a Vienna solo perchè il ministro israeliano della difesa Ehud Barak è presente, e di­chiara Hamas e il suoi capo Kha­led Mashal «sostenitori della de­mocrazia »? Perché il premier Er­dogan ha esortato i Paesi occiden­tali a riconoscere Hamas come «il governo legittimo» dei palestine­si e ha dichiarato Abu Mazen capo di «un governo illegittimo»? [...]

Perche nessuno dice che Assad mente?

sabato 10 dicembre 2011 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 10 dicembre 2011

Fare il cretino è sempre stata un’utile risorsa per chi ha qualcosa da nascondere. Fanno i cretini i bambini che non hanno fatto i compiti (ho lasciato il quaderno a casa), i mariti beccati in flagrante (chi? Quella là? Manco mi ricordo chi è), gli assassini (non sapevo che la pistola fosse carica). La prima co­sa da dire ai furbastri è: «Non so­no mica scemo, piantala». [...]

Se la Kirchner fa il doppiogioco con gli ayatollah

martedì 6 dicembre 2011 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 6 dicembre 2011

Tutti stiamo qui a chiederci «che si fa con l’Iran?» ora che forse addirittura la bomba è alle ultime fasi di montaggio oppure sta già negli scantinati degli ayatollah. Le sanzioni basteranno? A chi? Alla banca centrale? Ai privati? Da chi? Multilaterali? Bilaterali? E se non basteranno, allora occorre considerare l’ipotesi militare prima che l’arma atomica ci metta in stato di ricatto senza speranza, in balia oltre che dell’Iran stesso anche della Siria, degli Hezbollah, di Hamas? Il mondo se lo chiede. Ma alla solita compagnia della Cina, della Russia, della Corea del Nord ecco che, fra quelli cui non importa, arriva l’Argentina. La presidente Cristina Fernandez Kirchner dichiara che vuole impegnarsi nel dialogo con l’Iran, dato che gliel’ha chiesto, noblesse oblige. [...]
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