Fiamma Nirenstein Blog

La guerra antisemita contro l'Occidente

7 ottobre 2023 Israele brucia

Jewish Lives Matter

Informazione Corretta, il nuovo video di Fiamma Nirenstein

Museo del popolo ebraico

Allarme di Israele «L'Iran è pronto a colpirci»

martedì 8 maggio 2018 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 08 maggio 2018

L'Iran pianifica di attuare in tempi brevi la sua vendetta dopo gli attacchi delle ultime settimane alle sue postazioni militari in Siria e di lanciare missili sul nord d'Israele. La provenienza  militare segreta rende molto affidabili le informazioni affidate ad un canale televisivo. Schiere di missili terra-terra vengono armati per colpire soprattutto, sembra, strutture militari, e la cura ne è probabilmente affidata a Hezbollah o a altri amici intimi, presenti in forza, della Repubblica degli Ayatollah.

Questo per potere, dopo il colpo, negare la responsabilità di Teheran in prima persona: ma il comando dell'operazione è in prima persona delle "Guardie della Rivoluzione", l'intraprendente braccio armato dell'Iran più deciso a una politica espansionistica. Il capo della forza speciale in loco è Ali Ajiazade, agli ordini dello stratega principe della conquista iraniana del Medio Oriente, il generale della "Forza Quds" Qasem Suleimani. I precedenti dell' operazione di guerra sono nell'Operazione israeliana su territorio siriano quando sono state rase al suolo due strutture importanti per il disegno egemonico iraniano: la prima il 9 febbraio, quando, dopo che un drone carico di esplosivo era stato atterrato e la sua sofisticata base operativa identificata, fu bombardata la struttura di controllo detta T4, e vennero uccisi 7 iraniani. Un aereo dell'aviazione israeliana fu atterrato e i piloti si salvarono. Poi, due settimane fa, vicino a Homs, è stata distrutta la grossa base di missili a lunga gittata sempre operata dagli iraniani, e ci sono stati altri morti.  ...]

L'Occidente e la cecità su Abu Mazen

venerdì 4 maggio 2018 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 04 maggio 2018

Il Medio Oriente, come la punta dell'Everest, fuoriesce sempre da un mare di nuvole. Sono le nuvole di bugie di cui l'Europa e gli Stati Uniti coprono, per non vederlo, un panorama carico di violenza, di odio anticristiano e antiebraico. Solo un calore rovente e inconsueto di verità può farle svanire: questo è accaduto nei giorni scorsi, abbagliando l'opinione pubblica. Due episodi hanno provocato il cambiamento di panorama, e costringono l'Occidente a correre a comprare gli occhiali da sole: le rivelazioni del Primo Ministro israeliano Netanyahu, dopo che il Mossad ha sottratto all'Iran, che li aveva religiosamente catalogati, 100mila "file" sull'arricchimento dell'uranio e li ha trasportati miracolosamente in Israele; e le dichiarazioni antisemite, ignoranti, antistoriche di Abu Mazen.[...]

Abu Mazen antisemita: "Ebrei causa della Shoah coi loro comportamenti"

giovedì 3 maggio 2018 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 03 maggio 2018

Ci sono storie che non si vorrebbero raccontare perché l'imbarazzo supera l'interesse, e perché contengono una gran dose di ripetitività: è questo il caso dell'esplosione antisemita di Abu Mazen, che era già stata preceduta da un'uscita analoga un paio di mesi fa, e che come un treno ansimante bofonchia l'anima vera del capo dell'Autorità Palestinese sin dai tempi in cui nel 1983, all'Università di Mosca, scrisse una Tesi di laurea che negava la Shoah, riduceva il numero dei morti assassinati da sei milioni a uno, addossava la responsabilità agli ebrei stessi, anzi, al sionismo: nelle sue pagine accusava gli ebrei di essersi accordati con i nazisti perché li perseguitassero, così da metterli in fuga dalla Germania e andassero a colonizzare la Palestina; e gli ebrei, diabolici naturalmente, avevano fatto questo accordo coi nazisti in modo che il sionismo potesse fiorire, compensati da una fantasmagorica, mai vista ricompensa in denaro… Un pasticcio concettuale e storico basato sull' ignoranza. Ma al fondo c'è un odio evidentissimo, che lunedì ha messo fuori la testa in un discorso al Consiglio Nazionale Palestinese a Ramallah, e forse c'è anche il desiderio di cancellare la vera storia, quella di Haj Amin Al Husseini, il leader palestinese che fu alleato di Hitler contro gli ebrei. Lui, sì, era nazista.[...]

Netanyahu show in tv: "L'Iran ha mentito, vuole cinque atomiche"

martedì 1 maggio 2018 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 01 maggio 2018

Su un palcoscenico su cui erano state poste le copie dell'archivio atomico che, con mitologica abilità, il Mossad ha trafugato da Teheran e ha trasportato a Gerusalemme, 55mila pagine, 183 dischetti, mezza tonnellata di materiali, Benjamin Netanyahu ha ieri sferrato uno spettacolare fendente contro lo Stato Islamico. "In questi materiali", ha detto in inglese perché il mondo lo capisse bene, "c'è il programma segreto, sempre negato, per costruire la bomba atomica iraniana". Certo, in linea di massima tutti sanno che l'Iran aveva seguitato ad arricchire l'uranio per i venti anni in cui ha seguitato a negarlo: ma nessuno aveva mai  visto, nero su bianco, come il piano conservato in archivio nel distretto di Shorabad mettesse in fila, proprio mentre sia Khamenei che Zarif dichiaravano di non avere intenzione di costruire l'atomica, tutte le sue tappe: dalle centrifughe ai mezzi balistici di trasporto, all'espansione della gittata dei missili nucleari, all'integrazione delle testate con i missili, al piano di sperimentazione nucleare per il quale erano state identificate tre zone in Iran. Si chiamava "Progetto Amad" ed era diretto da Mohser Fahrizadeh. E questo nome, ha fatto notare Netanayahu, è oggi di nuovo sulla cresta dell'onda del progetto di sviluppo energetico SPNN. In una parola, Bibi ha ripetuto: l'Iran mente, ha mentito, mentirà. E adesso che il mondo sta riconsiderando l'accordo, sa come questo sia sfacciatamente avvenuto. .[...]

Mediorientale

lunedì 30 aprile 2018 Generico 0 commenti
Cari amici,

 

cliccando qui potrete riascoltare e leggere la trascrizione della rubrica di questa settimana Il Medio Oriente visto da Gerusalemme condotta da Massimo Bordin con il quale abbiamo discusso i seguenti argomenti: Abu Mazen, Accordi Internazionali, Armi, Esteri, Francia, Germania, Gerusalemme, Gran Bretagna, Guerra, Iran, Israele, Macron, Medio Oriente, Merkel, Missili, Nucleare, Palestina, Pompeo, Sanzioni, Siria, Trump, Unione Europea, Usa.

Ma agli Ayatollah nessuno sconto

mercoledì 25 aprile 2018 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 25 aprile 2018

No, la storia finge di insegnare che i diritti umani devono essere rispettati e che la loro violazione estrema, come impiccare gli omosessuali o lapidare le donne, è in diretta relazione alla politica estera. Ma poi non funziona. L'Europa sembra aver imparato che un dittatore integralista finirà per perseguire il genocidio. Ma non va. Così Macron, che d'un tratto indossa la sua giovanile baldanza come una leziosità da salotto parigino, ha visitato Trump nella parte di Chamberlain, il Primo Ministro inglese che dopo aver fatto un accordo fatale con la Germania, fu sostituito per l'indomita volontà di Churchill. Qui però non c'è nessun Churchill in vista: anzi, anche la Merkel col passare degli anni dai suoi sensi di colpa ora trae la fantasmagorica pretesa che un cattivo accordo è meglio di niente. Per ora, nonostante l'eccessiva affettuosità (due baci sulle gotone di Trump!) del Presidente francese in visita dal Presidente americano, l'atteggiamento di Trump è stato inequivoco: questo JCPO deve essere disfatto, oppure, come dice Pompeo, rivisto. Sembra che Macron chieda un rinvio della decisione rispetto al 12 maggio in cambio di una decisione europea di rivedere il "sunset" ovvero la ridicola decisione di consentire la ripresa dell'arricchimento atomico dopo dieci anni. [...]

Mediorientale

lunedì 23 aprile 2018 Generico 0 commenti
Cari amici,

 

cliccando qui potrete riascoltare e leggere la trascrizione della rubrica di questa settimana Il Medio Oriente visto da Gerusalemme condotta da Massimo Bordin con il quale abbiamo discusso i seguenti argomenti: Armi, Esteri, Gerusalemme, Giorno Della Memoria, Guerra, Hamas, Indonesia, Iran, Israele, Medio Oriente, Netanyahu, Palestina, Russia, Siria, Tecnologia, Trump, Usa, Violenza.

Voi che amate Israele

giovedì 19 aprile 2018 Generico 4 commenti
Non vi stancate di spiegare, voi che amate Israele, che chi vuole dare un significato alla sua vita lo trova oggi solo nel perseguire dopo millenni di persecuzioni la liberazione del popolo che ha dato al mondo il monoteismo e l’etica stessa della democrazia. Israele è come un mazzo di fiori  per chi, in un mondo che va in pezzi, desidera proteggere la vita, la solidarietà umana, il progresso tecnologico, la cultura per il bene dell'umanità. Piccolo com'è, è miracoloso perchè assediato non chiude le finestre, ma resta pieno della luce della civiltà che vuol dire ricordo, gratitudine, storia, creazione, solidarietà. Tutto questo è oggi nelle strade di questo che non è solo un Paese, ma una Civiltà. La civiltà che ha creato, nella storia, la democrazia.Difendiamolo ogni giorno contro la barbarie.

Israele festeggia i suoi 70 anni. Nonostante guerre e nemici

mercoledì 18 aprile 2018 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 18 aprile 2018

Costa, costa un prezzo enorme; i confini, la capitale, una bandiera, una lingua, costa essere liberi nella propria terra come dice l'inno nazionale. Fino a oggi, ‘70esimo anniversario della nascita dello Stato d'Israele è costato 23.645 vite di soldati, poliziotti e vittime del terrorismo. Eppure l'82 percento degli israeliani è fiero di esserlo, l'‘81 definisce il proprio Paese "un posto in cui è bello vivere". Eppure il Paese festeggia dopo aver ricordato i suoi eroi uno a uno: madre per madre, fratello, amico, fidanzata condividono immagini e parole per 24 ore prima di entrare nella festa. E' un'immensa elaborazione collettiva, organizzata con l'aiuto di gruppi, psicologi, assistenti, che si occupano sempre solo di questo. Il numero delle vittime è enorme in una società democratica, fatta per vivere, dove ogni bambino è l'idolo della famiglia, ci sono troppi eroi rispetto ai numeri piccoli anche se in crescita verticale: all'inizio 806mila cittadini, oggi moltiplicati per otto, 8 milioni 842mila, avendo assorbito 3 milioni e duecentomila immigrati. Una bella percentuale per chi non aveva una lira ed è circondato da nemici. Sono cifre incredibili, tutto è più grande della vita, come si dice in inglese.[...]

Il pressing di Israele per convincere gli alleati: "Il vero nemico è l'Iran"

lunedì 16 aprile 2018 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 16 aprile 2018

Il possibile, non confermato, attacco israeliano alla base iraniana a gestione Hezbollah, Jabal Azzan nella zona di Aleppo, è stato un "bum" quasi in sordina rispetto alla gran confusione trumpiana. Invece è il botto che potrebbe disegnare più di ogni altro il futuro bellico dopo l'attacco americano alle strutture chimiche di Assad.  Sabato notte una grossa, forse la maggiore base armata delle forze straniere in Siria, il sito di rifornimento degli amici di Assad, è diventata cenere, e ci sono anche un paio di decine di morti. Un'esplosione casuale? E' stata Israele? Non si sa nulla. Anche gli Hezbollah dicono "se c'ero dormivo": troppa confusione in giro. Tutti preferiscono protestare, e fra loro i peggiori violatori di ogni regola di civiltà, per l' "effrazione delle norme internazionali" per l'attacco della coalizione. E così ha seguitato a fare anche ieri il ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif e persino Hassan Nasrallah, il capo degli Hezbollah.[...]
Per offrirti un servizio migliore fiammanirenstein.com utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.