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ANSAMED Le relazioni tra Europa e Israele spiegate da Fiamma Nirenstein

lunedì 14 gennaio 2019 Generico 0 commenti
 

TEL AVIV - Quello dell'Europa con Israele è un "rapporto misterioso" che deve essere rinnovato sulla base di una migliore comprensione storica e politica dello stato ebraico. Ne è convinta la giornalista Fiamma Nirenstein che ha anticipato all'ANSAi contenuti del libro 'Mission impossible. Repairing the ties between Israel and Europe' (pubblicato dal 'Jerusalem Center for Pubblic Affair'), che sarà presentato domani a Gerusalemme. Indagine a più voci - e tra gli italiani, oltre Nirenstein anche l'ex ambasciatore Giulio Maria Terzi e Marco Carrai - il cui senso "è un'accurata e appassionata ricerca dei motivi per cui la Ue non va d'accordo con Israele mentre, in realtà, l'uno ha bisogno dell'altro". Se i rapporti bilaterali di ogni paese con Israele sono"ottimi", non è altrettanto vero per quelli politici e morali tra l'istituzione Ue e Israele che peraltro hanno un solido scambio economico. "Un paese - ha spiegato Nirenstein - che appare come 'perseguitato' dall'Europa, oggetto di un persistente rifiuto e di una critica che parte dalla fantasia che se non c'è la pace con i palestinesi la colpa sia di Israele. E la ragione è individuata nell'occupazione dei Territori dimenticando - ha proseguito - che quei Territori Israele ha accettato di restituirli e che sono stati i Palestinesi a non volerli".

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C'e' poi da parte dell'Europa una pratica del "doppio standard" oramai - ha sottolineato Nirenstein - "inaccettabile". "La Ue pratica per esempio l'etichettatura dei prodotti israeliani che vengono da Territori, ma non fa lo stesso in diversi casi eclatanti: per la Turchia con Cipro, per il Marocco con il Sahara e per molti altri". Il libro "è un elenco di problemi" ma con l'ambizione di indicare alcune soluzioni anche perchè Israele e la Ue "sono invece utili l'uno all'altro". "In particolare, l'Europa - ha detto Nirenstein - ha bisogno dell'innovazione, della tecnologia, del know how nella lotta al terrorismo di Israele. Senza dimenticare l'immigrazione, con il controllo e l'aiuto dati da Israele ai paesi africani. Basti pensare cosa farebbe l'Egitto se Israele non lo aiutasse nella lotta all'Isis nel Sinai". La Ue - ha detto ancora - ha una maggioranza "spezzettata" che spesso ritrova compattezza quasi solo su Israele. "La Mogherini - ha concluso Nirenstein che sta preparando un libro sull'etica dell'immigrazione - di questo ne ha approfittato, ma è sperabile che le prossime elezioni europee rappresentino il punto di svolta in questo rapporto malato".


Massimo Lomonaco

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