Silenzio del nuovo Governo sull'antisemitismo travestito da critica a Israele
Will Italy’s Democratic Party be part of an anti-Semitic government? - JNS.org
The PD has given no evidence—at least from the time of former Party Secretary Matteo Renzi onwards—of being afflicted with anti-Semitism. Indeed, the party has often expressed sympathy with Israel and recognized the contributions of the embattled Jewish state and its upholding of democratic values.
The same cannot be said, however, of M5S.
The 5-Star Movement embraces the most mainstream form of contemporary anti-Semitism, namely the hatred and singling out of Israel. This is perhaps unsurprising; M5S is a populist party, and anti-Semitism has ever been good populist fertilizer.
The “Yellow Vest” protesters
in France, for example, have employed anti-Semitism to fan the populist
flames in that country, even going so far as to physically attack
prominent French Jewish philosopher Alain Finkielkraut. Indeed, they
have made anti-Jewish hatred their flag. [...]
Trenta secondi per Israele
Così nasce il governo più anti-sionista. Complottisti contro Israele. E l'esecutivo più antisemita
Ora, la mia domanda è molto semplice: potrà il partitoDemocratico evitare di essere parte di un governo antisemita e anche promotoredell'appeasement con l'Iran, l'unico paese del mondo che ripete senza treguache il suo scopo è distruggere un altro Stato membro dell'ONU, appunto Israele?I leader democratici, a quel che ne sappiamo, da Renzi in poi, non hanno questovizio, anzi, hanno spesso dimostrato simpatia per Israele, lo Stato Ebraico checontribuisce al progresso mondiale e difende la democrazia nonostante siamartoriato dal terrorismo palestinese e minacciato di morte da più parti. Noncosì però per il suo partner, che pratica la forma più corrente diantisemitismo, l'odio contro Israele, secondo la definizione internazionale(IHRA, Working Definition of Antisemitism) ormai adottata da 31 Stati.
L'antisemitismo è un buon concime populista. I Gilet Gialli in Francia ne hanno fatto una bandiera, hanno persino assalito fisicamente Alain Finkelkraut, un filosofo ebreo molto noto. L'odio antiebraico è una loro bandiera. Ma il 5 febbraio, il nostro nuovo ministro degli esteri Di Maio insieme a Di Battista gli hanno fatto una visita di solidarietà. Perchè è nella loro natura: il populismo confonde, secondo la migliore tradizione fascista e comunista, l'odio per gli ebrei con quello per i padroni, gli sfruttatori, contro la burocrazia, l'elite ladra, l'ingiustizia economica. Il movimento di popolo antisemita, come dice Hannah Arendt ha sempre attratto i politici, anchese usa slogan come "La Francia muore di fame e gli ebrei accendono le lucidella Hanucca" o anche "Macron-Zion". In Inghilterra un altro esempio di antisemitismo populista da seguire per i 5 Stelle, Corbyn non ha esitato a dichiarare il movimento terrorista di Hamas, suo caro amico, ed è andato nel 2014 un Tunisia a mettere i fiori sulla tomba degli assassini degli 11 atleti che i palestinesi scannarono a Monaco. Corbyn è un antisemita attivo, nega la Shoah, finanzia il negazionismo, l'incitamento anti-israeliano è monetacorrente nel suo onorevole partito. [...]
Israa uccisa a Betlemme per l'onore
L'amore (non corrisposto) degli ebrei per la sinistra
Informazione Corretta, il nuovo video di Fiamma Nirenstein "Pericolo a Nord: ecco i terroristi di Hezbollah, longa manus dell'Iran"
oggi, il sito web Informazione Corretta pubblica in esclusiva un mio nuovo video Pericolo a Nord: ecco i terroristi di Hezbollah, longa manus dell'Iran
Clicca qui per vedere il video
Mediorientale
Una campagna elettorale transitoria (e povera di contenuti) sotto attacchi terroristici permanenti
La campagna elettorale in Israele non è certo stata caratterizzata da uno scontro di idee. Non è stato un momento di confronto politico, in cui le forze in campo abbiano presentato al pubblico sofisticati piani di miglioramento, disegni strategici particolari, in cui si siano contrapposte l'una all'altra come usava nel passato. Il blocco di destra da una parte, quello di sinistra dall'altra, hanno puntato solo a guadagnare quel punto in più che consente di avere 61 seggi in un parlamento di 120 deputati. [...]
Lo Stato islamico c’è: è l’Iran. Analisi di una (grave) minaccia.
Israele da molto tempo cerca di evitare una guerra, anche se di fatto una catena di fuoco la cinge da ogni parte. Proprio per evitare un sanguinoso scontro frontale, deve contenere l’attacco concentrico dei suoi nemici, che in questo periodo tessono fra di loro legami particolarmente complessi e aggressivi, dagli attentati palestinesi giorno dopo giorno alla costruzione di una forza militare e paramilitare iraniana che si estende da Beirut a Baghdad, occupa il confine siriano, arriva fino allo Yemen.
Si può capire il senso dell’assedio se si è visto cosa è successo a
Sderot, al confine con Gaza, domenica sera, proprio nelle ore in cui i
giornali europei titolavano sull’attacco israeliano sulla Siria alle
postazioni militari iraniane che avevano progettato un attentato
dall’aria. L’allarme “lenzuolo rosso” ha messo in moto le sirene mentre
un raduno musicale ammassava la popolazione (famiglie e tanti bambini,
come sempre avviene in Israele) all’aria aperta nel buio. [...]