La lettera della vergogna dei 70 giallorossi contro lo Stato di Israele
lunedì 1 giugno 2020 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 01 giugno 2020
E' sconfortante che settanta parlamentari PD e 5 Stelle abbiano firmato una letterina così misera per il presidente Conte (che sembra dopo abbia telefonato a Netanyahu per perorarne l'ascolto) dopo aver discusso una mozione identica in Commissione esteri. Stesse note, stesso tono, stessi errori, stesso cinismo, stesso pregiudizio che stavolta dallo Stato d'Israele, la vittima preferita, si estendono al presidente Trump, anche lui un pasto prelibato per i benpensanti.
Cosa dice la letterina? Condanna la prossima eventuale "annessione" di "alcuni territori" della Cisgiordania ispirata dal piano Trump, la chiama "aperta violazione del Diritto internazionale e delle Risoluzioni delle Nazioni Unite", e assicura che "essa metterebbe una pietra tombale su ogni rilancio del processo di pace in Medio Oriente e sulla prospettiva di due popoli e due stati". Ma il rilancio c'è, ed è qui, e propone proprio due Stati per due popoli. I palestinesi hanno detto di no a ogni proposta di pace, anche a quelle che gli conferivano tutti i territori compresa Gerusalemme.
Il punto non è mai stata la terra, ma il rifiuto della legittimazione di Israele. E poi, il diritto ai "territori" è inventato: la risoluzione dell'ONU che si occupa della sistemazione post '67 parla di "territori" e non "dei territori", considerando la sicurezza di Israele. Non sono mai esistiti "territori palestinesi", né sono mai stati "illegalmente occupati". Quello che i 70 chiamano Transgiordania è la Giudea e la Samaria storica: gli Alleati riuniti a San Remo 1920, il Mandato Britannico che doveva realizzare la dichiarazione Balfour del 1917, tutti si impegnarono per lo Stato Ebraico nei suoi confini storici. [...]
Mediorientale
venerdì 29 maggio 2020 Generico 0 commenti
Cari amici,cliccando qui potrete riascoltare e leggere la trascrizione della rubrica di questa settimana Il Medio Oriente visto da Gerusalemme condotta da Giovanna Reanda.
Informazione Corretta, il nuovo video di Fiamma Nirenstein: "Comincia il processo contro Benjamin Netanyahu"
lunedì 25 maggio 2020 Generico 0 commenti
Cari amici,oggi, il sito web Informazione Corretta pubblica in esclusiva un mio nuovo video "Comincia il processo contro Benjamin Netanyahu"
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Netanyahu alla sbarra tra proteste e sospetti. E lui: «Un colpo di Stato»
lunedì 25 maggio 2020 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 25 maggio 2020
Infuriato
e a testa alta, mentre Gerusalemme prendeva fuoco con manifestazioni,
urla, cartelli pro e contro, quando Benjamin Netanyahu si è presentato
alle tre del pomeriggio al tribunale come imputato, si è tolto la
mascherina, si è posto di fronte al microfono circondato dai suoi
Ministri (tutti con le mascherine) e ha sparato: "Lo scopo di questo
processo è fare quello che con le elezioni, che da 11 anni mi danno
democraticamente ragione, non sono mai riusciti a fare: eliminare un
primo ministro forte e il suo governo di destra. Pensavano che mi sarei
piegato, che mi sarei accucciato come un cucciolo impaurito, ma io non
sono un cucciolo. E questo processo, pieno di impicci e falsificazioni,
dovrete trasmetterlo tutto in diretta, da capo a fondo, perché la verità
sia ristabilita". No, non è un cucciolo, anzi un "poodle", un
barboncino, come ha detto. E' il Primo Ministro che ha battuto con 11
anni di florido potere persino Ben Gurion; che arriva al processo dopo
avere guidato il Paese fuori dalla pandemia con misure dure e precoci;
che è riuscito ad arrivare al processo da Premier di una impossibile
coalizione a rotazione.
Mediorientale
venerdì 22 maggio 2020 Generico 0 commenti
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Abu Mazen minaccia (e bluffa) «Stop a tutti gli accordi di pace»
giovedì 21 maggio 2020 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 21 maggio 2020
Mahmoud
Abbas, al secolo Abu Mazen, ha un'ambizione chiara: essere ricordato
come Arafat, l'uomo che ha vissuto per trascinare parte del mondo in uno
scontro frontale con Israele, con lo scopo di destrutturane le alleanze
internazionali, prima fra tutte quella con gli Stati Uniti, e la sua
stessa legittimità. Così, con un ennesimo "armiamoci e partite" che
ancora, finché scriviamo, non ha effettività pratica, ha giurato con un
discorso urlato di voler cancellare ogni tipo di accordo con Israele.
Gli USA avvertono Israele della minaccia cinese
lunedì 18 maggio 2020 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 18 maggio 2020
Ci mancava solo la strana morte del 52 enne ambasciatore cinese Du Wei trovato esanime nella sua villa per incrementare i grattacapi sulla questione cinese a Gerusalemme: un energetico personaggio ligio a Xi Jinping, e che d'un tratto, dopo la visita di Pompeo due giorni fa e un seguito di furiose dichiarazioni contro il Segretario di Stato, lascia questa Terra. Un serial di Netflix sul Mossad e la Cina sarà certo già per strada.
VIDEO Informazione Corretta: "Il commento di Fiamma Nirenstein sul caso di Silvia/Aisha Romano"
giovedì 14 maggio 2020 Generico 2 commenti
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Inchino del governo allo jihad
martedì 12 maggio 2020 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 12 maggio 2020
La
libertà di religione e di opinione non c'entrano con la scelta di
Silvia: si tratta di accettare, comunque la si travesta, l'opzione di
distruggere l'Occidente con le sue libertà dopo un training ideologico
di quasi due anni in cui si è ripetuto che si deve scegliere la morte
sulla vita. Questo è il mantra che ripete il mondo in cui la ragazza
italiana rapita è stata indottrinata, non risulta che in parallelo abbia
frequentato una scuola di Islam moderato.
Proveniente
da quell'ambito Silvia dopo 536 giorni di prigionia nelle mani dei
terroristi di al Shabaab e un prezzo forse di 4 milioni pagato dal
governo italiano, è scesa dal volo da Mogadiscio incartata nel jilbab.
Avrebbe potuto giungere almeno vestita come Silvia faceva, dato che
l'abito in certe occasioni fa il monaco, e lo si indossa a seconda delle
circostanze. Poiché la consideriamo un essere intelligente e volitivo,
dobbiamo pensare che abbia usato il suo corpo per violare l'icona in
base alla quale l'Italia ha combattuto una battaglia di servizi segreti
italiani e turchi per 18 mesi.
Mediorientale
venerdì 8 maggio 2020 Generico 0 commenti
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