Fiamma Nirenstein Blog

La guerra antisemita contro l'Occidente

7 ottobre 2023 Israele brucia

Jewish Lives Matter

Informazione Corretta, il nuovo video di Fiamma Nirenstein

Museo del popolo ebraico

Una questione centrale in USA (ma non solo)

lunedì 30 dicembre 2019 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 30  dicembre 2019

E' ormai un bel pezzo che l'antisemitismo è divenuta una questione  centrale nella politica americana, anche se nessuno ha voglia di accettare questo scandalo conoscitivo. Eppure se ne parla ormai ogni giorno anche nell'ambito della campagna presidenziale. Gli Stati Uniti la patria della mondializzazione spontanea, delle etnie e delle religioni che si mescolano in nome del sogno americano, la Terra che lontano dall'Europa infestata dal nazismo ne organizzò a caro prezzo la liberazione e che ha accolto e prodotto la migliore cultura ebraica contemporanea... non passa giorno senza episodi di feroce antisemitismo, compreso quello del 10 di dicembre a Jersey city dove un attacco a un piccolo supermarket kasher ha fatto 3 morti. Eppure adesso è proprio New York, campione del melting pot mondiale, che ha visto in pochi giorni ben quattro attacchi antisemiti sanguinari di cui l'ultimo sabato: uno sconosciuto di provenienza afroamericana è penetrato nella casa addetta a sinagoga del Rabbino Chaim Rottenberg nel quartiere di Monsey e ha pugnalato all'impazzata i cittadini ebrei newyorkesi. Erano riuniti in più di cento per accendere le candele di Chanucca, la grande festa delle luci cui è parallela quella cristiana del Natale.

L'attacco è stato secondo i testimoni accompagnato da furiose manifestazioni di violenza fisica e verbale, e seguito quindi dalle reazioni furiose e stupefatte di moltissimi notabili cittadini newyorkesi , che ripetono che l'antisemitismo non ha diritto di cittadinanza negli Stati Uniti e tanto meno a New York e che lo si deve combattere senza pietà e senza tregua. Ma sarà vero? In realtà l'America ne è inondata. [...]

Informazione Corretta, il nuovo video di Fiamma Nirenstein: "Primarie Likud: l'affermazione di Benjamin Netanyahu"

domenica 29 dicembre 2019 Generico 0 commenti
Cari amici, 

oggi, il sito web Informazione Corretta pubblica in esclusiva un mio nuovo video "Primarie Likud: l'affermazione di Benjamin Netanyahu"

Clicca qui per vedere il video

Sfida a Netanyahu dopo 23 anni da segretario. Ora l'ex delfino Sa'ar vuole la guida del Likud

venerdì 27 dicembre 2019 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 27 dicembre 2019

Per la prima volta nella sua storia di Primo Ministro, di leader indiscusso del Likud, Benjamin Netanyahu è stato sfidato ieri da un contendente alle primarie del suo partito, il partito laico conservatore che Bibi ha guidato dal '96. L'ha portato a vittorie fulminanti sempre circondato dall'amore senza se e senza ma dei suoi, la pancia e anche la testa di Israele, gente comune, soldati, intellettuali. Tutti quanti fieri di avere un capo che di sicuro si staglia nel panorama mondiale come un leader che ha portato stabilità, ricchezza, sicurezza a uno dei Paesi più piccoli e più contestati del mondo. Ma adesso, è scontro. Ieri nel 106 seggi sparsi per un Paese sommerso dalla pioggia battente, rarissima qui, centosedicimila e 48 aventi diritti al voto (certamente decimati dal maltempo) si sono trovati a dover scegliere fra il loro capo storico, primo ministro da 11 anni, e Gideo Sa'ar. E' un politico elegante e di bell'aspetto, avvocato di mestiere, figlio di un padre medico immigrato dall'Argentina e di una mamma maestra, sposato per la seconda volta con Geula Even, una delle più importanti Anchorwoman dalla tv israeliana, madre di due dei suoi quattro figli... Sa'ar è un conservatore nato, nato nella couche di Netanyahu  che già nel ‘99 l'ha fatto segretario del governo, avviandolo così sulla strada per cui poi ha servito come presidente della coalizione per i due governi Sharon e in seguito è stato, con Bibi, ministro della Cultura e poi degli Interni. [...]

Antisemitismo: oggi si festeggia la sconfitta di Corbyn

venerdì 13 dicembre 2019 Generico 0 commenti
Qualsiasi europeo di buon senso, che abbia un'infarinatura di memoria storica, che sappia che l'antisemitismo ha quasi distrutto completamente l'Europa, oggi festeggia la sconfitta di Corbyn. La sua candidatura a Primo Ministro Antisemita è tuttavia una vergogna indimenticabile. Lo è per l'Inghilterra, lo è per la sinistra europea, lo è per l'UE, lo è per tutti i Paesi membri e per quei campioni dalla lotta all'antisemitismo che tuttavia non hanno denunciato questa bruttura. Che facciano tutti finalmente ammenda, visto che dal 2015, mentre Corbyn praticava la negazione della Shoah e l'encomio di Hamas e degli Hezbollah, sono stati zitti!

Un giardino per Wanda e Alberto "Lì si incontravano a passeggiare"

mercoledì 11 dicembre 2019 Generico 0 commenti


Alberto Nirenstein e Wanda Lattes. Nella foto piccola il giardino di Borgo Allegri



L’area di Borgo Allegri dedicata a Lattes e Nirenstein. Intitolazioni anche a Voltolina, Weil e Sarti


Ora è ufficiale: il giardino di Borgo Allegri si chiamerà Giardino Wanda Lattes e Alberto Nirenstein. La giunta di Palazzo Vecchio ha dato ieri il via libera all’intitolazione di una passeggiata e tre giardini a cinque grandi personalità della cultura e della storia fiorentina e non solo. Alla storica firma del Corriere della Sera e del Corriere Fiorentino, Wanda Lattes, e a suo marito, lo storico della Shoah Alberto Nirenstein, viene dedicato quello che una delle loro tre figlie, Fiamma Nirenstein, anche lei importante firma del giornalismo, ricorda come «un luogo a cui mia madre e mio padre erano particolarmente affezionati per averci passato tanto tempo con grande amore: me li immagino ancora lì insieme a guardare i bambini che giocano e sono convinta che sarebbero entrambi felici per questo tributo da parte della loro città». [...]

Se vince Corbyn? L’Inghilterra rimpiomba negli orrori antisemiti. Il richiamo di Nirenstein

martedì 10 dicembre 2019 Generico 0 commenti
Formiche.net, 10 dicembre 2019


Per la prima volta dal dopoguerra in Inghilterra l’antisemitismo può mandare a casa il candidato primo ministro socialista, Jeremy Corbyn, “che ha inaugurato un populismo di sinistra basato sull’odio anti ebraico”, dice a Formiche.net la giornalista e scrittrice Fiamma Nirenstein, tra le altre cose membro del Jerusalem Center for Public Affairs (Jcpa).

Inoltre il 50 per cento degli ebrei del Paese in questione minacciano di lasciare il Paese se dovesse vincere le prossime elezioni. Per cui se Corbyn dovesse vincere “gli ebrei dovrebbero di nuovo guardarsi le spalle, perché qualcuno sta aprendo di nuovo le porte agli errori antisemiti”.

Come si è giunti a questo scenario?

Dinanzi a questa situazione vorrei esprimere tutto il mio sconcerto e il mio orrore. Pensare che il candidato primo ministro dell’unico Paese europeo in cui gli ebrei non ebbero da temere dall’ondata genocida del nazismo, l’Inghilterra, sia un accertato antisemita è devastante. Pensare poi che sia anche il capo del partito laburista a cui gli ebrei hanno dato, sin dal secondo dopoguerra, la patente di forza implicitamente amica, è ancora più grave. Richiede un’analisi accurata e una presa di posizione chiara da parte di tutti quelli che odiano l’antisemitismo. [...]

Mediorientale

venerdì 6 dicembre 2019 Generico 0 commenti
Cari amici,

cliccando qui potrete riascoltare e leggere la trascrizione della rubrica di questa settimana Il Medio Oriente visto da Gerusalemme condotta da Giovanna Reanda

Oggi sui giornali troverete ben tre soggetti che riguardano l'antisemitismo che infesta il pianeta

mercoledì 4 dicembre 2019 Generico 0 commenti
Oggi sui giornali troverete ben tre soggetti che riguardano l'antisemitismo che infesta il pianeta, stavolta tutti riferiti all'Europa. C'è il magnifico riconoscimento da parte del parlamento francese dell'IHRA, il documento internazionale che definisce l'antisionismo come antisemitismo. Per arrivarci gli ebrei francesi e i difensori del buon senso e della libertà hanno fatto molta fatica, la votazione è stata 172 a 72, l'estrema sinistra ha votato contro. Alla fine però ha vinto la verità, e non la menzogna per cui negando l'antisemitismo israelofobico si blocca la libertà di espressione. Ora dunque la Francia smetta di essere alla leadership delle nazioni europee che bloccano le sanzioni all'Iran proprio mentre fa strage dei suoi cittadini e riprende l'arricchimento dell'uranio. Sono gli Ayatollah la testa dell'idra antisemita che vuole distruggere lo Stato del Popolo Ebraico. [...]

Indignatevi pure per l'Israelofobia in doppiopetto

mercoledì 27 novembre 2019 Il Giornale 1 commento

Il Giornale, 27 novembre 2019


Apprezzo il tentativo del mio antichissimo caro amico Ernesto Galli della Loggia di fornire ai lettori del Corriere della Sera una approfondita lettura dell'antisemitismo contemporaneo, delle sue ragioni, delle sue caratteristiche. Proprio per questo temo di dover sostenere che il pezzo ha alcune caratteristiche inadatte a questo scopo. L'articolo di Ernesto vuole presentarsi con un distacco storico e morale che invece di chiarire complica, invece di aiutare a combattere l'antisemitismo invita a considerarlo un fenomeno che per quanto profondo viene soprattutto sventolato da gruppi sociali e culturali che hanno interesse a farsene bandiera contro le loro falle. Devo dire che condivido con lui il fastidio per l'uso strumentale che "personaggi politici non ebrei fanno spesso e volentieri dell'ebraismo, quando per attestare il proprio impeccabile status etico ideologico si affrettano a cogliere strumentalmente la minima occasione per manifestare a gran voce la propria vicinanza solidarietà amicizia stima...". Ecco, ha detto benissimo: ma faccia attenzione. Non ha mai notato che gli stessi, e non solo politici, ma anche intellettuali, lettori di tutte le belle collane Adelphi, adoratori di Woody Allen, si guardano bene dall'intervenire quando si dichiara che Israele è uno Stato di apartheid, autore di genocidi, violento usurpatore di terre arabe? Molti autori fra cui Robert Wistrich (e modestamente anche io) hanno spiegato come ogni analisi che prescinda da questo punto è irrilevante.[...]

Benjamin Netanyahu: ecco i motivi dell'incriminazione. Video di Fiamma Nirenstein in esclusiva per Informazione Corretta

sabato 23 novembre 2019 Generico 0 commenti
Benjamin Netanyahu: ecco i motivi dell'incriminazione. Video di Fiamma Nirenstein in esclusiva per IC.
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