Auto sulla folla: due morti. E' la nuova Intifada
Mediorientale
Cari amici,
Informazione Corretta, il nuovo video di Fiamma Nirenstein: "Israele offre aiuto a Turchia e Siria"
Il mondo per Erdogan e Assad. I destini incrociati di due tiranni
Il Giornale, 08 febbraio 2023
Mediorientale
Cari amici,
Il ruolo di Teheran, vassallo dello Zar
Il Giornale, 31 gennaio 2023
L'odio antisemita alla radice del male
Per ricordare davvero occorre guardare ciò che è inguardabile
Video conferenza "Il ricordo della Shoah nel comune impegno morale contro l'antisemitismo"
Il Centro per gli Studi Europei Contro l'Antisemitismo (CESCA)
il Jerusalem Center for Public Affairs (JCPA)
la invitano ad una tavola rotonda
in occasione della
Giornata internazionale della Memoria
Il ricordo della Shoah nel comune impegno morale contro l'antisemitismo
Video conferenza
Giovedì 26 gennaio, ore 18 (Roma),
7 p.m. (Israel), 12 noon (New York), 9 a.m. (California)
Webinar link: https://us02web.zoom.us/
Dario Nardella, Sindaco di Firenze
Fleur Hassan-Nahoum, Vice Sindaco di Gerusalemme
Presiede: Ambasciatore Giulio Terzi di Sant'Agata, Presidente Commissione Politiche dell'Unione Europea del Senato
Dan Diker, Presidente Jerusalem Center for Public Affairs (JCPA)
Marco Carrai, Console Onorario d'Israele, Copresidente Centro per gli Studi Europei Contro l'Antisemitismo (CESCA)
Fiamma Nirenstein, Direttore Program on Antisemitism and Israel-Europe, Jerusalem Center for Public Affairs e Copresidente Centro per gli Studi Europei Contro l'Antisemitismo (CESCA)
Ambasciatore Francesco Maria Talò, Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio
Franco Modigliani, fondatore de “La voce delle regioni”
La memoria nelle fedi religiose
Reverend Canon Brian Cox, Presidente Institute for Faith-Based Diplomacy
Rabbi Abraham Cooper, Decano e Direttore Global Social Action Agenda for the Simon Wiesenthal Center
Pastore Dumansani, Fondatore Institute for Black Solidarity with Israel
Ahmed Obaid al-Mansouri, già membro del Federal National Council (Emirati Arabi Uniti), Fondatore Crossroads of Civilizations Museum, Fondatore del primo Memorial Permanente dedicato all'Olocausto nel modo arabo e mussulmano e fuori di Israele
Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente Pontificia Accademia della Vita
In questa occasione verrà inaugurato il Centro per gli Studi Europei Contro l'Antisemitismo (CESCA)
Webinar link: https://us02web.zoom.us/
La tavola rotonda si svolge in italiano ed inglese. E' prevista la traduzione simultanea dall'inglese
Riforma della giustizia, Netanyahu nel mirino. Resiste all'attacco della sinistra ma molla Deri
Il Giornale, 23 gennaio 2023
La piazza di Israele secondo la corrente narrativa di giornali anche importanti come il New York Times e in Italia come La Stampa di Torino o fogli ideologici come il Manifesto, protesta contro il pericolo che Israele correrebbe di abbandonare la strada della democrazia, di diventare preda di una banda di pregiudicati irresponsabili che la vogliono trasformare da un Paese multiculturale, democratico e stabile nonostante il pericolo continuo in un odioso bandito globale. Ma questa versione dei fatti è contraddetta da se stessa e da tutti i media israeliani e internazionali che la sostengono: quando mai un governo tende all’autocrazia dopo una vittoria elettorale molto decisa, con dubbi sul ruolo democratico delle dimostrazioni e della libertà di espressione consentirebbe senza remora alcuna, per giorni e giorni, il ripetersi ossessivo di slogan guidati, di dotte dissertazioni di intellettuali, di cipigliose affermazioni di ufficiali ancora in carica contro il governo appena eletto? Quando mai, a memoria d’uomo, un giornalista, e ce ne sono qui a migliaia, è stato interdetto dalla sua diatriba quotidiana contro Netanyahu? Non se ne conosce il nome. È tuttavia qui è in corso una vera, non disputabile, contestazione di piazza contro i volti di questo nuovo governo, 64 seggi su 120, e contro le proposte di legge avanzate, specie quella relativa alla riforma della Corte Suprema. I motivi sono antichi, ripetuti negli anni, e in niente simili all’ispirazione di un putsch. Il giudice Aharon Barak ne promosse negli anni ‘90 una riforma che ne ha fatto l’arbitro indisputabile della vita di Israele, ed oggi fra gli altri si è levato per denunciare la presunta “catena velenosa” che porterà alla caduta dello Stato di Diritto. Ed è logico: è la sua stessa creatura che viene messa in discussione, e gli duole. [...]