Il Giornale
Hezbollah: "Colpiremo la fabbrica di ammoniaca e faremo 800mila morti"
sabato 20 febbraio 2016 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 20 febbraio 2016Una minaccia hitleriana: non può essere definito diversamente il discorso del leader degli Hezbollah Hassan Nasrallah dal bunker-nascondiglio. Ha detto dallo schermo che, se vorrà, userà i suoi missili sulla fabbrica di ammoniaca di Haifa, la seconda città costiera di Israele e causerà un'esplosione che farà 800mila morti. Il discorso è stato tenuto nella giornata "della fedeltà ai martiri e ai leader". "E' un fatto matematico" - ha detto Nasrallah- "pochi missili su pochi impianti di ammoniaca equivalgono allo stesso numero di morti che farebbe una bomba atomica... Voi (israeliani ndr) avete la più grande forza aerea, i missili, e altri mezzi, ma noi possiamo fare lo stesso con pochi missili a poche fabbriche di ammoniaca".[...]
Se l'Onu si è trasformato in una grande moschea
venerdì 19 febbraio 2016 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 19 febbraio 2016L'ONU riesce sempre a farti sbarrare gli occhi nonostante ormai il suo catalogo sia classicamente impregnato di odio antioccidentale, ossessione antisraeliana, abbandono dei diritti umani. Anche stavolta la famosa esperta Anne Bayefsky ci accompagna nei corridoi dell'edificio vetrato ornato, a New York, di tutte le bandiere del mondo. Ma un'occhiata all'interno ci porterà nell'edificio dell'Assemblea generale, a uno stupefacente cumulo di tappeti da preghiera e anche a mucchi di scarpe.[...]
Il bel libro di Pierluigi Battista "Mio padre era fascista"
mercoledì 17 febbraio 2016 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 17 febbraio 2016Ha la forma e il ritmo di una messa da requiem cantata col Kirie Eleison, il Dies Irae, l'Agnus Dei, il libro di Pierluigi Battista "Mio padre era fascista" edito da Mondadori. Una storia scritta con passione torrenziale, che racconta uno scontro senza quartiere mentre aspira ansiosamente alla pace. Ma questa pace ha richiesto un percorso in salita verticale, che Battista affronta, e pare quasi di sentirne il respiro mentre vi conduce il lettore. Perché in realtà il racconto non si limita a scavare la storia di un conflitto ideologico ed epocale, lo scontro fra un padre fascista fino a ad aderire alla Repubblica di Salò restandone orgoglioso, e un figlio della generazione ribelle, liberal, quasi comunista o che si crede tale, sicuramente antifascista, insomma militante, da ragazzo, nel campo opposto[...]
L'Iran islamico celebra l'anniversario insultando l'Occidente
sabato 13 febbraio 2016 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 13 febbraio 2016La celebrazione, due giorni or sono, del trentasettesimo anniversario della rivoluzione che ha portato alla creazione khomeinista dello Stato islamico non avrebbe potuto mostrare un Iran più classicamente aggressivo, nonostante il recente accordo con i P5+1 e la conseguente caduta delle sanzioni. La folla ha festeggiato cantando "morte all'America, morte a Israele", con buona pace di chi si immagina un Iran signorile, bonario, garbato… Stile Rouhani in visita in Europa...[...]
Hamas cura a Gaza i terroristi feriti dello Stato Islamico
mercoledì 10 febbraio 2016 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 10 febbraio 2016Hamas e Fatah da domenica scorsa, con quale sponsor se non con l'aiuto del Qatar che è da sempre il protettore di tutte le tendenze più estreme del mondo arabo, cercano di nuovo l'unità in colloqui che si tengono a Doha. Un'unità in cui ci si deve accordare sui finanziamenti, sulla leadership, sugli organismi burocratici, ma che pur esprimendosi in tanti modi diversi, alla fine porta il segno del terrorismo e dell'odio anti-israeliano. E' di queste ore la notizia che Hamas accoglie i terroristi di Isis a casa sua a Gaza per sottoporli, nei suoi ospedali, alle cure mediche di cui necessitano. I guerrieri più feroci del mondo vengono introdotti nella Striscia in cambio di denaro, di armi, di beni vari, provengono naturalmente dal Sinai attraverso i tunnel costruiti da Hamas lungo il suo confine, e vengono condotti poi all'ospedale Nasser nella città di Khan Yunis. La notizia l'ha data, sulla base di fonti arabe, il generale israeliano Yoav Mordechai, capo del Coordinamento governativo dell' unità dei Territori.[...]
Choc a Gerusalemme. Soldatessa israeliana uccisa dai palestinesi
giovedì 4 febbraio 2016 Il Giornale 6 commenti
Il Giornale, 04 febbraio 2016Ha il volto bello la diciannovenne guardia della polizia di frontiera Hadar Cohen, uccisa nel primo pomeriggio di ieri dai terroristi palestinesi, il nuovo gradino compiuto ieri dal terrore anti-israeliano: Hadar, che solo da due mesi era in servizio, insieme a una collega ventenne anch'essa ferita gravemente sorvegliava la Porta di Damasco della Città Vecchia a Gerusalemme. La giovanissima guardia, solo da due mesi in servizio, insieme alla sua college ha fermato col suo corpo una strage programmata da tre giovani palestinesi. Ahmed Zaharneh, Mohammed Kmail e Najeh Abu Al Rub sono riusciti ad arrivare nel centro della capitale con le armi automatiche, i coltelli e sembra anche con l'esplosivo di due congegni ritrovati pronti ad essere detonati.[...]
Accoltellare gli ebrei ora è una hit
sabato 30 gennaio 2016 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 30 gennaio 2016Quando Ban Ki-moon giustifica il terrorismo palestinese parlando di frustrazione, di un'attesa troppo lunga di uno Stato indipendente, si intuisce che nessuno nel suo staff glie l'ha cantata abbastanza chiara sulle motivazioni dei terroristi. Cantata, sì, in senso proprio: e i titoli della canzoni sono parecchi e suggestivi. Per esempio: "Gli amanti del pugnale", che è la "hit" più forte. Ma poi ci sono anche: "Pugnala il sionista"; "Riempi la bottiglia di fuoco" (bottiglia molotov, si direbbe); "In alto l'arma"… La prima di queste canzoni palestinesi ha fatto cinque milioni su YouTube, la canta il gruppo Al Gorbaa. Nel video la madre del "martire" Mohammed Ali al Liqdad, che ha pugnalato tre persone a dicembre alla Porta di Damasco della Città Vecchia a Gerusalemme prima di venire ucciso dalle forze dell'ordine, canta le parole della canzone popolare in testa al funerale.[...]
Ebrei perseguitati e in fuga. L'Europa non ha Memoria
mercoledì 27 gennaio 2016 Il Giornale 12 commenti
Il Giornale, 27 gennaio 2016"Giorno della memoria" è un'espressione impossibile per i più perché "ci hanno tirato via da sotto i letti, da dentro gli armadi, imprecavano: "Il treno aspetta, dritti all'inferno, alla piazza di carico, all'Umschlag, alla morte". “Dalle camere tutti ci hanno estratto e hanno frugato in cerca dell'ultimo vestito nell'armadio, dell'ultima minestra. dell'ultima pagnotta". Quale memoria può sopportare una scena simile? Eppure così racconta Itzak Katzenelson, in poesia, il momento della deportazione, e non è che l'inizio; nel viaggio avviene una prima decimazione in cui i bambini muoiono in braccio alle madri, e i padri, racconta, tenendo in braccio i figli; poi, Katzenelson subisce come milioni, la fine della moglie e dei suoi due bambini, lo sterminio di un popolo enorme, "i bambini mentre venivano ammazzati alzavano le braccia verso di voi". Chi può vivere questo Giorno della memoria? Chi è capace davvero dei politici, dei religiosi, degli intellettuali che piegano la testa e depongono corone in questo giorno, può solo pensare quello che è successo al Popolo Ebraico in quegli anni? Il tentativo di porre un rimedio, o almeno una toppa sulla vicenda che solo 70 fa ha frastagliato la vita europea ha visto molte fasi, dall'incredulità al pentimento, ha chiamato in causa istituzioni, scuole, corsi, cerimonie, viaggi ad Auschwitz. Ci sono state gentilezza, sorrisi, scuse, moltissime promesse, tutti intitolati "mai più". Ma, evidentemente le cose non hanno funzionato.[...]
Il Papa riporti i cattolici al fianco dei fratelli ebrei
lunedì 18 gennaio 2016 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 18 gennaio 2016E' stato un giorno importante ieri al Portico di Ottavia: il mondo sa un pò meglio adesso che deve seguitare a cercare la pace, l'accordo e la convivenza nonostante la tabe del terrorismo che insanguina il mondo e perseguita gli ebrei, i cristiani e anche i musulmani stessi. Consapevoli della severità del compito, il Papa e il rabbino Di Segni hanno cercato di tracciare la strada di una sempre più duratura e stabile amicizia tenendo conto del terremoto che investe il mondo.[...]
"Lecito il sesso con la figlia". Anche in Turchia la donna è il problema dell'islam
domenica 10 gennaio 2016 Il Giornale 7 commenti
Il Giornale, 10 gennaio 2016Nel suo famosissimo libro intitolato "What went wrong" (Che cosa è andato storto) il maggiore storico del Medio Oriente, Bernard Lewis, scrive "..il maggior colpevole (del mancato sviluppo) sta nell'aver relegato la donna in posizione di inferiorità, ciò che priva il mondo islamico dei talenti e delle energie di metà del suo popolo e condanna l'altra metà a essere allevata da madri illetterate e oppresse. Da qui nasce una popolazione arrogante o sottomessa e non adatta a una società libera e aperta". Cioè: la questione delle donne è quella dell'Islam stesso. Senza affrontarla non riuscirà mai a produrre uno sviluppo sociale pari ai bisogni della sua immensa popolazione.[...]