Ma il mitra non è un'arma di difesa
mercoledì 4 ottobre 2017 Il Giornale 0 commenti
Il Giornale, 04 ottobre 2017La quantità di armi che il mostro di Las Vegas Paddock (persino il nome ripugna) aveva accumulato in albergo ed in casa è talmente paradossale da essere materia di sorpresa anche nell'America che adesso si descrive come il paradiso dei pistoleros (personalmente non ne ho mai incontrato uno).
L'America, improvvisamente, nella maggior parte dei commenti ha perso il suo connotato di Paese democratico e generoso, per diventare soltanto violento, aggressivo, dominato sostanzialmente dalla legge che consente ai cittadini di fornirsi a loro piacimento di armi e di conseguenza di perpetrare immense stragi. E c'è del vero: il 66 per cento di tutte le uccisione di massa da armi da fuoco sulle 119 che hanno funestato trent'anni, dal 1983 al 2013, sono americane, e dispiace.
E' un tema difficile e delicato: le armi non sparano da sole, ma è assurdo farne un problema di massa, una questione culturale dilagante. Le armi sono brutte, ma non si accumulano da sole nelle mani dei pazzi che poi le usano per uccisioni di massa. Come mai la sicurezza non funziona, dato che le armi sono liberamente in vendita? Questo non c'entra col diritto ad acquistarle, ma con le informazioni su chi le compra, il compito in più che questo impone, e quindi oggi con l'incapacità dello Stato di garantire la sicurezza nonostante le rumorose sirene della polizia, che arriva sempre in massa (vi sarà capitato qualche volte di restare basito circondato da auto ululanti).
Ma, perbacco, visto che l'assassino ha attraversato la hall portando con se 23 fucili e molte casse di munizioni, oltre a strane provviste di prodotti chimici ed esplosivo, è sconcertante che nessuno se ne sia accorto, ovvero che gli americani di fatto non sappiano tenere in piedi una sicurezza decente in un grande albergo. Inoltre le leggi americane che consentono il possesso sono molto confuse e differenziate a seconda degli Stati in cui agiscono: quante armi, che armi, quante mitragliette, posso comprare un carro armato, una bomba atomica per difesa personale? Direi di no! Per la difesa personale non servono neanche armi automatiche che irrorano le vittime lontanissime; le altre sparano al massimo a qualche metro di distanza, quindi occorre distinguere fra arma e arma e fra compratore e compratore: non tutti sono animati da equilibrio e da spirito di giustizia alla Clint Eastwood.
In Israele, che è un Paese dove i militari si portano a casa i fucili, non c'è memoria che si mettano a sparare sulla folla. In loro l'elemento di difesa, e non di attacco sconsiderato, è sviluppato da una cultura pervasiva e condivisa. E chi non è soldato in licenza trova parecchie difficoltà a detenere un'arma privata: devi avere oltre i 21 anni, essere almeno da tre residente e senza macchia, devi passare esami fisici e mentali e fornire una buona ragione per la tua richiesta, le armi devono essere ordinate attraverso un negozio con la licenza e si riceve un patrimonio di 50 proiettili rinnovabili solo quando gli altri siano esauriti.
Cambiare la legge in America è molto difficile, ma non perchè l'America è cattiva: solo non sa dove mettere le mani. Eppure anche se Trump ancora non si espone, sembra proprio che stavolta debba arrendersi all'evidenza. Il guaio stavolta è gigantesco.