Fiamma Nirenstein Blog

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On. Nirenstein: l'antisemitismo uccide

mercoledì 13 febbraio 2013 Generico 0 commenti
Dichiarazione dell’On. Fiamma Nirenstein, Vicepresidente della Commissione Esteri:

"Oggi sono sette anni che è stato ucciso da una banda di fanatici musulmani Ilan Halimi, un ragazzo ebreo di Parigi. Io ho incontrato sua madre. La signora andò alla polizia scongiurandola, dopo settimane dalla scomparsa, di seguire la pista antisemita, e le forze dell'ordine non ci cedettero, guardarono altrove. Ilan è stato ucciso lentamente, torturato mentre gli leggevano il Corano, gettato in una discarica morente. Se la sua mamma e tutti quelli che dicevano la verità, ovvero che l'antisemitismo uccide, fossero stati ascoltati, forse il suo bellissimo sorriso sarebbe ancora fra noi."

Roma, 13 febbraio 2013

First Ayaan, Now Fiamma

mercoledì 13 febbraio 2013 Generico 0 commenti
By Bruce Bawer On February 13, 2013 - In Daily Mailer, FrontPage
http://frontpagemag.com/2013/bruce-bawer/first-ayaan-now-fiamma/

When she walks down the streets in Italy, passersby shout greetings to her, addressing her as onorevole. “In a few days,” Italian Parliamentarian Fiamma Nirenstein said to me the other day in a long, energetic, and remarkably openhearted phone call from Rome, “I will not be onorevole anymore.”

Nirenstein, one of the most prominent members of the Italian Parliament, has chosen not to run for office again. More than that, she has chosen to leave Italy for Israel. She is Jewish. She is making aliyah. And she is leaving politics to return to journalism.

Prima Ayaan, ora Fiamma

mercoledì 13 febbraio 2013 Generico 18 commenti
Di Bruce Bawer, 13 febbraio 2013 – apparso sulla copertina del Daily Mailer
http://frontpagemag.com/2013/bruce-bawer/first-ayaan-now-fiamma/

Camminando per le strade italiane, i passanti la salutano appellandola “onorevole”. “Tra qualche giorno, mi confidava la parlamentare Italiana Fiamma Nirenstein nel corso di una lunga, vivace e franca conversazione telefonica da Roma, “non sarò più onorevole”. La Nirenstein, deputata di spicco del Parlamento Italiano ha deciso di non ricandidarsi. Non solo, ha scelto di andare in Israele. E’ ebrea, fa l’aliyah. E lascia anche la politica per ritornare al giornalismo. [...]

On. Nirenstein: “Contro Sharon Nizza una disgustosa campagna di delegittimazione”

martedì 12 febbraio 2013 Generico 5 commenti
Dichiarazione dell’On. Fiamma Nirenstein, Vicepresidente della Commissione Esteri:

Vi invito di nuovo a votare Sharon Nizza candidata alla Camera dei Deputati nella Circoscrizione elettorale estera, comprendente Africa, Asia, Australia, Antartide, perché è in corso una disgustosa campagna di delegittimazione contro di lei, condotta in prima persona da quello che dovrebbe essere il giornale di tutti gli ebrei italiani: L'Unione Informa, la newsletter elettronica dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Un gruppetto di crociati tra cui spicca per arroganza Anna Foa che crede di poter stabilire dopo millenni di discussione su “chi è ebreo” che lo si è quando si vota a sinistra, azzanna la giovane e ottima Sharon Nizza che ha un solo peccato: aver lavorato troppo con immensa fiducia e dedizione per la causa degli ebrei, contro l’antisemitismo, per Israele. Per tutti gli uomini onesti e di buona volontà.[...]

Mediorientale

lunedì 11 febbraio 2013 Generico 0 commenti

RIASCOLTA  
La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin.



La puntata di questa settimana inizia partendo dalla prossima (e prima) visita in Israele di Obama da presidente degli Stati Uniti. Durante la trasmissione Nirenstein ci spiega che cosa andrà a fare Obama, perché questa visita è così importante per l’Israele di Netanyahu e, soprattutto, cosa chiederà Washington a Gerusalemme e, restando in Israele, nel corso della puntata scopriamo cosa sta succedendo nella politica interna dopo le ultime elezioni.[...]


 

Mediorientale

giovedì 31 gennaio 2013 Generico 0 commenti
RIASCOLTA 
La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin.



Dopo le recenti elezioni, i partiti israeliani iniziano le trattative per la formazione del nuovo Governo mentre alcuni sondaggi ci dicono cosa vuole la popolazione israeliana dalla nuova Knesset soprattutto per quanto riguarda la questione “haredim”.
Intanto, un totale riserbo viene mantenuto anche oggi da Gerusalemme in seguito al raid aereo su un'installazione militare siriana, denunciato ieri dalle autorità di Damasco. Secondo altre fonti, invece, il raid aereo avrebbe colpito un convoglio di camion lungo il confine tra Siria e Libano che da Damasco avrebbero trasportato batterie di sistemi anti-aerei di fabbricazione russa (in grado di abbattere qualsiasi velivolo nel raggio di 50km) alle milizie sciite degli Hezbollah. Nirenstein nel corso della puntata aggiunge anche una terza ipotesi e poi si chiede: ora, cosa succederà dopo questo attacco aereo?[...]

Non ci resta che continuare a combattere

domenica 27 gennaio 2013 Generico 2 commenti
Cari amici, nel giorno della memoria della Shoah, penso al monumento che ho appena visitato sulle rive del Danubio a Budapest. Una fila di scarpe di uomini, donne e bambini, memoria degli ebrei che furono gettati nel fiume simbolo d'Europa dalle milizie naziste-ungheresi. Oggi si ricordano quei martiri insieme ai più di 600mila ebrei ungheresi sterminati durante la Shoah mentre siede in Parlamento una forza del 17 per cento che inneggia a Hitler e chiede le liste degli ebrei che siedono nelle istituzioni ungheresi ritenendoli "un pericolo per la sicurezza nazionale", una vera citazione hitleriana.[...]

Giornata della Memoria, Fiamma Nirenstein (Pdl) e Sandro Gozi (Pd) in Ungheria per un incontro europeo sull'antisemitismo

sabato 26 gennaio 2013 Generico 0 commenti
L'Huffington Post, 26 gennaio 2013

Una delegazione composta da parlamentari di diversi paesi europei - tra cui, per l'Italia, Fiamma Nirenstein (Pdl) e Sandro Gozi (Pd) e da Israele, si trova oggi a Budapest per una serie di incontri di alto livello in vista della Giornata della Memoria del 27 gennaio. Lo riferisce un comunicato diffuso della Nirenstein che spiega come i parlamentari, appartenenti a diversi schieramenti politici, intendano esprimere la loro preoccupazione alle autorità ungheresi per l'allarmante crescita dell'antisemitismo nel Paese.[...]

Nirenstein: "Chi dice che Israele è guerrafondaio e va verso destra non capisce niente"

giovedì 24 gennaio 2013 Generico 0 commenti
Tempi24 gennaio 2013

Alle elezioni in Israele appena concluse il premier uscente Benjamin Netanyahu , alleato insieme al partito del suo ministro degli Esteri Lieberman, ha ottenuto il maggior numero relativo di seggi: 31 su 120. Alla precedente tornata elettorale ne aveva presi 41, ecco perché oggi i giornali parlano di sconfitta del vincitore. Con i laburisti che si sono aggiudicati 19 seggi, il vero exploit è stato del partito moderato Yesh Atid, guidato dal giovane Yair Lapid. «Ora è lui l’ago della bilancia» spiega a tempi.it Fiamma Nirenstein, giornalista e vicepresidente della Commissione Affari Esteri della Camera. «Mentre la sinistra detesta Netanyahu, Lapid no e quindi potrebbero costruire un’alleanza».[...]

On. Nirenstein: successo dell'iniziativa di espulsione dei partiti neofascisti dal Consiglio d'Europa

lunedì 21 gennaio 2013 Generico 2 commenti
Questa mattina a Strasburgo, in apertura dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (CdE), oltre 30 parlamentari si sono alzati in piedi per sostenere la richiesta, proposta dall'On. Fiamma Nirenstein, di ritirare le credenziali di due membri del CdE: Tamas Gaudy Nagy, esponente del partito ungherese Jobbik e Eleni Zaroulia, del greco Alba Dorata. Presentando la richiesta - per la quale, da regolamento, è necessario il supporto di 10 parlamentari provenienti da 5 paesi diversi - Nirenstein ha sostenuto che le posizioni espresse dai due parlamentari non sono compatibili con l'articolo 3 dello Statuto del Consiglio d'Europa che afferma che ogni membro del CdE deve accettare i principi dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
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