Generico
"Irish broadcaster calls Israel a cancer", il commento di Fiamma Nirenstein
Le rivoluzioni nel Medio Oriente: quale futuro per le donne?
lunedì 29 ottobre nel pomeriggio alle 17,00 si svolgerà nella Sala Capitolare del Senato la conferenza: “Le rivoluzioni nel Medio Oriente: quale futuro per le donne?”
Come puoi vedere dal programma si tratta di un’occasione unica per capire da testimonianze dirette e da esperti quale sia la prospettiva delle rivoluzioni medio orientali rispetto a uno dei problemi più importanti del mondo la posizione della donna nel mondo islamico.
I posti sono limitati, se sei interessato ti invito a dare al più presto la tua adesione:
tel. 06 6760 6805 cell. 393 805 8906 email: nirenstein_f@camera.it
Con affetto,
Fiamma Nirenstein
Mediorientale
RIASCOLTA
la rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin.
La puntata di questa settimana inizia partendo dall’analisi sui match televisivi dei due sfidanti in corsa per la Casa Bianca. Dall’ultimo confronto fra Obama e Romney, l’ultimo prima delle elezioni che si terranno fra tre settimane, si è passati a parlare d’Israele ancora minacciato dalla pioggia di missili sparata contro i propri abitanti dalla Striscia di Gaza dove pochi giorni fa l’emiro del Qatar si è recato in visita ufficiale, la prima di un Capo di Stato nell’enclave controllata da Hamas, e dove lo stesso al Thani ha voluto donare milioni di dollari. Hamas, dopo essere stato per anni attaccato al cordone ombelicale iraniano e siriano, è stato finalmente ricompensato della scelta di spostarsi verso l’asse sunnita.
L'On. Nirenstein: si trovi un mezzo per impedire la vergogna del carcere per la libertà di opinione
"Si resta di stucco per il modo in cui la Quinta Sezione Penale della Cassazione motiva la sentenza del 26 settembre scorso con la quale conferma 14 mesi di carcere per Alessandro Sallusti direttore di Libero, accusato di diffamazione a mezzo stampa. I giudici infatti lo definiscono una persona con "una spiccata capacità a delinquere". Non si può sfuggire davvero, leggendo queste righe, almeno bizzarre e improprie agli occhi dichi conosce il direttore Sallusti, all'impressione di un attacco senza precedenti alla libertà di stampa di pensiero e di critica, e anche alla persona stessa del direttore, un noto giornalista con spiccate opinioni e certamente non un delinquente. L'impronta ideologica della sentenza è evidente. A Sallusti tutta la mia più sentita solidarietà, nella speranza che si trovi un mezzo per impedire l'incredibile vergogna del carcere per la libertà di opinione".
Roma, 23 ottobre 2012
L'On. Nirenstein: è bello che si ricominci a parlare di politica nel mondo dei moderati
"E’ interessante notare come nell’ambito del PDL, che dalle cronache di giornali appare come il combattimento dei galli del mosaico di Pompei, siano usciti negli ultimi giorni due documenti programmatici di chiara ambizione teorica e politica, uno il “Manifesto per il bene comune della Nazione” che ha la sua radice nella Fondazione Magna Carta e l’altro il “Manifesto Lib Lab” che ha la sua origine nel gruppo di origine socialista capitanato dall' On.Fabrizio Cicchitto. In tempi di bisogni economici primari del nostro Paese è importante che, con idee diverse e tuttavia spesso convergenti come si vede nei documenti, politici e intellettuali sentano di nuovo il bisogno di definire la strada politica per un’Italia comunque vastissima, nonostante tutte le crisi, che preferisce la libertà, i diritti umani, il libero mercato, un’economia vigorosa ma compassionevole e i valori della socialità per come ciascuno intenda costruirseli, nella famiglia, nelle amicizie, nella solidarietà. E’ bello che si ricominci a parlare di politica nel mondo dei moderati, cattolici o laici che siano, perché essi hanno una presenza immensa e significativa in tutta lo storia d’Italia".
Roma, 22 ottobre 2012
On. Nirenstein: la persecuzione non ci impressiona, ma ci rafforza nell'orgoglio di essere ebrei
"E' una vergogna e un pericolo pubblico la persecuzione antisemita che il forum neonazista Stormfront mette in scena oggi nei confronti di Carla Di Veroli schedandola in una lista di ebrei in stile nazista perché i lettori possano riconoscerla, odiarla e magari attaccarla fisicamente Insieme alla Di Veroli, viene offesa anche la memoria di Settimia Spizzichino, una meravigliosa sopravvissuta ai campi di concentramento: il loro ributtante disprezzo serve a ribadire le consuete tesi negazioniste.
I neonazisti e i neofascisti devono sapere però che le persone da loro perseguitate verbalmente, fra le quali anche io spesso figuro, non solo non si piegano e non si impressionano per la loro feroce stupidità ma si rafforzano nella loro identità, orgogliosi di appartenere al popolo ebraico."
Roma, 22 ottobre 2012
On. Nirenstein: "Un buon passo la dichiarazione del PPE, ma occhi aperti sul futuro della Siria"
“La risoluzione del PPE sulla questione siriana in cui ci si impegna per la fine delle violenze e si auspica per la Siria un futuro di democrazia giunge nelle ore in cui arriva da quel martoriato paese notizia di nuove stragi e anche di un attentato nelle vie di Damasco.
Mi fa piacere e mi congratulo con l'On. Frattini perché la risoluzione è stata promossa da parte italiana, anche a sottolineare l’impegno governativo del nostro Paese in tal senso.
Assad è un dittatore le cui immense stragi devono fermarsi, esse non possono essere accettate per nessun motivo dal consesso internazionale. Oltretutto le sue operazioni di guerra contro la popolazione sono state sostenute dal sanguinoso aiuto dell’Iran e degli Ayatollah, e questo le rende ancora più bieche e destabilizzanti per il Mediorente intero.
D’altra parte non posso evitare di esprimere immensa preoccupazione per l’impostazione ideologica islamista estrema di parte dell’opposizione e della violenza anche delle sue operazioni, problema fondamentale per il futuro sia della Siria che dell’intera area. L’Europa anche per il futuro, anche quando il regime di Assad sarà battuto, non potrà evitare di prendere le sue responsabilità assumendo un atteggiamento condizionale nei confronti di tutte le entità sul campo.”
Roma, 18 ottobre 2012
Il Nobel all’Europa è melanconico e ridicolo
“L’assegnazione del premio nobel per la pace all’Unione Europea ha qualcosa di melanconico e anche di ridicolo come capita spesso a tutte le scelte “politically corretc”.E’ una scelta che si ricollega ai vari premi Nobel assegnati per compiacere il gusto popolare come quelli a Obama subito dopo la sua elezione, a Jimmy Carter, a Mohammed El Baradei, ad Arafat e persino a Rigoberta Menchu per la quale le informazioni di base per l’assegnazione del premio risultarono fallaci.
L’Europa è oggi teatro di scontri ideologici e politici che ancora non trovano una soluzione, tant’è vero che la crisi economica che la attanaglia ha portato pochi giorni fa in Grecia a una manifestazione contro Angela Merkel cui sventolavano bandiere con la croce uncinata. L’Europa è lontana, anche se è una delle grandi speranze del nostro tempo e del mio stesso cuore, dall’aver risolto i suoi conflitti interni ed esterni e come garante di pace è stata un completo fallimento quando si è occupata del processo di pace mediorientale.”
Roma, 12 ottobre 2012
Mediorientale
RIASCOLTA
la rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin.
Solamente nella mattinata di lunedì scorso dalla Striscia di Gaza sono stati sparati circa 55 razzi Qassam e colpi di mortaio contro i civili del sud d’Israele. La popolazione israeliana che confina con Gaza è terrorizzata. Forse quanto quella della Striscia di Hamas dove secondo un recente report pubblicato da Human Rights Watch l’oppressione del sistema giudiziario imposto dal movimento islamico è basata sulla tortura, picchiaggi e confessioni estorte. [...]
Mediorientale
RIASCOLTA
la rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin.
La puntata di questa settimana inizia dall’analisi dalla situazione interna della politica israeliana affetta da una sorta di febbre elettorale. Le prossime elezioni politiche potrebbero svolgersi già nel febbraio 2013, con nove mesi di anticipo sulla scadenza originale se i diversi partiti che compongono la coalizione di governo non riuscissero a trovare un'intesa sulla finanziaria del 2013, che presumibilmente comporterà ingenti e dolorosi tagli alla spesa pubblica. Intanto due vecchi personaggi dello scenario politico gerosolimitano rientreranno nell’agone politico. Mentre il rapporto tra Barak, ministro della Difesa, e il primo ministro Netanyahu si è inacerbito dopo le recenti visite di entrambi negli USA. Netanyahu ha accusato il ministro della difesa Ehud Barak di aver "seminato zizzania" fra Israele e Stati Uniti dove il discorso di Netanyahu durante l'Assemblea ONU è stato frainteso da molti.[...]