Fiamma Nirenstein Blog

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Mediorientale

lunedì 12 agosto 2013 Generico 0 commenti
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



Chi sono i 26 prigionieri, alcuni membri di Hamas, che Israele ha deciso di rilasciare per cercare di favorire un clima di fiducia nei negoziati di pace appena ripresi sotto l'egida della mediazione Usa? Di quali crimini si sono macchiati? Rispondendo a queste domande Nirenstein ci offre un quadro più ampio dell’attuale situazione tra Israele e Palestina in vista dei prossimi colloqui per poi passare a parlare di Egitto, dove le piazze sono infuocate e una possibile reazione dell’esercito potrebbe provocare un bagno di sangue se i manifestanti pro-Morsi non faranno un passo indietro. Restando in Egitto, si è parlato anche del Sinai dove diversi militanti islamici impegnati in azioni terroristiche, anche contro il sud israeliano, sono stati uccisi nel corso di raid aerei. In conclusione di puntata, invece, si è parlato delle prossime elezioni municipali in Giordania e soprattutto della forte influenza nello scacchiere mediorientale della Russia di Putin e della presenza vincolante dell’Arabia Saudita. A scapito degli Usa di Obama.

Mediorientale

lunedì 29 luglio 2013 Generico 0 commenti
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



La decisione di Israele di rilasciare più di cento terroristi per rendere più agevole la via al processo di pace, chi sono alcuni di questi assassini, la posizione di Hamas sui colloqui e quali alleanze sta cercando di rinsaldare il movimento islamico della Striscia, l’Egitto di Al Sisi, i rapporti tra le potenze sunnite, si è parlato di questo e di altri argomenti durante la conversazione settimanale tra Nirenstein e Bordin per poi concludere con una notizia che riguarda la posizione delle monarchie del Golfo arabico nei confronti di Hezbollah e con una breve analisi sulla situazione tunisina.
 

Il ponte di Pace

sabato 27 luglio 2013 Generico 0 commenti
La Discussione, 27 luglio 2013

Il Medio Oriente è la fumosa fucina del domani del mondo. Niente è più misterioso, promettente e insieme minaccioso, di quello che si sta muovendo nel mondo islamico da un paio di anni a questa parte: si crede sempre che l’ultimo evento ci abbia sorpreso oltre la misura di ogni possibile aspettativa, ed ecco che all’improvviso un rivolgimento improvviso ci costringe a domandarci se non avessimo capito niente fino a quel momento. Guardiamo la incredibile giostra degli ultimi giorni. Israele e i palestinesi si siederanno di nuovo al tavolo delle trattative a Washington, l’Egitto, dopo un breve predominio dei Fratelli Musulmani è in mano a un governo rivoluzionario laico sorretto con mano potente dall’esercito, Bashar Assad, il rais della Siria, dopo una strage di centomila vittime fra i ribelli, minaccia di restare al potere almeno in una parte del Paese, gli hezbollah sono stati messi dall’Europa nella lista delle organizzazioni terroriste… e molto altro ancora.[...]

Mediorientale

venerdì 19 luglio 2013 Generico 0 commenti
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



Colloqui di pace tra Israele e Palestina, lo sforzo di John Kerry per portarli entrambi al tavolo dei negoziati, il comportamento di Gerusalemme, le precondizioni dei palestinesi, la politica dell’Unione europea che penalizza Israele e gli stessi colloqui, si parla di questo durante la conversazione di questa settimana tra Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin, per poi passare ad analizzare i nuovi scenari del conflitto siriano e concludere con alcune notizie che arrivano dall’Egitto del nuovo presidente Mansur e dall’incandescente Sinai.  

IC7 - Il commento di Fiamma Nirenstein

lunedì 15 luglio 2013 Generico 1 commento
Informazione Corretta, 15 luglio 2013

La deposizione di Mursi è certo difficile da digerire per quelli che hanno creduto nelle rivoluzioni arabe. I democratici dicono che un leader eletto, non può essere gettato via dall’esercito, anche se la deposizione è richiesta da gran parte della popolazione. Ma dice bene Bernard Lewis: le elezioni non sono un punto di partenza, ma un punto di arrivo per chi voglia vivere in uno Stato democratico. Specialmente nel mondo arabo. Anche Mubarak prendeva il 90 per cento dei voti, e questo non significava che avesse un programma democratico. Lo stesso è accaduto con tutti i rais di un tempo: percentuali altissime di voti, e neanche un briciolo di trasparenza o di disponibilità da parte del nuovo potere se non per i propri scherani e per le hamule ideologiche di appartenenza. Così è stato anche per Mursi, un nuovo Mubarak in forma di predicatore della Fratellanza Musulmana, uno che arrivato al ruolo di presidente dopo anni di persecuzioni e persino di prigione da parte del potere costituito si è tutto dedicato alla distribuzione dei posti importanti ai suoi amici della Fratellanza, ed è stato molto di più al loro servizio che non a quello di un popolo misero, affamato bisognoso di riforme e di pane.[...]

Mediorientale

venerdì 12 luglio 2013 Generico 0 commenti
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



La puntata di questa settimana de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme inizia commentando l’episodio del bambino palestinese fermato dai soldati dell’IDF per poi passare ad un’altra notizia che ci arriva da Israele dove un giovane soldato haredim è stato aggredito e picchiato nel quartiere dove abita: un fenomeno che rischia di diventare un costume. Restando in Israele, Nirenstein ci riporta un’altra notizia sulle forze di difesa dello Stato ebraico che si accinge ad affrontare importanti cambiamenti e a subire ingenti tagli economici. Da Israele si passa a parlare del vicino Egitto, sconvolto dalla crisi interna, dell’effetto che questa sta provocando nell’Area, della battaglia intestina tra le élite sunnite, della situazione dei copti durante questo periodo di transizione, per poi concludere con una notizia riguardo una serie televisiva creata per il mese del Ramadan e che si racconta del massacro degli ebrei avvenuto nel 628 d.C.
 

Le ragioni della mia Aliyah

giovedì 11 luglio 2013 Generico 1 commento
Shalom, 11 luglio 2013

L’ufficiale dell’agenzia ebraica, quando siamo entrati nella piccola stanza al primo piano dove si firma la richiesta di essere accettati come cittadini dello Stato d’Israele, mi ha detto come prima cosa: “Se c’è qualcuno cui vuoi telefonare in Israele, quello è il telefono”. E me ne ha indicato uno vecchio, nero, col filo attaccato al muro. Ancora non esistevano i telefonini quando si è inventato il diritto al ritorno. Quando ci siamo seduti mi ha dato 1200 shekel, circa 250 euro, e io ho sorriso un po’ vergognosa, non me l’aspettavo questo regalo, penso che per molti deve essere essenziale che gli venga messa una piccola somma in mano[...]

Fiamma Nirenstein ospite di "Punto e a Capo" l'approfondimento politico quotidiano di Class Tv

martedì 9 luglio 2013 Generico 0 commenti
Il Papa a Lampedusa, immigrazione clandestina, scontri in Egitto, le conseguenze nell'Area,come è divisa la piazza, cosa accade nel Sinai. Questi gli argomenti trattati durante la puntata di "Punto e a Capo"l'approfondimento politico quotidiano di Class Tv (canale 27 del digitale terrestre). 
Per rivedere l'intervento di Fiamma Nirenstein basterà aprire questo link: http://www.youtube.com/watch?v=uxijGyDpVWo.

Mediorientale

giovedì 27 giugno 2013 Generico 0 commenti
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



La puntata di questa settimana inizia partendo dalla quinta visita ufficiale di John Kerry in Medio Oriente. Cosa chiede il segretario di Stato americano a Israele per rilanciare i colloqui di pace? Cosa chiedono i palestinesi? Perché non parlano più della formula “due Stati per due popoli”? Quali segnali sta dando Abu Mazen? Dopo l’analisi della situazione israelo-palestinese si passa a parlare di Egitto, dove la tensione è altissima dopo le proteste che da giorni hanno già invaso le strade provocando scontri tra sostenitori del presidente e oppositori a causa di un Governo che non riesce – ascoltiamo durante la puntata- nemmeno a dare “il pane” al proprio popolo. Dall’Egitto al Libano dove un recente scontro tra esercito e milizie salafite ha provocato un alto numero di morti: l’ennesimo episodio avvenuto in un Paese sconvolto dagli scontri interetnici e inter-religiosi.

L'ultima battaglia al Consiglio d'Europa

mercoledì 26 giugno 2013 Generico 1 commento
Cari amici,

ho compiuto l’ultimo dei miei viaggi in missione a Strasburgo come membro della delegazione al Consiglio d’Europa. Vorrei solo esemplificare quella che a me sembra una pratica utile, e le contraddizioni inevitabili quando si tocca l’argomento Medio Oriente e Israele. L’onorevole Pietro Marcenaro, del PD, aveva presentato il rapporto per il Medio Oriente per il quale era stato incaricato. Da decenni solo il PD si vede assegnare, e si batte per questo riuscendo a mettere insieme i voti necessari, il rapporto sul Medio Oriente.
Quando io ho cercato di farmelo assegnare, è stato evidente il rifiuto di fare lobby anche nella mia parte politica, il PPE, perché, benché certo io sia là l’unica esperta certificata di Medio Oriente, sono ebrea, e questo credo che per un’istituzione europea sia sinonimo di mancanza di obiettività. Se non di peggio.[...]
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