Generico
L'ultima battaglia al Consiglio d'Europa
ho compiuto l’ultimo dei miei viaggi in missione a Strasburgo come membro della delegazione al Consiglio d’Europa. Vorrei solo esemplificare quella che a me sembra una pratica utile, e le contraddizioni inevitabili quando si tocca l’argomento Medio Oriente e Israele. L’onorevole Pietro Marcenaro, del PD, aveva presentato il rapporto per il Medio Oriente per il quale era stato incaricato. Da decenni solo il PD si vede assegnare, e si batte per questo riuscendo a mettere insieme i voti necessari, il rapporto sul Medio Oriente.
Quando io ho cercato di farmelo assegnare, è stato evidente il rifiuto di fare lobby anche nella mia parte politica, il PPE, perché, benché certo io sia là l’unica esperta certificata di Medio Oriente, sono ebrea, e questo credo che per un’istituzione europea sia sinonimo di mancanza di obiettività. Se non di peggio.[...]
Mediorientale
Il segretario di Stato americano John Kerry si accinge a tornare di nuovo in Israele per rilanciare i colloqui di pace. Quali sono le precondizioni che pone Abu Mazen? Israele come risponde? Le risposte a queste domande ci portano a scoprire anche altre interessanti notizie che ci arrivano dal mondo israeliano e palestinese. In seguito, si parla di Siria dove i ribelli accusano gli Hezbollah e Assad di usare armi chimiche mentre su i qaedisti antigovernativi vengono fornite importanti notizie giunte dal mondo arabo che ci portano fino in Italia parlando proprio della galassia jihadista. In conclusione di puntata, invece, si parla di Iran, fresco di elezioni, attraverso una notizia che riguarda proprio il neoeletto presidente Hassan Rohani che pare essere coinvolto nell’attentato del 1994 che colpì la comunità ebraica di Buenos Aires.
Mediorientale
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin
Puntata ricca di argomenti quella di questa settimana. Si inizia analizzando la crisi siriana che sta contagiando anche i Paesi vicini e che preoccupa molto Israele soprattutto di fronte ad un Assad che sembra stia uscendo vincitore dal conflitto che da anni dilania la propria nazione e un’intervista da poco rilasciata dal rais siriano ci svela quali sono gli accordi che tengono in vita Assad mentre che Obama sta facendo tutta una serie di colloqui per inviare ai ribelli siriani “armi letali” che intanto continuano a perdere zone del Paese.
Dalla Siria all’Iran, per spiegare chi sono i candidati che si sfideranno alle elezioni presidenziali, come la popolazione sta vivendo questa nuova tornata elettorale, quali censure ha subito la stampa iraniana e quale potrebbero essere gli scenari futuri che si presenteranno in un Iran ancora più vicino al nucleare come dimostra un nuovo rapporto Aiea. In conclusione di puntata, invece, si danno due notizie che ci portano a Gaza, dove ci si prepara a nuove impiccagioni, e in Egitto, dove si stanno restaurando i rapporti con il Vaticano dopo la frattura di Ratisbona.
Mediorientale
La puntata di questa settimana de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme inizia dalla Palestina dove il presidente Abu Mazen ha nominato un accademico, Rami Hamdallah, già Rettore dell'Università "Al Najah" di Nablus, a ricoprire il ruolo di Primo ministro al posto di Fayyad. Intanto, per la quinta volta dall’inizio del suo mandato il Segretario di Stato degli Stati Uniti John Kerry sta arrivando in Medio Oriente per cercare di far riavviare i colloqui tra israeliani e palestinesi.
Ma quali sono le richieste e le precondizioni che già sono state portate avanti dalla Palestina?[...]
Global Forum for Combating Antisemitism - 4th International Conference
Lo scorso 30 maggio si è conclusa la 4° Conferenza Internazionale del Forum globale per la lotta contro l'antisemitismo (Global Forum for Combating Antisemitism ) tenutasi a Gerusalemme e organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero per gli Affari di Gerusalemme e la Diaspora, per discutere, attraverso 10 gruppi di lavoro differenti, modelli praticabili per affrontare la sfida globale che pone l’antisemitismo.
Per rivedere l’intervento in inglese di Fiamma Nirenstein basterà aprire questo link:
http://www.youtube.com/watch?v=TYnVGA1LlXY
Per vedere alcune immagini dell'evento basterà aprire questo link:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10151473766191720.1073741827.14103401719&type=1
Un servizio della tv israeliana dedicato alla mia Aliyah
http://news.nana10.co.il/Article/?ArticleID=980088&TypeID=0

Omaggio a Fiamma Nirenstein per la sua Aliyah da parte di Yuli Edelstein

Conference: Europe and the Middle East
Fiamma Nirenstein saluta l’Italia
Giornalista, scrittrice e già vicepresidente della Commissione Affari Esteri della Camera dei deputati, Fiamma Nirenstein lascia l’Italia per trasferirsi in Israele. A renderle omaggio, tra gli altri, il Consiglio della Comunità ebraica di Roma con un brindisi di commiato (nell’immagine, tratta dal sito comunitario) avvenuto nell’imminenza dello Shabbat cui hanno preso parte numerose associazioni ebraiche e l’ambasciatore dello Stato di Israele in Italia Naor Gilon.[...]
Londra e l'Islam visti da Fiamma Nirenstein
Intervista di Francesco De Palo a Fiamma Nirenstein
Gli islamici di Londra scendano in piazza e si indignino, chiede Fiamma Nirenstein, giornalista di lungo corso e parlamentare, che in una conversazione con Formiche.net sul terribile attentato di Londra a colpi di machete, ragiona a mente fredda su come prevenire drammi del genere, invitando a scavare nel senso più profondo del concetto di integrazione. Nirenstein tra l’altro è in partenza per Gerusalemme dove farà la sua Aliyah il “pellegrinaggio”, ovvero la salita che si doveva compiere per raggiungere Gerusalemme durante i tre pellegrinaggi prescritti per le festività di Pesach, Shavuot e Sukkot. E dopo il tributo a sorpresa che ieri sera le è stato organizzato dalla Comunità ebraica di Roma proprio per l’evento della doppia cittadinanza.
È sufficiente una semplice condanna da parte dell’Islam?
Mi accontenterei di veder scendere in piazza gli islamici che vivono a Londra e in tutte le altre città dove ci sono stati attentati terroristici. Non solo per l’atto in sé, quindi con una sconfessione del personaggio, ma soprattutto delle motivazioni che lo hanno prodotto.[...]
