L'odio e l'ignoranza di Erdogan non hanno limiti. Né oppositori.
lunedì 1 giugno 2015 Generico 3 commenti
Mohammed Badie, il capo spirituale della Fratellanza Musulmana di cui anche il presidente turco Erdogan è membro e guida, ha dichiarato che è tempo per tutto l’Islam di unirsi sotto una sola guida per riconquistare Gerusalemme con la jihad. Nel contempo Erdogan seguito dal Primo Ministro turco Davutoğlu ha detto più o meno la stessa cosa, sostenendo che Gerusalemme appartiene ai musulmani e candidandosi ad essere quella guida di cui parla Badie.Purtroppo non è strano che Erdogan conti il tempo solo dal 700 dopo Cristo, o più ancora dalla conquista ottomana di Gerusalemme… È un repellente frutto dell’ignoranza e della propaganda più volgare: prima non c’è stato niente, gli ebrei non sono mai esistiti, sono cancellati anche i cristiani, c’è solo la spianata delle Moschee che non è mai stata il Monte del Tempio, il luogo è sacro solo all’Islam e Erdogan riconquisterà Gerusalemme all’Islam. Dove devono finire gli israeliani? Sotto terra probabilmente.
Arafat inaugurò il negazionismo che proclamava l'autentica bestemmia religiosa, archeologica, storica, per cui gli ebrei non hanno nessun diritto a Gerusalemme, anzi, non ci sono mai stati e le Moschee, sorte sulle rovine del Tempio, sono la prima costruzione in assoluto sorta sul posto.
Una vera asinata da ignorantoni. La cosa è stata ripresa da tutti gli islamisti: sono d’accordo con Erdogan , l’Isis, Hamas, gli iraniani… Ma Erdogan è presidente di un Paese che fa parte della Nato, è amico di Obama, viene ritenuto un interlocutore politico valido dal mondo intero e un possibile candidato a far parte dell’Unione Europea. Non è una vergogna? La Turchia per il suo odio antisemita non dovrebbe essere espulsa dalla Nato? Erdogan non dovrebbe essere svergognato da qualsiasi statista di buon senso? Aspettiamo la cronaca di una telefonata di Obama, ma per ora non abbiamo notizie.
martedì 9 giugno 2015 15:05:59
Cara Fiamma, è un brutto segno il fatto che la Turchia non voglia fare i conti con il suo passato, a incominciare dal genocidio degli armeni e continuare con la sua significativa scelta di campo nelle due guerre mondiali.----- Erdogan ha favorito il ritorno ad una teocrazia islamica (in pratica una dittatura del peggior tipo, come se ne vedono in Medio Oriente, a partire dall'Iran): la “non belligeranza” con ISIS, a cui è lasciato spazio di raccolta e smistamento dei miliziani all'interno del territorio turco (ricevendo in cambio il petrolio a buon prezzo, “rapinato” ai curdi) completa l'evidenza del suo orientamento.----- Inoltre, prima di questa involuzione, i rapporti fra Israele e Turchia erano abbastanza buoni, mentre ora sono molto più virati in posizione filo-palestinese (dopo il blocco dei mercantili turchi diretti a Gaza, con carichi anche di armi e munizioni). ----- Ma alla base di tutto sembra esserci la pretesa islamica della appartenenza di ogni territorio in cui abbiano esercitato il potere (anche se poi cacciati, come in Spagna).----- Per quanto riguarda Israele e Gerusalemme, Clinton aveva contrastato molto duramente le menzogne di Arafat circa la presenza degli ebrei in Medio Oriente: Obama non sembra avere la stessa fermezza e onestà intellettuale contro Erdogan.------ Negli ultimi mesi, un altro protagonista in Medio Oriente, Al Sisi, sta facendo pressioni su Al Azahar perché i teologi islamici correggano l'interpretazione del Corano relativa alle sure che predicano violenza contro ebrei e cristiani, e condannino senza eccezioni tutti i movimenti terroristici islamici. ----- Non a caso, l'Egitto (come la Giordania) ha relazioni diplomatiche con Israele, fin dai tempi di Sadat.----- P.S.: Tuttavia, il risultato delle elezioni, che non consente a Erdogan la maggioranza assoluta, potrebbe limitare considerevolmente il suo potere sull'opposizione. A meno che tenti di instaurare una dittatura.
Silvio Riva , MILANO - ITALIA
martedì 2 giugno 2015 19:17:21
Cara Fiamma, è un brutto segno il fatto che la Turchia non voglia fare i conti con il suo passato, a incominciare dal genocidio degli armeni e continuare con la sua significativa scelta di campo nelle due guerre mondiali.----- Erdogan ha favorito il ritorno ad una teocrazia islamica (in pratica una dittatura del peggior tipo, come se ne vedono in Medio Oriente, a partire dall'Iran): la “non belligeranza” con ISIS, a cui è lasciato spazio di raccolta e smistamento dei miliziani all'interno del territorio turco (ricevendo in cambio il petrolio a buon prezzo, “rapinato” ai curdi) completa l'evidenza del suo orientamento.----- Inoltre, prima di questa involuzione, i rapporti fra Israele e Turchia erano abbastanza buoni, mentre ora sono molto più virati in posizione filo-palestinese (dopo il blocco dei mercantili turchi diretti a Gaza, con carichi anche di armi e munizioni). ----- Ma alla base di tutto sembra esserci la pretesa islamica della appartenenza di ogni territorio in cui abbiano esercitato il potere (anche se poi cacciati, come in Spagna).----- Per quanto riguarda Israele e Gerusalemme, Clinton aveva contrastato molto duramente le menzogne di Arafat circa la presenza degli ebrei in Medio Oriente: Obama non sembra avere la stessa fermezza e onestà intellettuale contro Erdogan.------ Negli ultimi mesi, un altro protagonista in Medio Oriente, Al Sisi, sta facendo pressioni su Al Azahar perché i teologi islamici correggano l'interpretazione del Corano relativa alle sure che predicano violenza contro ebrei e cristiani, e condannino senza eccezioni tutti i movimenti terroristici islamici. ----- Non a caso, l'Egitto (come la Giordania) ha relazioni diplomatiche con Israele, fin dai tempi di Sadat.
Giancarlo Matta , TORINO / ITALIA
lunedì 1 giugno 2015 21:37:18
Gentile Signora, Lei ha ragione. L'atteggiamento degli attuali capi Turchi è disgustoso. Quel Paese si sta re-islamizzando a grande velocità. Mentre dalle nostre parti non pochi imbecilli (o rinnegati) agiscono per farlo entrare nella (maledetta) "unione europea".