Fiamma Nirenstein Blog

Il Giornale

Quella richiesta di resa a senso unico che fa litigare Obama e Netanyahu

martedì 29 luglio 2014 Il Giornale 3 commenti

Il Giornale, 29 luglio 2014

(Gerusalemme) Dopo una giornata terribile, Netanyahu ha chiuso ogni possibilità di una tregua senza condizioni, e ha lasciato la porta aperta se includerà il disarmo di Hamas. Israele ha detto "non può accettare di vivere sotto una continua minaccia di morte", accetterà la richiesta internazionale distruggendo i tunnel. Lo ha detto mentre di nuovo sembra si sia infiltrato un commando cui si dà ancora la caccia, e anche dopo che i missili hanno falciato per la prima volta quattro civili ferendone 17 proprio dove abbiamo incontrato Chaim Yellin, il capo della regione di Eshkol. “Queste sono le tregue umanitarie di Hamas”, ha detto Netanyahu, ricordando che le ha violate tutte. Israele aveva rispettato un tacito cessate il fuoco per onorare la festa musulmana di Id el Fitr, ma dopo decine di missili ha deciso di reagire. I palestinesi lamentano una cannonata all'ospedale di Shiba: si denunciano sette morti, ma tutto è incerto quando le notizie sono di fonte Hamas, l'esercito sostiene di non aver sparato su Shiba, anche se il sotterraneo è la casa della leadership di Hamas. D'altra parte si sa ormai che l'esercito israeliano non ha compiuto la strage nella scuola dell'UNRWA. [...]

L'ospedale dove si curano soldati e bimbi della Striscia

lunedì 28 luglio 2014 Il Giornale 3 commenti

Il Giornale, 28 luglio 2014

(Tel Hashomer) Più che un ospedale è un microcosmo di Israele in guerra l'ospedale di Tel Hashomer, ultra-tecnologico, 2000 pazienti in una città di padiglioni. Mentre i volti sorridenti dei soldati uccisi in azione ti inseguono dai giornali e si avvilisce ogni speranza, Tel Hashomer ce la mette tutta. Girando per le sue stanze si penetra il punto interrogativo immenso del perchè in cambio di Gilad Shalit furono consegnati 1500 terroristi palestinesi. In Israele la vita non ha prezzo. Qui arrivano i soldati feriti direttamente dal campo: ne vediamo subito uno semisvenuto, un ventenne pallido, bruno, in barella subito dopo l'operazione.[...]

Le donne soldato di Israele. Per amore e non per guerra

domenica 27 luglio 2014 Il Giornale 6 commenti

Il Giornale, 27 luglio 2014

(Gerusalemme) In genere suona il basso in una banda rock a Tel Aviv, ma, quando ci vuole, va alla guerra. E' una delle molte donne che servono per circa un mese ogni anni fino a 46 anni nell'esercito Israeliano. I riservisti mobilitati nell'operazione contro Hamas"Margine di Difesa" sono 60mila. Rina Schogel, 28 anni, sergente di prima classe è una di loro. L'immagine classica del riservista avvocato, scienziato, panettiere, dentista che molla tutto nel mezzo quando arriva la telefonata e corre al fronte è in genere quella di un maschio.[...]

Israele accetta la tregua umanitaria ma non accetta ancora la tregua di Kerry

sabato 26 luglio 2014 Il Giornale 4 commenti

Il Giornale, 26 luglio 2014

(Gerusalemme) Dopo un incontro di Gabinetto che è proseguito fino a tarda notte, Israele ha deciso che la proposta di Kerry di cessate il fuoco non può essere accettata così com'è e che vuole proseguire nella discussione col Segretario di Stato Americano. Anche Hamas ha preso, grosso modo, la medesima posizione. L'elemento che non convince Israele, sembra, è l'insieme delle condizioni dei sette giorni di interruzione delle ostilità richieste da Kerry in cui Israele esige di seguitare a distruggere le gallerie che consentono a Hamas di penetrare in Israele per portare attentati terroristi.[...]

Arrivederci a Peres presidente di pace. Inizia l'era di Rivlin

venerdì 25 luglio 2014 Il Giornale 2 commenti

Il Giornale, 25 luglio 2014

Arrivederci Shimon Peres, grande propulsore della pace sempre in tempo di guerra, ragazzo e anche monumento di 91 anni, che ieri è uscito dal modesto palazzo gerusalemitano del Presidente della Repubblica concludendo il settennato. Il discorso di addio alla Knesset, aulico, alto, era pieno di echi della guerra che assedia le mura della Knesset, tutto il contrario di ciò che egli avrebbe voluto. Perchè mai, ha chiesto quasi costretto, mentre disegnava in modo elegante, classico, la sua vita e la sua visione del mondo di sionista socialista, perchè, ha detto come un bambino che d'improvviso veda crollare la sua torre di dadi colorati, ci sparano da Gaza, quando l'abbiamo sgomberata fino all'ultimo israeliano, fino all'ultimo soldato, perchè ci odiano? Con tanto lavoro, pure a questo Peres non ha trovato risposta.[...]

Bombe sulla scuola Onu. Tregua impossibile a Gaza

venerdì 25 luglio 2014 Il Giornale 3 commenti

Il Giornale, 25 luglio 2014

Un altra tragica disgrazia ieri se abbattuta sulla guerra contro Hamas: nella località di Gaza di Beth Hanun qualcosa (Tzahal sostiene un missile palestinese che ha sbagliato strada, i palestinesi un proiettile proveniente da un carro armato ma non si sa ancora) ha causato l'esplosione letale di un edificio dell'UNRWA, causando la morte di 9 persone (cifra provvisoria) e un alto numero, ancora imprecisato, di feriti. E' una tragedia che immediatamente non solo i palestinesi ma anche la stampa internazionale hanno attribuito a intenzioni malvagie degli israeliani. Le voci di condanna si moltiplicano. La verità è però complessa: l'esercito non ha nessun interesse nè intenzione di colpire dei civili palestinesi, al contrario di Hamas che invece cerca in tutti i modi il sangue dei civili israeliani.[...]

Voli cancellati, è un pressing su Israele

giovedì 24 luglio 2014 Il Giornale 7 commenti

Il Giornale, 24 luglio 2014

(Gerusalemme) A che punto siamo con la guerra? Quando cesserà il fuoco? Tutto il mondo se lo chiede, Israele piange i suoi 32 soldati uccisi e desidera la pace mentre è decisa a metter fine ai missili da Gaza; Hamas è certamente indebolita, e si affolla la tribuna dei mediatori internazionali. In tarda serata Sa'eb Erakat, un importante politico di Fatah, ha annunciato che domani forse ci sarà la tanto sospirata tregua. Poco prima Khaled Mashaal, il capo politico di Hamas, aveva affermato che la tregua ci sarà solo se alcune delle condizioni della sua parte saranno accettate, ma così facendo ha alluso a colloqui in corso, e ha parlato di tregua umanitaria. Tutto questo, vantando una fantastica vittoria della sua parte. Le posizioni sono lontane, ma forse può essere accettata la proposta di Ban Ki-moon e di John Kerry: pare che abbiano offerto di fungere da sostenitori esterni della posizione dell'Egitto, che chiede un cessate il fuoco preventivo.[...]

Quel soldato rapito e lo strazio di un Paese che piange i suoi figli

mercoledì 23 luglio 2014 Il Giornale 3 commenti

Il Giornale, 23 luglio 2014

Un Paese che nasce con 600mila abitanti nel 1948 e oggi ne ha poco più di sette milioni, considera ognuno dei suoi ragazzi un gioiello: averne perso circa 23mila, esclusi gli attentati, racconta tutta la sua determinazione. In queste ore, le foto di 27 ragazzi che hanno lasciato per sempre le loro famiglie, le loro ragazze, i loro compagni, invadono i giornali e la mente. E di pochi minuti fa l'annuncio che un altro 21enne, Eviatan Turgyman, è stato ucciso in battaglia. All'ospedale Soroka di Beersheba e anche in altri ospedali di Israele c'è un traffico da autostrada, le ambulanze portano senza tregua soldati feriti; si vedono, alte sulle barelle, le scarpe bianche di polvere di Gaza.[...]

"Israele amorale? Gli altri usano i bimbi"

martedì 22 luglio 2014 Il Giornale 4 commenti

Il Giornale, 22 luglio 2014

(Gerusalemme) Il colonnello Richard Kemp è stato comandante dell'esercito inglese in Afghanistan, ha svolto ruoli chiave in Iraq, in Bosnia, a Dublino, ha fatto parte del think tank antiterrorismo del Primo Ministro britannico. Nessuno ne sa più di lui di conflitti asimmetrici, dove è in giuoco non solo la vita, ma l'onore: durante le guerre le tv trasmettono incessantemente immagini di popoli del terzo mondo, verso le quali ognuno, nel mondo occidentale, si sente disperatamente in colpa. Le mostra ferite, in fuga, stracciati, le case in rovina. Le ambulanze raccolgono bambini insanguinati, le telecamere mostrano le vittime e tu sei il cattivo, tu li hai colpiti. Questo capita in questi giorni all'esercito israeliano, e Kemp spiega che è ingiusto.

Colonnello, ieri il grande numero di morti e di feriti a Sajaya ha causato una tempesta di critiche sull'esercito: spietatezza verso i civili innocenti di Gaza, mancanza di proporzionalità nel reagire ai missili che non fanno vittime.

"Intanto, vengo ora da una visita al sud in cui ho visto 8 case rase al suolo, le sirene seguitano a suonare, e ci sono stati 4 tentativi di infiltrazione terrorista dai tunnel. Che altro occorre per avere diritto a difendersi? Per ora Israele ha 18 militari morti e circa 100 feriti: un numero alto data la brevità del conflitto e la preparazione dei soldati. Hamas ha un esercito terrorista molto attrezzato che non si può battere con gli aerei nè con i carri armati, ma coi fucili, con le mani nude, faccia a faccia. E non c'è ricetta su come neutralizzare il nemico che usa i civili come scudi umani". [...]

Civili come scudi umani. Così si arriva alla strage

lunedì 21 luglio 2014 Il Giornale 4 commenti

Il Giornale, 21 luglio 2014


Di nuovo e ancora di nuovo, quando Israele è costretta a combattere, la BBC, la CNN, Al Jazeera si affrettano a denunciare orribili stragi perpetrate contro cittadini innocenti dai pessimi soldati israeliani, per poi dovere, nel tempo, ammettere che invece si è trattato di una durissima battaglia su un terreno fitto di combattenti mescolati a cittadini nelle cui case sono state stipate le armi, le rampe di lancio, nelle cui cantine si trovano le imboccature delle gallerie che sono l'autostrada degli attentati terroristi. Proprio come a Jenin, nell'West Bank, nell'aprile 2002 (dal posto testimoniammo la battaglia) dopo lo scontro i palestinesi con l'aiuto dell'ONU gridarono a una strage di 500 persone, per poi arrivare alla conclusione che erano stati uccisi 52 palestinesi e 23 soldati israeliani.[...]

Per offrirti un servizio migliore fiammanirenstein.com utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.