Il Giornale
A volte l’incubo finisce. Gli islamici liberano le studentesse cristiane
sabato 18 ottobre 2014 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 18 ottobre 2014Alle volte anche gli incubi possono finire. Così ieri uno dei grandi problemi dei nostri giorni, la detenzione di ostaggi da parte di estremisti islamici che torturano e giustiziano i prigionieri, ha visto almeno una pausa in due diverse parti del mondo. In Nigeria il governo ha raggiunto un accordo con l'organizzazione terrorista Boko Haram per la liberazione delle circa 200 ragazze rapite sei mesi fa e l'emozione è grande in tutto il mondo. Nelle Filippine il gruppo ribelle musulmano Abu Sayyaf ha rilasciato i due cittadini tedeschi rapiti ad aprile poche ore dopo aver minacciato di decapitare uno degli ostaggi se non fosse stato pagato il riscatto: ma cinque milioni e 600mila dollari hanno raggiunto le tasche dei terroristi, e Stefan Okonek e Henrike Dielen hanno ritrovato la libertà.[...]
Londra riconosce la Palestina. E piovono miliardi su Hamas
mercoledì 15 ottobre 2014 Il Giornale 4 commenti
Il Giornale, 15 ottobre 2014I palestinesi sono di ottimo umore in questi giorni: al supermarket della storia hanno comprato alcuni grossi successi in cambio di niente. E "niente" non è una merce che a un tavolo delle trattative possa essere scambiata. Se chiedi 4 miliardi di dollari per riparare i guai che tu hai combinato, senza nemmeno offrire una garanzia di gestione, e invece una cinquantina di Stati al Cairo si affrettano a mettertene in mano 5 e mezzo per la ricostruzione di Gaza, perché mai dovresti cercare una trattativa di pace? Puoi avere tutto senza dare niente.[...]
Malala, il Nobel che spaventa l'islam. Il Nobel per la Pace dichiara guerra a talebani e ayatollah
sabato 11 ottobre 2014 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 11 ottobre 2014Finalmente ce l'ha fatta la sussiegosa giuria del premio Nobel. Mentre l'anno scorso l'aveva snobbata nonostante Malala avesse quasi dato la vita per aprire la strada verso le scuole a tutte le bambine in un mondo di Talebani assassini, quest'anno il Premio Nobel per la Pace le è stato assegnato. Anche a Oslo si sono accorti che è ormai difficile sopportare la violenza islamista contro le donne, la proibizione di tutte le libertà sin dall'infanzia, sono tempi in cui ogni giorno giungono notizie di donne rapite, stuprate, uccise. E così Malala è tornata all'attenzione della giuria come eroina di tutte le ragazze che vogliono studiare. Ha ancora 17 anni nonostante la sua vita piena di traumatiche esperienze, e il suo visino rotondo ci ricorda che ha avuto un'infanzia negata. [...]
Gli arabi vogliono eliminare Israele anche dalle mappe
venerdì 10 ottobre 2014 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 10 ottobre 2014Quale inconcepibile errore! Scrivere"Israele" sulla mappa, al suo posto, come se quel Paese esistesse davvero! Non c'è che scusarsi per la disgustosa distrazione: e questo ha fatto la TV saudita MBC quando centinaia di milioni di telespettatori di tutto il mondo arabo l'hanno coperta di insulti.[...]
Sulla Palestina il passo falso di Stoccolma
martedì 7 ottobre 2014 Il Giornale 6 commenti
Il Giornale, 07 ottobre 2014Il premier socialdemocratico appena eletto Stefan Lofven, nel suo discorso di inaugurazione venerdì ha stabilito un record immediato: ha annunciato che il suo Paese riconoscerà, primo dell'Unione Europea, lo Stato Palestinese. Poi l'ambasciatore in Israele Carl Nesser ha cercato di addolcire il linguaggio, ma la sostanza resta uguale. Il gesto ignora la necessità di trattative fra Israele e i palestinesi, spinge questi ultimi al solito rifiuto del compromesso, esalta la tendenza a accettare la versione che sia Israele a ostacolare la pace.[...]
Per celebrare la festa islamica decapitano un ostaggio
sabato 4 ottobre 2014 Il Giornale 4 commenti
Il Giornale, 04 ottobre 2014Due nuove sconfitte per la civiltà e anche per la coalizione in guerra contro l'ISIS oggi definiscono il tragico bollettino quotidiano della guerra che insanguina il mondo. Alan Henning, il 47enne tassista inglese prigioniero da dicembre, catturato mentre cercava di passare dalla Siria in Turchia, è stato decapitato. Ce lo ha mostrato un video che riassume le altre tre mostruose decapitazioni precedenti, e mostra Henning nella mani di un boia incappucciato con il consueto machete nelle mani. Stavolta con forte accento americano, l'assassino di turno si è rivolto ad Obama: "Obama, sei tu ad avere dato il via ai bombardamenti aerei in Siria, tu che seguiti a colpire la nostra gente, ed è quindi giusto che colpiamo i tuoi uomini". Una pura dichiarazione d'odio senza contenuto logico, dal momento che il povero Henning, musulmano, era in Siria con un gruppo di assistenza che, islamico a sua volta, cercava di portare aiuto alla popolazione.[...]
Fraintendimenti pericolosi
venerdì 3 ottobre 2014 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 03 ottobre 2014Chiamalo fraintendimento, errore di valutazione, ce ne sono un po' troppi in giro quando questo potrebbe costarti la pelle: i servizi segreti della Casa Bianca che non valgono niente e il Presidente rischia la vita; Obama stesso ha detto che le informazioni sull'Isis non erano buone; l'analista Michael Wilner scrive che Israele è fuorviato da informazioni americane sbagliate. Ora un paradosso irrimediabile ci da l'idea di quanto si possa essere confusi sulla strategia contro l'Isis, quanto l'Occidente non sappia capirne la pericolosità, come sia povero di analisi e di lungimiranza: almeno 400 persone sono partite dalla Germania per combattere a fianco dei militanti dello Stato Islamico e di altre organizzazioni jihadiste non solo sull'onda della loro folle passione, ma su quella di un atteggiamento imprudente della polizia.[...]
L’asta del Qatar: compra la Ferrari e aiuterai Gaza
martedì 30 settembre 2014 Il Giornale 2 commenti
Il Giornale, 30 settembre 2014Uno pensa che nel Medio Oriente ci sia poco da scherzare. Ieri nel suo discorso all'ONU Netanyahu ha fatto un allarmato elenco: l'ISIS che tagliando le teste vuole raggiungere il califfato mondiale, l'Iran che lo fa costruendo la bomba atomica, gruppi terroristi che fioriscono anche da noi nonostante lo sforzo internazionale... Quadro poco allegro. Ma qualche giocherellone resta sembra in giro ed è il solito funambolo: il Qatar, patria di pozzi di petrolio (800mila barili al giorno), finanziatore di tutte le primavere arabe ma anche della FIFA, papà di Al Jazeera, simpatizzante e ospite della Fratellanza Musulmana e di Hamas finché li ha cacciati per far parte dell'alleanza obamiana.[...]
Usa, la jihad arriva in ufficio "Convertiti". E sgozza la collega
sabato 27 settembre 2014 Il Giornale 4 commenti
Il Giornale, 27 settembre 2014
Forse è solo un caso di esaltazione e di follia, ma il fatto che un impiegato in Oklahoma abbia tagliato la testa a una sua collega che rifiutava di convertirsi all'Islam si collega pesantemente al clima di paura, di orrore, di tensione di questi giorni. L'uomo era anche stato licenziato recentemente, e quindi poteva trovarsi in uno stato nervoso particolare: fatto sta che il taglio della testa non è certo previsto fra le sindromi nervose correnti, mentre purtroppo lo è fra le pratiche politiche a cui l'ISIS ci vuole piegare. Ricordiamo l'annuncio dell'ISIS del 13 settembre? Diceva: "Preparate le autobombe e le cinture esplosive, preparatevi a colpire e a fracassare teste".[...]
Quante insidie nell’aiuto degli arabi
mercoledì 24 settembre 2014 Il Giornale 2 commenti
Il Giornale, 24 settembre 2014Gli echi della guerra in Siria per la prima volta si sentono nel giardino della Casa Bianca: da là, salendo sul'elicottero che lo porta a New York all'Assemblea Generale, Obama ci tiene a dare al suo proclama un tono schivo, modesto, un po' troppo per una guerra: "Batteremo i terroristi ovunque si trovino, operiamo con una coalizione di cinque Stati arabi amici che combattono insieme a noi". Nella sua espressione fredda, sempre un po' snobisticamente seccata quando è costretto a parlare di guerra, non c'è lo scenario apocalittico della battaglia, quello vero, un Medio Oriente con 14 milioni di profughi, in cui in queste ore i curdi fuggono a centinaia di migliaia inseguiti dalla follia dell'ISIS, la fame attanaglia tutte le popolazioni, la morte si aggira con la sua falce. La tetra passione per la morte dei terroristi non si scontra dall'altra parte con un'entusiasta fiaccola di vita, ma con una coalizione spuria, che sa già che una guerra non può esser vinta solo dall'aria.[...]