Fiamma Nirenstein Blog

Per i media Israele ha torto anche quando ha ragione

lunedì 12 ottobre 2015 Il Giornale 8 commenti
Il Giornale, 12 ottobre 2015

Anche quando la ragione grida e gli eventi parlano da soli la stampa internazionale, serrata in un automatismo coattivo, con noiosa, stanca ripetitività cerca e trova la strada di dare ragione ai palestinesi. Qui gli eventi sono palmari: sulla scorta di una menzogna ripetuta fino all'ossessione dai media palestinesi, ovvero che la Moschea di Al Aqsa sta per essere dissacrata, anzi distrutta, anzi occupata dagli israeliani, un risveglio di odio palestinese ha fatto di Israele, e specie di Gerusalemme, un inferno punteggiato da attacchi terroristici. Per la strada chiunque incontri può nascondere un coltello e colpire te e i tuoi bambini. Oppure puoi viaggiare in macchina ed essere fronteggiato da un'auto che corre verso di te a tutta velocità per fungere da lancia pietre.

E poi ci sono i cacciavite, le bombe molotov, e da ieri c'è anche la minaccia dei terroristi sucidi: una donna, fermata a un check-point vicino a Maale Adumim, sulla strada di Gerusalemme, al grido di "Allah è grande" si è fatta saltare per aria, ora è all'ospedale. Se fosse arrivata a un caffè di Gerusalemme chissà cosa sarebbe successo. Da Gaza il leader di Hamas, Ismail Haniyeh invita i giovani a unirsi al terrorismo, e quando a centinaia (qualche decina è riuscita a entrare) si precipitano sul confine e l'esercito li respinge ci scappano i morti. E' biasimo internazionale, e nessuno spiega il rischio che centinaia di giovani di Hamas, mentre oltretutto da Gaza partono i razzi, infliggono alla gente di Israele. Così come quando la polizia o qualche cittadino ferma un terrorista armato: certo, non hanno tempo di valutare la sua età o la sua condizione sociale, ma cercano di fermarlo per impedire un altro omicidio.

Mancano nei media le coordinate fondamentali per capire: Israele è un Paese spaventato, sotto assedio; i social network palestinesi sono impegnati a criminalizzare gli ebrei secondo stereotipi impresentabili. L'incitamento a colpire idealizza gli shahid e condanna a morte gli ebrei. D'altra parte, se uno sente la radio israeliana ascolta una discussione accorata, priva di odio, con molte voci dalla parte dei problemi dei palestinesi, preoccupate, nelle interviste a politici e militari di riabilitare la leadership e portarla al tavolo delle trattative. Essere un giornalista che copre la vicenda mediorentale da molti anni è sinonimo di vicinanza alla "causa palestinese" e anche questa volta i conti devono tornare. Israele alla fine deve risultare responsabile del sangue, lo sfondo deve esser quello della sofferenza dei giovani terroristi, ignorando le responsabilità della leadership palestinese; l'occupazione è il facile leit motiv di fondo, anche se Arafat prima e Abu Mazen poi hanno rifiutato molte proposte di concluderne la vicenda e la formula"due stati per due popoli" è stata erosa dalla certezza di riuscire a cancellare lo Stato d'Israele.

La manipolazione è audace. Sul New York Times un titolo diceva sull'assassinio di Alexander Levlovich "Un ebreo muore quando una pietra colpisce la sua auto". Sempre sullo stesso giornale "Polizia e giovani palestinesi si scontrano" e non si sa perché; forse la polizia era nervosa. La BBC  ha scritto "Un palestinese ucciso dopo che un attacco (uno qualunque ndr) a Gerusalemme uccide due persone". Un titolo scandaloso per la famosa rete inglese che infatti l'ha poi modificato. Due giorni or sono, poi, da molti titoli anche in Italia non era possibile capire come mai "sette palestinesi"fossero stati uccisi, e di nuovo lo scontro era colpa di Israele. Si riporta senza discuterla la tesi delle Moschee minacciate, si esprime comprensione per la "mancanza di speranza"dei palestinesi attribuendone la responsabilità a Israele. Nessuno si avventura alla ricerca del perché, per esempio nel rifiuto di Abu Mazen a accettare l'invito di Netanyahu a trattare senza precondizioni, nella corruzione dei capi, nell'incitamento sfrenato a odiare gli ebrei. Si mette da parte tutto ciò che è contraddittorio rispetto all'immagine conformista dei cattivi contro gli oppressi dall'imperialismo creato dalla Guerra Fredda. Siamo ancora là, mentre l'islamismo avanza.

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Fabio Fedele , Roma
 venerdì 16 ottobre 2015  11:15:57

Continui cosi , Lei e Magdi Allam siete gli ultimi baluardi contro i nuovi saraceni .Con grande ammirazione la saluto cordialmente.Fabio



Caterina ghio , via a.burlando 5a Genova
 martedì 13 ottobre 2015  11:55:14

Ciao Fiamma sono d'accordo con te ma fallo capire a certi italiani condizionati da informazioni sbagliate e fallo capire anche a certi europei che magari siedono all'ONU!!! Ho paura che capiranno quando sarà troppo tardi quanto è importante aiutare Israel e fermare il terrorismo palestinese.shalom Caterina



Piero Sammut , Southampton Inghilterra
 lunedì 12 ottobre 2015  15:58:31

Cara Fiamma,Si sapiamo che la "press" internazionale e` sempre stata fatta di menzogne. Qui in Inghilterra e` la prima di essere la più` grande bugiarda di tutti. C`e` un`odio contro Ebrei specialmente Israeliti. Non posso capire perché tutto questo odio . Inglesi non fanno niente senza fare un profitto allora perché dichiarano menzogne contro Israele ? I Palestinesi odiano a tutti specialmente Inglesi a si allora perché fanno tutta questa propaganda contro Israele ? Io non ne saccio mai.



Antonio Fanone , Roma Italia
 lunedì 12 ottobre 2015  14:08:59

Questo perbenismo tollerante porterà la distruzione dell'occidente, io stó con Israele



Yosef Tiles , BOLOGNA
 lunedì 12 ottobre 2015  14:01:51

Europa sta già pagando la sua ipocrisia, il suo ignorante antisemitismo, il suo falso buonismo e falso pacifismo. Europa è invasa da milioni di arabi musSSulmani che stanno trasformando il vecchio continente. I più dementi, i svedesi vedono le loro donne violentate dai profughi, le strade bruciare, violenza che non sano affrontare e cosa fanno? condanano .... Israele!!! Da veri dhimmi, si comportano come una minoranza perseguitata affetta da Sindrome di Stoccolma, a casa loro da cui ormai vengono sfratati. Ed è solo la punta di un icebreg, solo un esempio... non va meglio in norvegia, danimarca, olanda, belgio, franca, inghilterra....Questa invasione non si fermerà... così come la violenza... perchè gli europei hanno rinunciato alla propria identità,ai propri diritti, ai propri valori.E gli arabi/ muSSulmani non mostrano pieta, nè simpatia verso i dhimmi.



Davide Abraham , Romania
 lunedì 12 ottobre 2015  13:52:00

Purtroppo, solo un'altro dei tanti esempi di calabraghismo intellettuale praticato dal mondo nei confronti dei prepotenti con le mani che grondano di sangue ebraico (e non solo). E anche nei confronti di quei tanti poveri che ci cascano ancora nella trappola dei loro messaggi e delle loro falsita.



Ferruccio Barbieri , mantova
 lunedì 12 ottobre 2015  12:45:56

ONU, UE dovrebbero garantire la pace, l'imparzialità ,invece alzano la voce solo per difendere i "poveri " palestinesi dai cattivi Iraeliani che si difendono da chi li accoltella ,da chi invoca la distruzione dello Stato d'Israele e l'Olocausto degli Ebrei. Le immagini che ci mostrano i giornali sono solo quelle del povero palestinese che piange il figlio,figlio che se n'era andato a tirare pietre contro inermi civili israeliani . Se la Giustizia e l'Onestà intellettuale governassero le suddette istituzioni forse i palestinesi ci penserebbero due volte prima di compiere atti criminali che invece di essere condannati vengono giustificati. Sempre viva Israele



giuseppe casarini , binasco (MI)
 lunedì 12 ottobre 2015  08:31:29

Sante parole!shalom



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