Ci manca solo l’atomica sotto le Piramidi
Il Giornale, 19 gennaio 2012
Magari gli impianti nucleari egiziani danneggiati nella località di Naaba di cui ha parlato con grande allarme Fayza Abouel Naga, ministro della pianificazione e della cooperazione, sono un'iniziativa innocente, persino utile.. ma nel clima mediorientale, molto meglio mettere le mani avanti. Naga ha dichiarato la sua determinazione a portare a termine il reattore che ha subito «gravi atti di vandalismo»; questa determinazione l'ha espressa a nome del primo ministro Kamal al Ganzouri che è decisissimo ad avere il suo nucleare egizio. È il nostro primo reattore, dice Naga, non ci faremo spaventare dai vandali: probabilmente si tratta di oppositori politici del governo. Questo per la cronaca.
Per la storia, la verità è che da quando l'Iran è affacciato sulla bomba atomica, l'intero mondo mediorientale è in fibrillazione. Già il desiderio di farsi un'atomica ha una storia variegata: Saddam Hussein, la Siria, la Libia… Ormai, i primi passi li hanno mossi anche parecchi Paesi che si preoccupano per il loro ruolo, poiché comincia ad apparire evidente che la maggiore potenza sciita, l'Iran, ha serie fantasie di dominio sulle grandi potenze sunnite, come appunto l'Arabia Saudita o l'Egitto. E anche la Turchia è nel mazzo e certo non si fa mettere i piedi in testa. Ciascuno di questi Paesi, quando l'Iran avrà la bomba, sarà a buon punto con la sua. E non hanno mancato di fare i loro passi il Bahrein, gli Emirati Arabi Uniti… È chiaro che in un mondo le cui nuove leadership legate alla Fratellanza Musulmana se ne escono in esclamazioni per cui, dopo, sono sempre pronte a dire «ooopss» (che so, l'ineluttabilità del califfato mondiale, la bontà della poligamia, l'orrore per gli ebrei, la spregevolezza dei cristiani...) la bomba atomica ci sta male. È un soprammobile troppo costoso, per noi.
And here comes the Egyptian atom power
Il Giornale, jenuary 19 2012
Maybe the damage to the Egyptian nuclear power plants in Naaba, alarmingly reported by Fayza Abouel Naga, the Egyptian Minister of Planning and Cooperation, is an innocent, perhaps useful initiative … But in the Middle East, it’s better to play it safe. Naga voiced his determination to complete the reactor that “was badly damaged by vandalism”: he expressed his firm intention on behalf of Prime Minister Kamal al Ganzouri who’s extremely determined to have his Egyptian nuclear power. “It’s our first reactor” says Naga “we wont’ be bullied by hooligans: they’re probably political opponents of the current Government.” That’s for the record. As to the historical context, the truth is that since Iran has eyed the atomic bomb, the whole Middle East is in fibrillation.
The desire to develop an atomic bomb has had an articulate number of fans: Saddam Hussein, Syria, Libya… Moreover, several other Countries worried for their role have taken some early efforts. In fact, it’s clear that the largest Shite power, Iran, is significantly fantasizing to dominate the great Sunni powers, such as Saudi Arabia or Egypt. And Turkey too is in the bunch and has no intention to be trampled on. When Iran has the bomb, each of these countries will already be well on its way to obtain its own. And some tentative steps are also being explored by Bahrein, the United Arab Emirates… In the current world - where the new leaders are linked to the Muslim Brothers and blurt out statements only to say «oops!» (such as the inevitable advent of a global caliphate, the desirable practice of polygamy, the disgust for the jews, the contempt of Christians...) the atomic bomb doesn’t fit. It’s an ornament that is far too costly for us.
Il solo pensiero che governi che sognano la sciaria possano possedere la bomba atomica fa rabbrividire. Possibile che il mondo occidentale non trovi il modo di agire piu` incisivamente? Se si va avanti cosi` arriveremo alla distruzione del pianeta!Franco