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Quella crudeltà che non è tramontata
domenica 27 gennaio 2008 Generico 13 commenti

Sono passati più di 60 anni dalla Shoah e non abbiamo affatto la conferma che ci vorrebbe assicurare lo slogan preferito dalle commemorazioni:“Never again”. Mancano due garanzie fondamentali: la speranza che la vittoria della democrazia abbia confermato che la natura umana ha alla sua base una radice buona, che il destino umano sia magnifico e progressivo; e, in secondo luogo, che gli ebrei non siano di nuovo candidati allo sterminio. [...]
A Sderot sotto i razzi, dove la gente ha esaurito la pazienza e le lacrime
giovedì 24 gennaio 2008 Generico 6 commenti
Sderot - Raziel Sassun, 13 anni, spreme un mandarino dopo l’altro in una brocca, con metodo: pallido e quieto aspetta nel giardino il prossimo allarme. Ha trovato un modo di passare un’altra mattina senza scuola, una delle tante in cui nessuno si prende la responsabilità di tenere i bambini di Sderot chiusi insieme in un’aula su cui piovono razzi. Che finora hanno provocato 10 morti, 433 feriti e migliaia di traumi psicologici. Solo da gennaio sono stati sparati da Gaza su Sderot più di 350 razzi Qassam. [...]Per voi che pensate a Sderot
lunedì 21 gennaio 2008 Generico 16 commenti
Sderot è sempre nella mia mente, anche se non posso dimenticare neppure per un attimo la mostruosa dichiarazione di Hassan Nasrallah, il capo di Hezbollah, quando ha comunicato con orgoglio a una enorme folla entusiasta di avere in mano dei pezzi di corpo di soldati israeliani; e poi ha specificato: mani, piedi, un corpo intero fino al bacino... parleremo un’altra volta del perché si è avventurato così profondamente dentro questa fogna, ma dobbiamo almeno dire che di questo si tratta, di un essere repellente, che fa del male più che altro a se stesso, mostrando i frecessi meno presentabili di una cultura aliena, nemica, pericolosa per l’essenza stessa della faticosa costruzione della civiltà umana. [...]
Letteratura israeliana
domenica 20 gennaio 2008 Generico 3 commenti

In vista della Giornata della memoria del 27 gennaio, e per reagire alle assurde polemiche sulla partecipazione di Israele come paese ospite alla Fiera del libro di Torino, segnalo l'ultima uscita della collana Israeliana che l'editrice La Giuntina dedica alla narrativa contemporanea israeliana; narrativa che con i suoi numerosi scrittori di grande qualità (Oz, Yehoshua, Grossman, Michael, Kenaz, Appelfeld, Shalev, Keret e molti altri...) si è guadagnata uno spazio di tutto rispetto nel panorma letterario mondiale, e dunque, il diritto, del tutto evidente e riconosciuto, di partecipare a qualsiasi fiera del libro.
Aggiungo inoltre che se c'è un contenitore che esprime la pluralità della società israeliana, la forza della sua democrazia e la volontà di convivenza e di conoscenza dell'altro insite nel popolo israeliano, quel contenitore è proprio la letteratura, che propaga in Israele, ma proiettandosi anche al di fuori di essa, un messaggio continuo di speranza e di necessità di pace: è forse per questo che si vorrebbe ora censurarla.
Una giornata a Sderot
venerdì 18 gennaio 2008 Generico 18 commenti

Cari amici, vi vedo piuttosto apatici e questo mi appare strano dopo una giornata passata a Sderot.
Mentre ieri mi trovavo là, sono caduti una ventina di missili, uno a poche cetinania di metri dai miei piedi; ho parlato, fra gli altri, con un bambino che per cinque volte si è trovato a dieci metri dal cratere o dall'esplosione mentre l'evento era in corso, la casa accanto alla sua è completamente distrutta, nel giardino della scuola si era arrampicato insieme a un amico su un albero che è stato colpito. In ognuna delle cinque volte che mi ha descritto (ora ne farò un pezzo) descriveva né più né meno che la vita di un bambino nella sua semplicità e nella sua complessità. [...]
Tre donne e un pregiudizio
domenica 13 gennaio 2008 Generico 5 commenti
Quando ero giovane per me la rivista MS era un mito, la prima a diffusione di massa che fosse femminista e che nello stesso tempo attraesse con argomenti interessanti ogni donna. Era un bastione di diritti civili, di diritti delle donne. Il rifiuto quindi di pubblicare la pubblicità-progresso riguardante Israele e le sue donne, che siedono ai massimi livelli della gestione dello Stato, è né più né meno, che la conferma di quanto ormai sia snaturata, senza vergogna, tutta la questione dei diritti civili. Che peccato che MS si rifiuti, come ci dà notizia oggi il Jerusalem Post (segue articolo), di mostrare la foto di tre donne intelligenti e capaci che dovrebbero invece essere una delle sue bandiere! [...]
La nostra "guerra santa": combattere l'incitamento all'odio
venerdì 11 gennaio 2008 Generico 4 commenti

Bush se ne va, e qua restano tutti i guai che ha trovato: i venti missili che sono stati sparati sugli inermi cittadini di Sderot nei due giorni della visita, con feriti e distruzioni, l'incapacità o la mancanza di volontà di Fatah di fermare i loro fratelli di Hamas, il massimalismo che ha impedito anche stavolta ad Abu Mazen di parlare di due Stati, uno per i palestinesi, e l'altro per gli ebrei, seguitando così ad alimentare il sogno diffuso quotidianamente, ovvero di inghiottire Israele, dal Mare al Fiume. [...]
Le vostre lettere
martedì 8 gennaio 2008 Generico 2 commenti

Cari amici,
ricevo ogni giorno un gran numero di lettere molto interessanti cui rispondo spesso in privato. Questo perché mi arrivano all'indirizzo "info" e quindi è logico supporre che non vogliate siano rese pubbliche. Inoltre, a causa degli impegni, arrivo sempre un po' in ritardo. Invece molte volte credo esse sollevino spunti attuali e interessanti per tutti, che potrebbero quindi suscitare dibattiti importanti.
Da ora in poi, quindi, vi prego di specificare quando NON volete che le vostre lettere appaiano in una sezione speciale del sito dedicata alla POSTA: la stiamo creando.
Un matrimonio speciale
lunedì 7 gennaio 2008 Generico 5 commenti
Venerdì scorso sono andata a un matrimonio speciale, quello di Rachel e Michael Morris. Lo scenario era incredibile, quello del kibbutz Ramat Rachel, che un tempo era in campagna e oggi lambisce i fianchi di Gerusalemme, cresciuta e moltiplicata. Olivi, cielo azzurro, un paesaggio aspro e dolce allo stesso, come solo Gerusalemme sa. La chuppà era di leggero ferro battuto e intrecciata di fiori bianchi, la musica di flauti e violini. E io guardavo Rachel, la figlia di Nathan Sharansky, con la curiosità e la venerazione con cui si guarda a un miracolo. [...]
Buon 2008!
martedì 1 gennaio 2008 Generico 2 commenti

"EXODUS"
