Fiamma Nirenstein Blog

Per voi che pensate a Sderot

lunedì 21 gennaio 2008 Generico 16 commenti
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Sderot è sempre nella mia mente, anche se non posso dimenticare neppure per un attimo la mostruosa dichiarazione di Hassan Nasrallah, il capo di Hezbollah, quando ha comunicato con orgoglio a una enorme folla entusiasta di avere in mano dei pezzi di corpo di soldati israeliani; e poi ha specificato: mani, piedi, un corpo intero fino al bacino... parleremo un’altra volta del perché si è avventurato così profondamente dentro questa fogna, ma dobbiamo almeno dire che di questo si tratta, di un essere repellente, che fa del male più che altro a se stesso, mostrando i frecessi meno presentabili di una cultura aliena, nemica, pericolosa per l’essenza stessa della faticosa costruzione della civiltà umana. Voglio ancora vedere che qualcuno venga a dirmi che gli Hezbollah sono un partito politico, un'importante organizzazione umanitaria che fa del bene ai poveri sciiti, che la loro è una realtà con la quale bisogna interloquire... ma interloquire è un verbo che non ha a che fare con l’orrore autistico di chi commercia pezzi di corpo.
Gaza: abbiamo visto la disperazione dei Palestinesi rimasti  senza elettricità e che si battono per pane, dichiarano. Intanto, crediamo di più alle fonti israeliane che sono sempre controllabili secondo le regole dell’informazione democratica: esse ci dicono che il numero di chilowatt ancora forniti a Gaza è pari ai due terzi. La scelta di mostrare la sofferenza tipica di una grande crisi umanitaria, che gli esperti israeliani sostengono essere lontana dalla realtà, che pur rimane difficile, dipende da una scelta del potere di Hamas che vuole inasprire le condizioni per sollevare l’odio e soprattutto a raccogliere il consenso internazionale.
Io sono contro ogni e qualsiasi teoria del complotto, quindi comunque vedo che la gente soffre, e dò il beneficio di inventario all’innocenza almeno di quella parte che non ha votato per Hamas alle elezioni scorse. Non molti per la verità, e semmai perseguitati da una maggiornaza aggressiva e che si precipita sempre ai rally indetti dai loro irriducibili capi. Una cosa sola si può dire senza fallo: c’è una strada accertata e sicura per far smettere le sanzioni contro la gente di Gaza: smettere di lanciate missili Qassam di Sderot. A chi di voi mi scrive che non conosce il numero dei morti causati dei missili palestinesei, sappia che sono stati finora dieci, non pochi per una cittadina di 24mila abitanti, e che i feriti sono 433 e le persone in stato di shock post-traumatico migliaia. La gente che vive nell’ambito del tiro dei Qassam ammonta a un milione e novecentomila persone. La vita economica è un disastro, gli affari chiudono uno dopo l’altro. Le scuole, gli ospedali, i trasporti, tutta la vita civile è sommersa dalla miseria e dallo shock clinico. Non si tratta di bombe carta: si tratta di un’invenzione eccezionale fatta dagli Hezbollah prima che dagli uomoni di Hamas: la guerra asimmetrica in cui non metti a rischio neppure il tuo terrorista suicida per colpire la popolazione civile. E poiché usa la propria popolazione civile per coprirsi, alla fine chi cerca di difendersi riceve il biasimo di un mondo ottuso e cieco.
 
* nella foto: Shlomi Aragon nella camera del figlio (Sderot), colpita da un Qassam la settimana scorsa. Sua moglie, trascinando il figlio fuori dalla stanza per salvarlo, è rimasta ferita alla testa.

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Crusader , Palermo/Italia
 domenica 27 gennaio 2008  03:29:12

In realtà la guerra nel 2006 è finita con una netta vittoria ai punti per l'esercito israeliano, sia sul piano tattico con la distruzione di gran parte dei bunker e delle postazioni fisse di lancio dei missili e con le perdite subite dai terroristi di Hezbollah, sia su quello strategico perché sono del tutto cessati gli attacchi missilistici che da oltre un anno tormentavano i villaggi vicino la frontiera libanese. Ma siccome Israele vuole sempre vincere per KO al fine di incutere timore nelle file avversarie e quindi scoraggiare qualunque provocazione, ecco spiegato il famoso rapporto Vinograd. Infatti Nasser proclamava tronfio che non aveva importanza quante battaglie avrebbero perso gli arabi, bastava vincere l'ultima. E quindi se Tsahal non stravince, gli islamici allora riprenderanno vigore e raddoppieranno gli sforzi per il prossimo scontro. Comunque, caro il mio sempliciotto, per il prossimo fine settimana fatti un favore: invece di andare a ballare in discoteca e magari sballarti pure il cervello con qualche pillola proibita, ripassa la storia riguardo la nascita dello Stato di Israele. Gli ebrei desiderano solo vivere in pace nel territorio che gli è stato loro assegnato dall'ONU nel 1948, mentre i musulmani invece vogliono semplicemente ammazzarli tutti fino all'ultimo. Israele combatte per la propria sopravvivenza, fronteggiando un nemico che non ne ammette il diritto ad esistere e che dichiara, per bocca dell'Hitler di Teheran che ha perfino l'impudenza di disconoscere l'Olocausto, di volerlo cancellare dalla carta geografica con la bomba atomica! I tuoi commenti ironici, oltre ad evidenziare un cinismo menefreghista che suscita compatimento, denotano però anche una profonda ignoranza della situazione in Medio Oriente che dovresti al più presto colmare...



roberto , italia
 venerdì 25 gennaio 2008  16:16:36

grazie per il sempliciotto. allora intellettuale spiegami se tshal non ha perso come mai hanno creato una commsssione d'inchiesta, per capire i motivi del pareggio. se vuoi chiamarlo cosi'-. gli arabi 1200 morti se li possono permettere, 160 gli israeliani no. soprattutto per quello che hanno ottenuto. colline sassose e macerie. un po poco.se poi leggi le morti palestinesi per sesso ed eta, molta mira non hanno con gli strumenti tecnologici . sembra piuttosto che sparino nel mucchio ..'ndo cojo cojo ecchissenefrega per dirla alla romana. comunque se vi divertite a campare cosi'. continuate pure.ripeto per me e' venerdi.non mi inginocchio a pregare a piedi nudi, sai che odore, non mi preparo apassare un sabato di pentimenti.stasera si balla. ma anche la' in maniera piu' agitata. divertitevi entrambi.p.s. crusader? crociato? i crociati della prima, una volta presa gerusalemme, non hanno fatto differenze tra mori ebrei e perfino cristiani '' il sangue arrivava alle ginocchia.''bob 64



Crusader , Palermo/Italia
 venerdì 25 gennaio 2008  14:33:29

Spero vivamente che l'esodo disperato dei palestinesi verso le cittadine egiziane al confine con la Striscia di Gaza, per rifornirsi di beni di prima necessità, faccia diradare la nebbia che obnubila i cervelli di chi considera Israele uno Stato occupante che opprime i civili. L'abbattimento a suon di bombe del muro che separa Gaza dal territorio egiziano dovrà pure far riflettere, insieme al rude atteggiamento delle guardie di confine che, respingendo senza pietà la folla, stanno ripristinando la barriera nei punti in cui è stata distrutta. Come mai i cosiddetti fratelli arabi non vengono in soccorso dei fratelli palestinesi, consentendo la libera circolazione delle persone costrette a vivere nella povertà e nella disoccupazione da quando Hamas ha conquistato il controllo assoluto? Perché l'Egitto non assicura l'erogazione di acqua e di energia elettrica e l'invio di medicinali e di cibo? Sono domande imbarazzanti che gli antisemiti da strapazzo preferiscono evitare, impegnati da anni ad inveire contro il muro eretto dagli israeliani per bloccare l'infiltrazione dei terroristi suicidi. Ma appunto, qual'è allora la funzione della barriera a Gaza, visto che nessun palestinese sogna di farsi esplodere in mezzo ai cittadini egiziani? Eppure la risposta è tanto semplice quanto ovvia! Creare ad arte un permanente casus belli per suscitare l'indignazione internazionale ed invocare l'illegittimità dello stato ebraico, coartando la popolazione palestinese in una situazione precaria foriera di una rabbia assassina contro Israele e vagheggiando una futura cacciata degli ebrei dal sacro suolo dell'Islam. Vorrei poi ricordare a certi sempliciotti che Tsahal non ha affatto perso nel 2006, anzi ha inflitto gravi perdite ad Hezbollah; che si utilizzano armamenti sofisticati come gli Apache e i missili intelligenti proprio per scongiurare perdite inutili tra i civili; che Israele parla anche troppo e concede molto, ad esempio abbandonando Gaza senza prevedere le conseguenze...



Elisa , Italia
 venerdì 25 gennaio 2008  11:36:41

Carissima Fiamma,ricordo con emozione il giorno in cui l'allora premier Sharon fece portare davanti al parlamento europeo la carcassa di un autobus sventrato in un attentato suicida che era costato la vita a molte persone.Forse sarebbe importante raccogliere i resti delle migliaia di razzi caduti su Sderot ed esibirli davanti al palazzo di vetro dell'ONU,per rammentare a quei soloni da strapazzo che i palestinesi non sono affatto un popolo privo di mezzi e che il loro fine è solo il genocidio.



Pier , brescia
 giovedì 24 gennaio 2008  21:35:59

Che dire su ciò che sta avvenendo nella Striscia di Gaza in questi giorni? Crisi umanitaria, stracciamoci le vesta e pure qualche capello. Fatemi capire, Gaza dipende in tutto e per tutto da Israele, il quale però, se decide di tagliare le forniture e i rifornimenti di elettricità e carburante a chi gli spara senza sosta razzi sulle sue città viene additato come il solito cattivone. Ce lo ricordiamo che negli ultimi due anni e mezzo, dopo il ritiro da Gaza, gli israeliani si sono beccati circa 9300 “suppostine” al tritolo? Sarebbe come a dire che voi abitate nello stesso cortile con un vicino che giorno sì giorno no, al mattino, vi lancia molotov dentro casa e voi la sera gli portate gasolio e cena pronta. E se provate a protestare andando dai vigili, questi vi dicono che siete senza cuore, anzi, che i criminali siete voi. Vi pare normale? Sì, se siete israeliani e se i vostri vicini sono palestinesi. La causa di tutti i mali del popolo palestinese è il popolo palestinese. Vuole affidarsi democraticamente ad Hamas? Questo è il risultato. E cosa hanno fatto i palestinesi allora? Ieri mattina Hamas ha fatto saltare la barriera di metallo che per 14 km separa la Striscia di Gaza dall’Egitto e in 300.000 sono entrati. Barriera di metallo? Orrore!! Ma allora Israele non è l’unico stato ad aver posto ai propri confini un “muro” per impedire ai terroristi di attraversare i suoi confini. Ma pensa te, eppure di ste cosa non è che ce ne abbiano mai parlato molto. L’idea che mi sono fatto, in generale, è che gli ebrei siano un popolo con le palle: hanno trasformato un polveroso pezzo di deserto in un mezzo paradiso terrestre; i palestinesi hanno trasformato un pezzo di polveroso deserto in…un pezzo di polveroso deserto. Ma che sia vero allora che gli ebrei sono il popolo preferito da Dio? Sì, perché ad occhio e croce, di sicuro i palestinesi non lo sono di Allah. da http://www.iostoconoriana.it/site/content.php?article.2418



Piero P. , Reggio Emilia
 giovedì 24 gennaio 2008  21:31:56

Cara Fiamma, mi sono permesso di utilizzare il tuo articolo mel mio blog (ovviamente citando la fonte) non solo per la tua indiscussa capacità di tratteggiare la situazione, ma anche in relazione alle notizie raccolte circa la creazione di un gruppo di genitori di Sderot che desiderano inviare i loro bambini negli Usa.. per dare loro un po' di quel respiro che i Qassam (caduti anche oggi nonostante si chieda la condanna di Israele per "l'assedio di Gaza" e nonostante i giornalisti abbiano visto che le candele di Hamas erano una messa in scena) non consentono loro.Mi appello alla tua bontà!Ciao e buon lavoro.



Nick Deloite , Elberton GA 30635
 giovedì 24 gennaio 2008  19:46:52

Adesso il macellaio nasrallah (oltre al nano di tehran abbiamo anche il macellaio di tehran) mosra in rete le parti smembrate dei corpi dei Caduti Israeliani. Penso abbiamo toccato il fondo. Mi chiedo ma cosa aspettano gli ALti Vertici Militari Israeliani a colpirlo e a eliminarlo una volta per sempre!Qui non si tratta piu' di "occhio per occhio dente x dente" ma di Giustizia. Ma lo avete visto da vicino sulle foto? A me sembra il diavolo in persona.. cosa volete che vi dica.Quindi quanto prima lo sia elimina tanto sara' di guadagnato.



ROBERTO , ITALIA
 giovedì 24 gennaio 2008  13:56:58

per e. baggio. se e' per questo non vivo nemmeno in sudan. e neppure nel kossovo, vivo in italia. se vivessi a sderot sarei incazzato come un puma. ma se vivessi a gaza sarei probabilmente nella lista kamikaze per il vostro prossimo autobus .se non capite la leggera differenza tra usare gli apache, (ha idea di quanto costano? probabilmente a gaza ci campano tutti un anno, ) i missili con testate intelligenti per gli omicidi mirati e i missili kassam, allora continuate cosi'. scannatevi pure. io stasera esco comunque e domani sera e' week end. entrambe le vostre razze invece in trincea. sai che vita. e per di piu' e' una guerra che state perdendo. i palestinesi possono morire a mucchi e vivere di merda, ma vi stanno logorando, mediaticamente , moralmente, e anche militarmente. in libano nel 2006 avete perso. la faccia , la potenza di tshal, il mito dell'invincibilta'.provate a parlare e a concedere, finche' siete piu' forti. o continuate a stare nel fortino, con l'elmetto a testa bassa, finche' non vi crollera' addosso.anche gli stati in guerra devono avere una misura, si ricordi che esistono i tribunali per crimini di guerra. normalmente e' vero indagano e condannano chi perde. vedete di non perdere. BOB 64



E.Baggio , Verona
 mercoledì 23 gennaio 2008  18:30:44

Caro Roberto,ritengo che Israele sia legittimato a fare quello che fa , in quanto se uno stato non assicura o tenta di garantire la sicurezza dei suoi cittadini da qualsiasi tipo di aggressione esterna, meglio sarebbe che rinunci ad essere stato. Anche la Turchia si sta comportando come Israele e nessuno mena scandalo. Se fosse un mio potere, ti obbligherei a vivere per un mese a Sderot.



pitti , torino
 mercoledì 23 gennaio 2008  02:01:38

A chi volesse dare un contributo concreto per i bambini e tutti gli abitanti di Sderot, segnalo una associazione a cui poter mandare un aiuto.Potete vedere di cosa si tratta a questo indirizzo:http://help-sderot.com/default.aspx All'interno del sito è possibile contattarli direttamente.Inotre segnalo alcuni riferimenti bancari a cui indirizzare i contributi:Associazione " H'averim lema'an hah'evra"Conto n° 333 444 Bank Otsar Hah'ayal Agence 375 Swift code: OTSHILITReh'ov Hssayfan33 Ramat Hasharon 47248 Israel



Crusader , Palermo/Italia
 martedì 22 gennaio 2008  22:17:27

Israele sta combattendo su due fronti: uno è quello dei mass-media dove purtroppo perde senza speranza a causa di un ricorrente pregiudizio anti-israeliano che pretende addirittura la rinuncia preventiva alla forza anche in presenza di una grave provocazione, come quella rappresentata dalla minaccia missilistica contro Sderot e le altre cittadine prossime a Gaza, e che si rivela un miserabile antisemitismo quando nega il diritto all'esistenza di uno Stato per gli ebrei al riparo della furia distruttrice dei musulmani; l'altro concerne il confronto militare vero e proprio contro i suoi atavici nemici e per fortuna la potenza militare di Tsahal non è seconda a nessuno nel teatro mediorientale, anche se è illusorio parlare di invincibilità delle forze israeliane come era lecito nel passato. Occorre quindi una strategia ambivalente e caratterizzata da un pizzico di furbizia per tenere conto di questa situazione oltremodo penalizzante. Evitare a tutti i costi operazioni belliche che comportino alte perdite di vite umane tra i civili palestinesi diventa imperativo, perché la reazione di Israele viene sempre condannata a prescindere dalla causa scatenante. Da ex militare comprendo che a volte è frustrante contenere la rabbia e il desiderio di rivalsa, ma occorre mantenere il sangue freddo a tutti i costi. Molto più pagante a lungo termine è concentrare l'attenzione sui capi delle organizzazioni terroristiche, moltiplicando gli omicidi mirati e l'eliminazione della catena di comando avversaria, senza ovviamente troppa pubblicità. Colpire poi obiettivi sensibili, come il sito nucleare siriano di qualche mese fa, deve diventare una prassi costante per mandare chiari segnali ai dittatori arabi e conservare la deterrenza. E' fondamentale inoltre accelerare il dispiegamento di un sistema missilistico difensivo che protegga il territorio dalle terribili e prevedibili minacce future, senza trascurare la pianificazione di attacchi aerei a lungo raggio contro obiettivi strategici.



Guido Turco , Cherasco
 martedì 22 gennaio 2008  12:19:20

Cara Fiamma Nirenstein,Come non sentirsi soli e abbandonati di fronte alla cecità del mondo occidentale, di fronte a dichiarazioni come quelle di D'Alema (ieri per l'ennesima volta ha dato aria ai denti commentando il cosiddetto black-out di Gaza)? Non riesco ad immaginare il sentimento degli abitanti di Sderot, se il mio è così depresso e sconsolato. Continuare ad informare, a mostrare il vero lato della medaglia è certamente un dovere, ma a volte sento che è una battaglia persa in partenza.



roberto , italiano
 lunedì 21 gennaio 2008  22:07:00

a sderot ci sono stati una quindicina di feriti. non si sono certamente divertiti. nella striscia di gaza , secondo l'onu ci sono stati 170 morti da novembre ad oggi.molte donnde bambini sotto i 14 anni.lei ha mai sentito parlare di misura nelle rappresaglie? mi viene in mente la misura che veniva usata il secolo scorso....sembrerebbe quasi piu' umana.i miei complimenti all'esercito israeliano. ah scusate e' vero. vi state difendendo. mi chiedo cosa rimarrebbe su questo pianeta se decideste di attacarlo.bob 64.



Miriam Kossmann-Cattan , Bruxelles, Belgio
 lunedì 21 gennaio 2008  22:02:22

Cara Signora Nirenstein,ricevo da Israele e rigiro questa lettera che parla da sé.Con i miei migliori saluti,Miriam Kossmann-CattanFriends,Picture this: the electric plant which supplies 70% ofelectricity to the Palestinians in Gaza is in Ashkelon. ThePalestinians in Gaza have been shooting kassam rockets at theplant ever since the "disengagement" i.e. the abandonment ofGush Katif. Now, Palestinians are crying that they don't haveenough electricity. They are complaining about Israeli sanctionsagainst them. They are going to the U.N.The truth is, Israel has not stopped supplying electricity toGaza. Not only that, but Israeli electric company employees arerisking their lives to do so.Mickey Tsarfati, head of the union of electrical workers, wasquoted in YNet: "It is unbelievable chutzpah for them tocomplain. We have not stopped supplying them with electricityfor a minute. And they have not stopped logging bombs at us fora minute." Many of the workers who fix the lines to Gaza dailyare residents of Sderot. It has happened more than once thatbombs fell next to their homes as they were fixing the lines tosupply electricity to the bombers.Now the U.N. and the Quartet, and the Arab League are all gettingdemands to stop Israeli "sanctions" against the Gazans....You tell me what other country would be supplying electricity topeople who are bombing their children on a daily basis, andrisking their lives to do so.Naomi Ragen, Israel



nazzareno romano pierandrei , macerata italy
 lunedì 21 gennaio 2008  20:17:17

Se i cari e miti palestinesi non possono importare i generi di prima necessità e le medicine a causa della chiusura dei passaggi con Israele, usino, allo scopo, i molti tunel scavati sotto la frontiera con l'egitto, utilizzati ora, per importare materiale bellico. Israele dovrebbe rispondre con dieci missili per ogni uno lanciato dai cari e miti palestinesi, senza tema di colpire anche civili,che civili non sono. sono invece ,se non terroristi, fiancheggiatori degli stessi.



Mara , Bologna
 lunedì 21 gennaio 2008  18:18:09

C'è ben poco da aggiungere al Tuo articolo, carissima Fiamma. Ieri, quando ho letto sui quotidiani (male evidenziate, messe di straforo) le dichiarazioni di Nasrallah e ho visto la sua faccia da essere sporco , in tutti i sensi, mi è venuta la nausea; ho subito pensato ai familiari dei rapiti e, anzitutto, a Karnit Goldwasser, che aveva affrontato a muso duro l'ometto di Teheran all'ONU. All'ONU l'han fatto parlare, incredibile e vergognoso.Non posso dire che sono bestie perché amo e rispetto troppo gli animali.Il problema è il consenso che riscuote questa gente, le migliaia di persone che Hetzbollah porta in piazza. Dove sono finiti i giovani libanesi che manifestavano per la democrazia?



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