Fiamma Nirenstein Blog

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I perché della mia scelta

mercoledì 12 marzo 2008 Generico 100 commenti
I perché della mia scelta
Cari amici,
mi faccio viva solo ora perché, come potete immaginarvi, mi sono dovuta organizzare per affrontare tutto quello che concerne la campagna elettorale, un mondo per me completamente nuovo.
Perché ho deciso di prendere parte a questa esperienza politica? Perché ho deciso di accettare l'invito del Popolo delle Libertà?
Cosa c'entra tutto questo con la mia storia e con le mie battaglie?
Intanto molte risposte le trovate qui sotto, nella conferenza stampa di presentazione della mia candidatura avvenuta ieri a Montecitorio.
A seguito delle polemiche di ieri, a quanti esprimono il loro disappunto per la mia presenza in una lista nella quale è stato inserito anche Ciarrapico, dico che considero la sua presenza un fenomeno di scarsissima importanza. Peccato che lui sia stato inserito, come mi sentirete dire nel video. [...]

La viltà dell’Onu e il coraggio di re Abdullah

domenica 9 marzo 2008 Generico 12 commenti
La viltà dell’Onu e il coraggio di re AbdullahDue storie e una morale circa l’attentato terrorista che ha falciato a colpi di Kalashnikov otto ragazzi dai 15 ai 26 anni e ne ha feriti una decina. Il terrorista, l’arabo israeliano Ala Abu Dheim del quartiere gerusalemitano di Jabel Mukaber, era ben preparato; i suoi passi fino a dentro alla Yeshiva sono stati studiati e precisi. Nella biblioteca, raggiunta senza ostacoli, ha usato il suo Kalashnikov sparando centinaia di pallottole, e aveva altri due caricatori pieni pronti per l’uso. [...]

Hamas campa sul buonismo dell'Occidente

lunedì 3 marzo 2008 Generico 24 commenti
Hamas campa sul buonismo dell'OccidenteSe lo scontro divampa, se decine di palestinesi e due soldati israeliani sono stati uccisi, dobbiamo biasimare anche noi stessi, gli europei, gli italiani in particolare. Noi abbiamo creato le premesse perché Hamas si sentisse immune quando nei mesi scorsi da parte del governo in carica, col consueto narcisismo buonista, si è insistito per instaurare un dialogo con una forza terrorista che non sa che farsene, si è compianto Gaza senza chiamare a rapporto l'estremismo jihadista di Ismai Haniyeh, Khales Meshal, la soppressione nella Striscia di tutti i diritti umani. [...]

Anche Ashkelon si tinge di rosso

venerdì 29 febbraio 2008 Generico 27 commenti
Anche Ashkelon si tinge di rosso

E’ semplicemente pazzesco che Ashkelon, una florida e tranquilla città industriale di mare che non ha mai fatto male ad anima viva e che sta nei confini riconosciuti di Israele, una città di centoventimila abitanti con scuole, uffici, fabbriche, sia costretta da stamani a chiedere ai suoi cittadini di costruirsi in fretta e furia rifugi domestici “nella stanza più sicura della casa”, che il sindaco debba ordinare, dopo la pioggia di missili di ieri, il rafforzamento delle finestre delle scuole e degli ospedali, che la gente debba vivere del terrore del prossimo missile grad proveniente da Gaza, probabilmente fornito a Hamas dall’Iran tramite gli Hezbollah. [...]

Quando l'antisemitismo "operativo" disgusta l'Europa

giovedì 28 febbraio 2008 Generico 13 commenti

Cari amici,

Vi ringrazio per i vostri cortesi messaggi, ma abbiate un attimo di pazienza: delle elezioni ci sarà tempo di parlare tra qualche giorno. Intanto mi piacerebbe sapere il vostro punto di vista su altro importante argomento.
Nei giorni scorsi si è svolto a Gerusalemme il Global Forum per combattere l'antisemitismo, a cui ho preso parte nel panel che si occupava di intellettuali e di università. Non voglio dilungarmi su un argomento che tutti conosciamo bene. Mi limito a un’osservazione che può essere interassante da sviluppare con i vostri commenti. L’antisemitismo è cresciuto ed ha cambiato qualità: da quando è diventato progetto genocida nei confronti di Israele, come espresso da Ahmadinejad in compagnia di Hezbollah e Hamas, da quando è diventato negazione della shoah, da quando si è fatto palesemente antisraelianismo e antisionismo fino a mettere costantemente in discussione la legittimità dello Stato d'Israele, lo possiamo chiamare "antisemitismo pratico" o "fattuale" o "operativo" nel senso di intenzioni genocide. [...]

Un avvertimento per Siria e Iran

giovedì 14 febbraio 2008 Generico 7 commenti
Un avvertimento per Siria e Iran
Carissimi,
vi lascio con un articolo sull'eliminazione dell'arciterrorista Mughniyah mentre parto per una settimana di vacanza. Chi ha pensato che lo spirito di combattimento di Israele si fosse affievolito, ora sa, chiunque sia stato ad uccidere l'arciterrorista, che la lotta contro il terrorismo è viva e forte. Se a colpire è stata Israele, la sua accuratezza e professionalità è intatta. Mughniyah ha pagato per la sua infinita sete di sangue. I leader israeliani, come ha detto la commissione Winograd, a volte, come anche quelli americani, tentennano e temono di fronte ai problemi della nuova guerra che tormenta il mondo, una guerra asimmetrica che mette in gioco la vita degli innocenti. Ma la lotta è forte e viva. [...]

«Sono felice, mio figlio andrà al martirio»

martedì 12 febbraio 2008 Generico 1 commento
«Sono felice, mio figlio andrà al martirio»
La Tv di Hamas trasmette un video nel quale una madre esalta la missione suicida del suo ragazzo, seduto accanto a lei armato e vestito da kamikaze
 
Quasi un adolescente, ha gli occhi come quelli di un gatto, dorati e vaghi, la barbetta lanuginosa; il fucile imbracciato, il cappellino di Hamas con la striscia verde e la divisa mimetica, guarda affettuoso l’anziana madre che parla e parla, col velo nero, il mitra in mano e il vestito a fiori bianchi. Il ragazzo fa quel sorriso imbarazzato dei figli quando i genitori li lodano in loro presenza. Ma il lungo discorso di lode non descrive le doti di bontà o di bravura del figlio: la madre legge di fronte alla telecamera con orgoglio l’annuncio della prossima morte del figlio come terrorista suicida. Esploderà con quanti più innocenti possibile. [...]

Gli antisemiti: stupidi ma pericolosi

domenica 10 febbraio 2008 Generico 20 commenti
In realtà mi aspettavo di trovarmi in lista fra Nelken e Nivarra; ci sono rimasta quasi male, dato che in fondo faccio un corso tutti gli anni all’università, quando sono andata a controllare se mi trovavo fra i professori ebrei da boicottare «ideologizzati culturalmente e politicamente solidali a un’entità politica extranazionale quale Israele rappresenta». Me l’aspettavo, perché quel sito, come altri, si è già occupato di me. È un modo (spero) ironico per dire che l’odio dei cretini è un onore e che l’antisemitismo di quel genere è un contrappasso ben modesto per il grande dono di un’identità democratica e umanista che l’ebraismo ti regala. I professori in lista sul sito in realtà sono ebrei solo in piccola parte, la pecioneria è spesso parte del delirio antisemita, non per questo meno pericoloso. E pensare che chi ha messo in giro la lista poteva verificare su un altro elenco messo in circolazione un paio d’anni fa con tutti i nomi ebraici italiani. [...]

La Shoah di carta apre una breccia a sinistra

martedì 5 febbraio 2008 Generico 21 commenti
La Shoah di carta apre una breccia a sinistraÈ micidiale ma anche molto salutare la polemica sul prossimo Salone del Libro di Torino che, viene confermato dalla direzione insieme a Elazar Cohen dell’ambasciata, onorerà l’impegno preso con lo Stato d’Israele nel sessantesimo anniversario della sua nascita di avere lo Stato Ebraico come ospite. Micidiale per vari motivi: gli oppositori duri della scelta di invitare lo Stato Ebraico come ospite nel suo sessantesimo anniversario si sono scoperti usando argomenti belluini e miserabili, minacciando e mentendo, ridicolmente indicando nello Stato di Israele una banda di persecutori, di assassini; si sono dimostrati ciechi di fronte alla resurrezione del popolo ebraico dopo la Shoah e dopo tanti anni di diaspora; ignorano l’aggressione che Israele, sempre pronta a condividere il territorio spartito dall’Onu, subisce dal 1948, e della colpevole stupidità con cui i palestinesi hanno sempre rifiutato ogni proposta di pace. [...]

Quella crudeltà che non è tramontata

domenica 27 gennaio 2008 Generico 13 commenti
Quella crudeltà che non è tramontata

Sono passati più di 60 anni dalla Shoah e non abbiamo affatto la conferma che ci vorrebbe assicurare lo slogan preferito dalle commemorazioni:“Never again”. Mancano due garanzie fondamentali: la speranza che la vittoria della democrazia abbia confermato che la natura umana ha alla sua base una radice buona, che il destino umano sia magnifico e progressivo; e, in secondo luogo, che gli ebrei non siano di nuovo candidati allo sterminio. [...]

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