La Shoah di carta apre una breccia a sinistra
martedì 5 febbraio 2008 Generico 21 commenti

È micidiale ma anche molto salutare la polemica sul prossimo Salone del Libro di Torino che, viene confermato dalla direzione insieme a Elazar Cohen dell’ambasciata, onorerà l’impegno preso con lo Stato d’Israele nel sessantesimo anniversario della sua nascita di avere lo Stato Ebraico come ospite. Micidiale per vari motivi: gli oppositori duri della scelta di invitare lo Stato Ebraico come ospite nel suo sessantesimo anniversario si sono scoperti usando argomenti belluini e miserabili, minacciando e mentendo, ridicolmente indicando nello Stato di Israele una banda di persecutori, di assassini; si sono dimostrati ciechi di fronte alla resurrezione del popolo ebraico dopo la Shoah e dopo tanti anni di diaspora; ignorano l’aggressione che Israele, sempre pronta a condividere il territorio spartito dall’Onu, subisce dal 1948, e della colpevole stupidità con cui i palestinesi hanno sempre rifiutato ogni proposta di pace. Dicono un sacco di sciocchezze con tono di sicumera, e ci danno così la misura di quanto sia stato a forza di urla inconsulte e di disinformazione che in Italia si è diffuso il discorso politico che ieri si collegava al rifiuto arabo filosovietico, oggi prende le mosse da Ahmadinejad, Hamas, Hezbollah, Al Qaida; di fatto è in nome di una serie di bugie (come quella ripetuta ad nauseam che Israele, che di fatto l’ha sgomberata, “assedi” Gaza che invece in realtà assedia la popolazione civile israeliana con missili e attentati come quello di ieri) che lo schieramento anti Salone indica Israele come spazzatura della storia. L’Occidente deve prepararsi alla prossima scomparsa di Israele, dice Ahmadinejad; qui da noi, chi indica come lebbrosi i suoi intellettuali, ne segue le tracce. L’odio emerge, quel che è peggio, travestito da amore per i diritti umani, e nessuno degli indignati pensa di opporsi alla prossima scelta del Salone per Egitto, o, che so, alle Olimpiadi in Cina.
Oltre alla scia dell’odio, ce n’è anche un’altra che, come una bava di lumaca, ha segnato questo dibattito: è la posizione di chi dice, dopo qualche ovvietà sull’importanza dello scambio culturale, che gli scrittori israeliani non sono Olmert, che sono artisti, anzi, artisti di sinistra, e che quindi non sono responsabili delle scelte di Israele. Intanto, questo mette automaticamente al bando gli intellettuali israeliani non di sinistra, scelta quanto meno bizzarra quando si parla del ruolo universale della cultura. Ci sono ottimi intellettuali israeliani su ambedue i versanti politici, come in America, o in Italia, e là, come in ogni altro Paese, con una storia profondamente legata a quella del loro Paese. Chi ha letto i libri di Oz, Yeoshua, Grossman, sa quanto anche questi autori siano alla fine dei patrioti, cosa indispensabile in uno stato assediato. E poi, che ha fatto di male il povero Olmert, che cerca disperatamente come tutti i suoi predecessori quell’accordo di pace che è invece il mondo arabo a non voler concedere? Qualcuno si ricorda quante ne sono state dette su Begin, su Rabin, su Barak, su Sharon, tutta gente che alla fine altro non ha fatto che tentare invano il sogno di Israele, quello di cedere territori in cambio di pace? La mentalità per cui da noi si legittima soltanto “l’altra Israele” è proprio la menzogna che consente all’odio di riempire la propria faretra di frecce infuocate, e al mondo arabo di comportarsi irresponsabilmente.
Ma dicevamo, c’è stato anche un aspetto assai positivo nella vicenda: si è finalmente mostrato un universo che alle cene o nei dibattiti è sempre molto timido, e che invece esiste, sembra, anche a sinistra: quello di chi ritiene ridicolo, comunque, criminalizzare Israele in toto. In parecchi, compreso il sindaco di Torino Sergio Chiamparino o l’on. Piero Fassino, hanno mostrato il petto nello scontro, coraggiosi islamici come Magdi Allam e Khaled Fouad Allam hanno fatto sentire la loro voce dicendo una cosa che deve entrare nella coscienza comune urgentemente: Israele è oggi un punto centrale nel dibattito internazionale, non è permesso ripetere formule cretine, nessuno può dirsi civile se non parte dalla piena cittadinanza intellettuale e civile a quel piccolo Paese che fondò prima la Filarmonica e l’Università e poi lo Stato, e che celebra quest’anno solo 60 anni tormentati da guerre indesiderate.
Ma dicevamo, c’è stato anche un aspetto assai positivo nella vicenda: si è finalmente mostrato un universo che alle cene o nei dibattiti è sempre molto timido, e che invece esiste, sembra, anche a sinistra: quello di chi ritiene ridicolo, comunque, criminalizzare Israele in toto. In parecchi, compreso il sindaco di Torino Sergio Chiamparino o l’on. Piero Fassino, hanno mostrato il petto nello scontro, coraggiosi islamici come Magdi Allam e Khaled Fouad Allam hanno fatto sentire la loro voce dicendo una cosa che deve entrare nella coscienza comune urgentemente: Israele è oggi un punto centrale nel dibattito internazionale, non è permesso ripetere formule cretine, nessuno può dirsi civile se non parte dalla piena cittadinanza intellettuale e civile a quel piccolo Paese che fondò prima la Filarmonica e l’Università e poi lo Stato, e che celebra quest’anno solo 60 anni tormentati da guerre indesiderate.
Il Giornale, 5/01/08
martedì 6 maggio 2008 15:34:52
La fiera del libro si apre dopodomani ma Ho notato che su La Stampa on line sono stati pubblicati negli ultimi due giorni ben 26 articoli notevolmente velenosi e falsi contro Israele (oltre che diffamatori non meno di altri articoli scritti nel periodo nazista), mentre quelli a favore erano solo 4 (quattro). Anche quei quattro non hanno dato una immagine completa e reale della realta' israeliana, ma soltanto una parziale. Ecco il link alla pagina-dossier di La Stampa on line : http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/fieradellibro/200802articoli/5864girata.aspHo provato a ribattere agli articoli anti-israeliani pubblicati da La Stampa, sul forum di Elena Loewenthal, ma i miei messaggi sono stati censurati per ben due volte. C'e qualcuno dei partecipanti al blog di Fiamma che ha tempo e voglia di ribattere a cotanta diffamazione anti-israeliana pubblicata da La Stampa ? Io c'ho provato ma mi hanno censurato.
Alessandro , Regensburg, Germania
martedì 12 febbraio 2008 11:53:31
Gioacchino, sentiti libero di insultare la mia intelligenza, non sta li il problema.Stai insultando la tua.va ricordato che i più spettacolari e pirotecnici massacri ai danni di palestinesi sono stati commessi da eserciti o milizie arabe.In confronto a settembre nero o sabra e chatila, anche "giorni di penitenza" (13X morti) è dilettantistico.Dal lato libanese cristiani e maomettani sciiti son concordi nel dichiarare che ai palestinesi non sono stati accordati diritti di sorta perchè si sono rifiutati di consegnare le armi, e infatti vengono massacrati ad un ritmo molto più sostenuto di quanto accade in israele, e l'esercito libanese non si è MAI preoccupato di non colpire donne, bambini, ecc. ecc. Gli altri paesi arabi tengono a viva forza i profughi nei campi, e Israele non ha nulla a che fare con questo.
Crusader , Palermo/Italia
venerdì 8 febbraio 2008 17:53:50
Ora che ci penso mi viene in mente un solo commento che posso rivolgere al povero gioacchino! Tu auspichi una sola nazione israelo-palestinese e consideri gli arabi musulmani che vivono in Israele dei cittadini di serie B. A prescindere che la soluzione dei due popoli per due stati è sostenuta da tutta la diplomazia internazionale ed anche, aggiungo io, dagli uomini di buon senso che tu ovviamente non possiedi, bada che gli ebrei in questo tuo fantomatico unico stato diventerebbero una minoranza e quindi anche cittadini di serie M...già, come morti ammazzati!
Crusader , Palermo/Italia
venerdì 8 febbraio 2008 15:33:09
Argh! Qualcuno per favore risponda in modo circonstanziato ma soprattutto con santa pazienza a questo gioacchino, perché io stavolta proprio non ce la faccio...no no, passo il testimone, troppa rabbia mi sta assalendo...e provo anche tanto ribrezzo per una tale accozzaglia di stupidaggini frutto avvelenato della più mendace e miserabile propaganda antisemita sinistrorsa...
grossi gioacchino , cagliari italia
giovedì 7 febbraio 2008 16:29:51
gentile signora/ina sono del parere che è stata un'idiozia invitare al boicottaggio della fiera del libro di torino poichè non fà un pessimo servizio alla causa palestinese ma soprattutto alla pace tra i due popoli, non rende giustizia ai tanti, ebrei e palestinesi che si battono affinchè un giorno possano vivere in pace insieme- sono del parere che la soluzione migliore sia quella di uno stato israele-palestinese- poichè la pace che lei e tutti i governi passati e futuri che auspicate sia quella dei bantustan per i palestinesi e ho anche paura che per gli arabo-israeliani cittadini israeliani di serie b tiri una brutta aria. Ho paura della vostra arroganza intellettuale per cui è sempre valida l'equazione che chiunque critica il governo in carica è antisemita e sono anche del parere che avete fin troppo approfittato della storia , nè avete talmente approfittato che ironia della stessa siete convinti di essere sempre nel giusto e al diavolo le decine di risoluzioni onu, voi riconoscete sono quelle che vi fanno comodo al resto ci pensa il veto usa o il vostro totale disprezzo e al diavolo la democrazia dei popoli, al diavolo i diritti dei popoli oppressi e saccheggiati dai forti manu militare, ma quello che più mi fa rabbia e la stampa dove un civile israeliano viene assasinato mentre un civile palestinese semplicemente è vittima di un danno collaterale anche quando i civili sono bambini. Hà mai fatto il conto di quanti bambini sono morti in campo israeliano e quanti in campo palestinese o libanese? non credo che nè lei nè il suo governo si siano mai posti questo quesito.La shoa è qualcosa che continua a turbare le nostre anime, ma anche l'occupazione e soprattutto il muro, tutti i muri dicono no al dialogo dicono no alla pace, turba le nostre menti e mi permetta signora nirenstein non credo che turbi la sua e quella di chi la pensa come lei , voi non volete la pace voi volete prima di tutto le terre dei palestinesi, a loro concederete piccoli terreni mal messi.
ANTONIO POTAMI , MESSINA
giovedì 7 febbraio 2008 14:46:32
D.ssa Nirenstein, condivido pienamente le sue riflessioni, anzi mi permetto di farle anche mie. Spero, ancora una volta, che l' arroganza di certi intellettuali......?? abbia sempre meno accoliti e che la pace e la giustizia sia di casa per tutte le persone giuste.
Fogarollo Edda , Padova - Italia
giovedì 7 febbraio 2008 12:29:56
L'empietà non ha mai finito di esibirsi. E' il caso della povera e stolta manifestazione contro la cultura israeliana. Non conosco le parole adatte per esprimere il malessere che ho provato nel riscontrare che, per chi odia Israele, ogni occasione è buona per manifestare l'odio verso una nazione speciale nella cultura e nella scienza. L'oscurantismo culturale e politico vorrebbe strumentalizzare ogni mente ed obbligare tutti a ragionamenti di massa. Gli autori della manifestazione di Torino hanno dimostrato che l’unico obiettivo è stato quello di monopolizzare anche le iniziative culturali oltre a quelle politiche, cosa che già stanno facendo da troppi anni. Spero vivamente che questo comportamento aggressivo e di minaccia, tipico di chi vorrebbe monopolizzare tutte le menti, diventi un boomerang, e che attraverso questo episodio, i cittadini possano comprendere che la democrazia è seriamente in pericolo. E’ grazie ad Israele che possiamo ancora respirare il sapore della vera democrazia. E’ grazie al popolo ebraico che ci ha dato la bibbia, che noi europei, in questo tempo di grande decadentismo morale, possiamo se voliamo, discernere il bene dal male. E’ grazie alla storia di questo popolo speciale, che noi possiamo riconoscere che c’è un Dio Grande ed Onnipotente, che non permetterà mai la distruzione di questo meraviglioso popolo, nonostante alcuni omini continuino ad invocarne la distruzione.
Rita Castellani , Roma Italia
giovedì 7 febbraio 2008 08:00:28
E' incredibile constatare la profondità del razzismo che permea la sinistra europea ed italiana in particolare.Che ci siano sotto motivi psicologici od i soldi dei Palestinesi e degli Arabi non è certo una giustificazione: come si può non vedere la realtà dei fatti, come si può negare l'aggressione continua subita dal piccolo Stato di Israele da parte degli altri paesi che circondano i suoi confini...ma questa gente è in buonafede? Io ritengo di no.Rita
Nick Deloite , Elberton GA - USA
giovedì 7 febbraio 2008 00:21:06
Ho esguito il consiglio di un "post" e mi sono andato a leggere il blog Medio Oriente/Forum sulla Stampa di Torino.E" pazzesco c'e' addirittura chi si permette di dire che non è stato il nano di teheran a dire di distruggere Israele ma l'esatto contrario;piu' farneticazioni di vario titolo e l'appogio incondizionato a Hamas. Se non e' questo Anti semitismo poco ci manca.Ora per risolvere il problema alla radice io direi di organizzare una colletta tra di noi e pagare il viaggio di 2 gg. ad Auschwitz Bergen Belsen Mathausen giusto per citare alcune localita' e far capire a questa gentaglia come oggi se Israele si comporta in un certo tipo (l'AUTODIFESA E IL SUO DIITTO AD ESISTERE) e' per evitare che si verifichi un'altra ecatombe.Spieghiamo a questi chi e' e che cosa fa Israele oggi e soprattutto che la Cultura Ebraica è Cultura di Vita se non messa in pericolo da kamikaze e missili, lo si deve spiegare chiaramente prima di arrivare ad un palese antisemitismo mascherato da Pro-Palestina.Shalom Herez Israel!
Sara Rabà , Firenze
mercoledì 6 febbraio 2008 19:28:29
Brava Fiammasono d'accordo con te su ogni singola parola che hai scritto e anch'io sono terribilmente arrabbiata per il "dibattito" che si è aperto intorno al Salone di TorinoGrazie per i tuoi saggi articoliSara
http://buttazzocarlomarino.blogspot.com/ , toscana
mercoledì 6 febbraio 2008 15:32:06
Ogni tanto devono fare gli imbecilli e gli schizofrenici, se no! come fanno a prendere pochi voti.., in realtà penso a lottizzazioni nel comportamento politico
Mario Zulberti , Sanremo - Italia
mercoledì 6 febbraio 2008 13:29:42
Andrò al Salone del Libro di Torino. Potessi andrei anche a quello di Parigi. Mi costerà tempo, denaro ... sacrificherò parte del lavoro e del tempo alla famiglia ... ma non posso restare indifferente. Non POSSIAMO ancora una volta girarci dall'altra parte e far finta di non vedere, di non sentire ... io ci sarò.
Claudio Barnieri , Italia
mercoledì 6 febbraio 2008 13:24:23
sono d'accordo.Al salone del Libro presso lo stand di Aliberti ed. (distribuzione e promozione Rizzoli) presento il mio libro "la signorina Wanda " (la maitresse più anziana d'Italia)cb
mario cossu , Roma
mercoledì 6 febbraio 2008 11:31:53
ma chi sono e cosa hanno prodotto di valido,gli 'intellettuali' palestinesi ???
Joey Fatigati , Caserta-Italia
mercoledì 6 febbraio 2008 10:56:04
Cosa aggiungere, se non che è proprio l'ignavia e l'ipocrisia delle sinistre occidentali in particolare a dar forza agli squilibrati integralisti islamici come Akmadinejad.Le polemiche sul Salone del Libro di Torino mi ricordano quelle sulla visita del Papa alla Sapienza.Joey Fatigati
bernardo , firenze
mercoledì 6 febbraio 2008 09:14:34
Cara signora Nirenstein, se ha tempo dia un'occhiata all'allucinante forum sul Medioriente de "La Stampa".
Piero P. , Reggio Emilia
martedì 5 febbraio 2008 23:20:42
Ho letto tanto, della polemica sulla Fiera del Libro, e onestamente mi è parsa una cosa eccessiva. Quelle voci che invocano il "boicottaggio", e che non rappresentano nessuno sul piano culturale, non meritavano di essere tanto esposte. Credo che dopo una breve replica il silenzio sarebbe stata l'arma migliore. Il silenzio sarebbe stata da solo una condanna implicita della pochezza dei loro argomenti che, al contrario, sembrano avere uno spessore che davvero non hanno. Mi auguro solo che, visti i particolari "soggetti", la manifestazione possa svolgersi tranquillamente, senza che presunti centri sociali, no global e "no Israele" (figurarsi se non sono capaci di crearlo) la disturbino. Questo tenendo conto del fatto che non si è neppure certi se e quale governo sarà in carica a qualla data.In ogni caso buon lavoro.
Roberto , Italia
martedì 5 febbraio 2008 23:12:51
manca solo che per controbilanciare propongano di dedicare uno stand alle edizioni mondiali dei PROTOCOLLI DEI SAVI DI SIONun caro salutors
Andras Bereny , Kfar Tapuah/Samaria/Israele
martedì 5 febbraio 2008 22:28:32
- "Che cosa ha fatto di male il povero Olmert"? - chiedi. - Dico che ha deportato 10.000 ebrei da Azza, dalle loro case, dalle loro terre, dalle loro aziende agricole. E per che cosa? Per ricevere, sempre da Azza, duemila missili Su Sderot, solo ieri ben quattro, nella zona industriale. Hanno distrutto due fabbriche. Oltre l'attento nel Negev che a lasciato a terra una donna innocente e decine di feriti.Nello stesso tempo ho visto un'intervista con Yehoshua al TG tre mi pare, energicamente dichiarando che loro (Intellettuali sraeliani di sinistra) possono e devono partecipare alla mostra dei libri perché hanno condannato le politiche dello Stato d'Israele.Mi chiedo, con simili traditori, ambasciatori culturali di questa paese, dove andremo a finire?Mi chiedo dove sono scomparse le voci degli ebrei? Non quelli internazionaliti, cittadini del mondo. Le voci autenticamente ebraici e nazionalisti.Censurati.E' anti-Semitismo questo? - ozo chiedereAndras BerenyKfar TapuahSamaria (West Bank in arabo)Israele
luciano tanto , salta (argentina)
martedì 5 febbraio 2008 22:16:26
hola...seguo da tempo le sue opinioni. anzi, spesso le diffondo in questo angolo dell'america. ma su torino-libri-israele, un minuscolo appunto: lei dice, "...e nessuno degli indignati pensa di opporsi alla prossima scelta del salone per l'egitto, o, che so, alle olimpiadi in cina". pericoloso argomento, che può interpretarsi come un suo questionamento alla legittimitá dell'egitto e la cina -stati membri della comunitá internazionale- a causa di determinati aspetti dell sua realtà... che è esattamente quello che usano contro israele i suoi detrattori e nemici. o tutti legittimi (piacciano o meno) o nessuno, che mi sembra il fondo della questione.cordiales saludos
Mara , Bologna
martedì 5 febbraio 2008 22:01:38
Condivido in pieno le parole di Fiamma, scritte di getto, ma con passione ragionata; con il consueto coraggio di chi ha centrato il cuore del problema.Accanto agli interventi coraggiosi, non mancano le arrampicate sugli specchi e le ovvietà, del tipo, appunto: un conto sono gli scrittori (buoni perché di sinistra; magari nessuno ììdei ciarloni ha letto un rigo, di questi benedetti scrittori....), un conto il governaccio che assedia e affama.La storia di Israele è complessa, con luci (tante) e ombre (qualcuna, e ci mancherebbe....), ma poco conosciuta. Tuttavia tutti vogliono dir la loro!!!!