Fiamma Nirenstein Blog

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Conflitto Israele-Gaza: quello che il mondo ancora non ha ben chiaro

sabato 19 luglio 2014 Generico 1 commento
La pena più grande, in questa guerra, è quella dell’ incomprensibile impossibilità del mondo di rendersi conto di quello che sta accadendo qui. I giornalisti e l’opinione pubblica che si sentono virtuosi quando denunciano la morte di alcuni bambini palestinesi, ignorano completamente le ragioni per cui questo accade, ragioni penose per Israele ma anche e soprattutto per i palestinesi. Prima di tutto la prima cosa evidente è che c’è una sottintesa disapprovazione per il fatto che i bambini israeliani, invece, non muoiono, a fronte della perdita invece di bambini dell’altra parte. 

Il punto è tuttavia che anche se i bambini israeliani, al contrario di quelli palestinesi, sono l’oggetto dell’attacco spietato dei missili che a migliaia piovono su Israele, essi sono il tesoro di Israele che se ne prende una cura infinita, che li difende con rifugi, sorveglianza continua, orari prestabiliti di uscita, sistemi di difesa. Già due asili israeliani sono stati completamente distrutti, ma i bambini non erano in classe perchè il pericolo per i bambini è la prima preoccupazione di Israele, e le scuole il primo oggetto di attenzione.

Invece per Hamas è il contrario: si è avuta notizia di una denuncia dell’UNRWA (meglio tardi che mai) del fatto che la sua scuola era stata trasformata in un deposito di missili. L’UNRWA l’ha denunciato, ma certo le scuole comunali o statali o quelle dei privati di Gaza non lo possono fare, hanno paura dei terroristi di Hamas: sono loro che danno gli ordini, e quindi sono moltissime le istituzioni, le case, le scuole, le moschee che Hamas ha trasformato in depositi di armi. E spesso quelle armi stanno per essere lanciate e quindi devono essere fermate, o altre volte non si individuano le presenze di civili che potrebbero far richiamare indietro un’operazione militare.

Purtroppo le rampe missilistiche, i proiettili, le strutture militari di Hamas sono sparse PROPRIO in mezzo ai bambini, i bambini sono il loro scudo, anche il tragico missile che ha colpito quattro bambini che giocavano sulla spiaggia era diretto verso una struttura militare, forse una rampa di lancio pronta a lanciare il suo messaggio di morte su Israele. Israele deve continuamente distruggere strutture che stanno in mezzo alla gente, perchè esse stanno per sparare le migliaia di missili che ci fanno correre tutti continuamente nei rifugi, e che sono state appositamente nascoste fra i bambini. 

E’ un dolore senza fine vedere la società di Gaza costretta a subire queste perdite, ma è il diritto alla vita stessa che impone l’operazione in corso. Se si pensa che sono stati distrutti per ora circa 2000 obiettivi militari sparsi fra la gente, si capisce quanto sia difficile difendere oltre ai nostri bambini, anche i loro. Vorrei tanto che la gente di Gaza lo facesse, in sfida a Hamas.

Invitation to special ICA Briefing 'The Aftermath of the EU Elections and the Presidency of Italy'

martedì 15 luglio 2014 Generico 0 commenti
 

Mediorientale

venerdì 11 luglio 2014 Generico 0 commenti

RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



Una puntata particolare quella de Il Medioriente visto da Gerusalemme di questa settimana. Da Israele, Fiamma Nirenstein ci racconta la terza guerra contro Hamas, i recenti sviluppi, le reazioni del Stato ebraico, dell'esercito, gli obiettivi di Hamas, della mediazione egiziana, e della quotidianità che vive la popolazione israeliana, come quella di Sderot, minacciata dalla presenza di nuovi gruppi estremisti e dal continuo lancio di razzi dalla striscia di Gaza mentre i civili palestinesi vengono ancora usati come scudi umani.

Operazione Margine Protettivo: alcuni punti da tenere ben chiari

venerdì 11 luglio 2014 Generico 11 commenti

Guardando i media italiani, specie la tv, sento il bisogno di fare qualche precisazione.


1) L’intervento dell’aviazione israeliana su Gaza non ha assolutamente niente a che fare con il rapimento dei tre ragazzi purtroppo uccisi barbaramente. La polizia ricerca gli assassini, l’esercito cercò i ragazzi nella zona di Hevron, che non ha niente a che fare con Gaza, quando si pensava che fossero ancora vivi. Non c’è nessun "ciclo della violenza", ma un perdurante attacco missilistico da Gaza che Israele deve fermare per difendere i suoi cittadini. Non si tratta di nessuna “vendetta” o“rappresaglia” come seguitano a suggerire alcuni giornalisti e politici, inducendo un’analisi completamente falsata. SI tratta invece del tentativo di Israele di bloccare il lancio dicentinaiadi missili sulla sua popolazione civile, ovvero di difenderne la vita. E’ questo il compito essenziale di ogni Stati, difendere i suoi cittadini da attacchi mortali.

2) Immaginiamo che 35 milioni di italiani debbano correre nei rifugi per attacchi missilistici provenienti da una qualunque dei Paesi confinanti. Che cosa farebbe l’Italia, essendo uno stato normale? Cercherebbe in tutti i modi di fermare i missili.[...]

Non c’è “ciclo della violenza” in Israele

venerdì 4 luglio 2014 Generico 2 commenti

Non c’è “ciclo della violenza” in Israele. C’è un aggressore integralista islamico, identico a quello che in questo momento fa centinaia di migliaia di morti in tutto il Medio Oriente, che odio gli ebrei, ha ricevuto l’ordine di ucciderli nella sua stessa carta costitutiva, rapisce a sangue freddo tre ragazzini e li uccide cantando di gioia, come si sente nella terribile cassetta arrivata nelle nostre mani.[...]

Mediorientale

mercoledì 2 luglio 2014 Generico 0 commenti

RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



Gli sviluppi delle indagini sull'assassinio dei tre ragazzini israeliani per mano palestinese, le parole dei genitori delle vittime, la reazione militare dello Stato ebraico e quella politica, le provocazioni di Hamas, il ruolo Kaleed Meshaal, si è parlato di questo durante la puntata di questa settimana de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme per poi concludere con due notizie che arrivano dalla galassia jihadista e dall'Iran.

Israele, unica difesa contro il dilagare di un estremismo sanguinario

martedì 1 luglio 2014 Generico 0 commenti

Shalom, luglio 2014

Mentre scriviamo, il mondo intero esprime la sua condanna per il barbaro assassinio di tre ragazzini rapiti da Hamas: Naftali, Golad, Eyal tornavano a casa da scuola a notte. Per due settimane Israele li ha cercati con immensa fede, i soldati hanno frugato il Gush Etzion sotto il sole di Israele non lasciando pietra su pietra, la gente d'Israele si è stretta intorno alle famiglie che a loro volta hanno dato forza a laici e religiosi col loro atteggiamento di forza e dignità. I ragazzi purtroppo sono stati ritrovati trucidati da quelle stesse forze estremiste islamiche che perseguitano cristiani ed ebrei uccidono gli omosessuali, segregano le donne. Israele invece ha ritrovato se stessa, la sua determinazione e la sua forza di sopravvivenza, la sua unità e il suo senso di equilibrio. La speranza è che l'eredità dei nostri tre ragazzi uccisi sia una migliore comprensione di quello che sta accadendo oggi in Medio Oriente, un'analisi più seria delle forze in campo, una più lucida vicinanza a Israele.[...]

Convegno "Il dramma delle spose bambine"

mercoledì 25 giugno 2014 Generico 0 commenti

Mediorientale

martedì 24 giugno 2014 Generico 1 commento

RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



Molte e gravi le notizie che arrivano questi giorni dal quadrante mediorientale. Si parte da Israele, dove si sta vivendo nel caos più totale, e mentre il mondo non se accorge migliaia di soldati pattugliano ogni singolo metro alla ricerca dei tre ragazzi rapiti. Durante la puntata di questa settimana de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme, Nirenstein ci racconta gli sviluppi delle indagini e le recenti notizie che circolano in Israele sul rapimento dei tre ragazzi, sulla morte di Muhammed Fahmi Krakara, 14 anni, ucciso da proiettili siriani, per poi analizzare la recente situazione in Iraq, in Siria, in Giordania, i gruppi jihadisti dell'Area, e concludere con alcune notizie che arrivano dalla Palestina e dall'Egitto.

Mediorientale

giovedì 19 giugno 2014 Generico 0 commenti
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



La puntata di questa settimana de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme, incentrata sul recente rapimento dei tre ragazzi israeliani, Naftali Frankel, Gilad Sha’er e Eyal Yifrach, le notizie che circolano in Israele su quest'ultimo atto terroristico di Hamas, la reazione dell'IDF e del governo di Gerusalemme per poi passare a parlare del nuovo presidente israeliano, Reuven "Rubi" Rivlin, succeduto a Peres, e concludere con un'analisi sulla crisi irachena.

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