Fiamma Nirenstein Blog

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Mediorientale

giovedì 12 febbraio 2015 Generico 0 commenti
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



Molte le notizie di cui si è discusso durante della puntata settimanale de Il Medio Oriente visto di Gerusalemme di questa settimana: la campagna elettorale in Israele in vista delle vicine elezioni; la questione del nucleare iraniano; la minaccia degli Hezbollah dalle alture del Golan, l'incandescente situazione in Yemen sull'orlo di una guera civile; le politiche anti-israeliane dell'UE.

Mediorientale

martedì 3 febbraio 2015 Generico 1 commento
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin




La situazione della politica interna israeliana a pochi mesi dal voto; il ritorno dell'ambasciatore giordano in Israele; la lotta del governo egiziano contro l'Isis, contro Hamas e contro altre organizzazioni terroristiche: le reazioni del movimento terrorista palestinese e l'asse tra Gaza e l'Iran da poco scontratosi contro Israele, insieme ad Hezbollah, sulle alture del Golan; questi i principali argomenti della puntata settimanale de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme per concludere con interessanti notizie che ci portano in Arabia Saudita.

La “basic law” dello Stato di Israele che scandalizza il mondo

domenica 1 febbraio 2015 Generico 0 commenti
Shalom, febbraio 2015

“Lo Stato di Israele è democratico, basato sulle fondamenta della libertà, della giustizia e della pace nella visione dei profeti di Israele e sostiene i diritti individuali di tutti i suoi cittadini secondo la legge”. Questo è l’inizio della proposta di legge che dovrebbe alla fine riconoscere Israele come lo Stato nazione del popolo ebraico. Non sembra minacciosa verso la democrazia come invece si sono affrettati a gridare i commentatori che non l’hanno nemmeno letta. E’ veramente notevole quante critiche e malumori abbia sollevato il fatto che il Parlamento israeliano abbia discusso il disegno che stabilirà, una volta approvato, che Israele è lo Stato nazionale del Popolo ebraico. Una verità auto-evidente, e che non sottrae nessun diritto alle minoranze, come non sottrae questo diritto il fatto che gli Stati Uniti siano la nazione del popolo americano. Cos’è che dà tanta noia all’opinione pubblica internazionale, che cosa spinge a credere che un fondamento legislativo di questo tipo possa trasformarsi in razzismo e in discriminazione? Non è l’Italia lo Stato del popolo italiano? Ciascuna nazione, non è la nazione del popolo che risiede con motivazioni storiche, culturali e, perbacco, talora persino religiose all’interno dei suoi confini, senza che questo significhi deturpare i diritti delle minoranze al suo interno? Perché immediatamente si è sospettato il governo israeliano, che così tanti amano odiare, di volere brandire una mannaia nei confronti delle religioni non ebraiche e verso le altre etnie? Dove si trova la traccia che questo possa accadere?[...]

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martedì 20 gennaio 2015 Generico 1 commento
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



Il raid di Israele sul Golan contro terroristi di Hezbollah e i rapporti del gruppo terrorista libanese con l'Iran; il mistero sulla morte di Alberto Nisman che indagando sull’attentato del 1994 alla sede della mutua ebraica, aveva accusato la leader di avere negoziato l’impunità di Hezbollah e degli 007 di Teheran in cambio di favori commerciali con l’Iran; la decisione della Corte penale dell’Aja di aprire un'indagine preliminare su eventuali crimini di guerra d’Israele in Palestina; questi i principali argomenti della puntata settimanale de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme per concludere con interessanti notizie su come si trascorre la vita quotidiana in alcune città siriane.

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venerdì 2 gennaio 2015 Generico 0 commenti
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin

L'anno è nuovo, ma l'Isis e l'Iran rimangono gli stessi

giovedì 1 gennaio 2015 Generico 0 commenti
Shalom, gennaio 2015

Dobbiamo ammettere con dispiacere che se una sola foto dovesse mostrare l’immagine più importante, più sofferta e significativa di quest’anno, essa sarebbe quella della decapitazione del giornalista americano James Foley. Il camicione color arancio, il suo viso contratto, il mostro incappucciato poi risultato essere un disk jockey di Londra che ha aderito all’Isis e che con accento britannico spiega che la testa di Foley è necessaria all’acquisizione del sommo fra tutti gli scopi del genere umano, il Califfato Islamico, e che la colpa della morte (e che morte) di Foley è tutta colpa nostra perché tormentiamo e perseguitiamo i depositari dell’unica verità per cui valga la pena di vivere e vincere. Non sono le immagini di un fatto di cronaca ma il punto di svolta del terrorismo islamico, il segnale che ciò che abbiamo di fronte è una battaglia senza quartiere contro un pericolo molto più serio che nel passato, peggiore di quello già terribile inflittoci da Al Qaeda, comparabile a quello che ci propone l’Iran sulla strada della bomba atomica. Il terrorismo dell’Isis è molto pericoloso, quanto lo è il rischio nucleare Iraniano. Perché l’Isis è peggiore di Al Qaeda?[...]

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lunedì 22 dicembre 2014 Generico 0 commenti
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



Israele in piena campagna elettorale; i pessimi rapporti con l'Unione europea -dopo i riconoscimenti unilaterali di uno Stato palestinese e la dimissione di Hamas dalle liste terroristiche; il conflitto interno all'ANP, e il profilo dei tre sfidanti di Abu Mazen; questi i principali argomenti della puntata settimanale de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme, per continuare con notizie che arrivano dall'Arabia Saudita, dalla Tunisia e dal fronte curdo nella guerra contro l'IS.

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mercoledì 10 dicembre 2014 Generico 1 commento
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



L'argomento principale di questa puntata de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme è lo scioglimento del Parlamento israeliano dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha destituito Yair Lapid, ministro delle Finanze e il ministro della Giustizia Tzipi Livni. Dalla politica interna dello Stato ebraico si è passati a parlare del recente raid aereo dell'aviazione israeliana contro l'aeroporto internazionale di Damasco, di Iraq, di curdi, per poi concludere con alcune interessanti notizie sulla leadership palestinese.

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lunedì 10 novembre 2014 Generico 1 commento

RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin


I continui attentati palestinesi contro i cittadini israeliani, le preoccupazioni (e le contromisure) dello Stato ebraico e degli arabi israeliani, le reazioni della vicina Giordania; questi i principali argomenti della puntata settimanale de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme, per continuare con le reazioni israeliane alle elezioni USA di mid-term, il vertice in Oman tra Usa-Iran per riprendere le trattative sul programma nucleare iraniano -mentre Teheran punta ad aprire nuovi impianti con l'aiuto di Mosca- e concludere con alcune notizie che arrivano dallo Yemen.

Il terrorismo esiste da anni, eppure non lo si vuole riconoscere

sabato 1 novembre 2014 Generico 0 commenti
Shalom.it, novembre 2014

John Kerry ha fantasticato, per poi dichiararsi pentito, sul possibile nesso fra il conflitto israelo-palestinese e il terrore dell'ISIS. E le fantasie di un ministro degli Esteri americano hanno il loro peso. In questo caso, Kerry ha fatto un bel regalo ai terroristi, ha commesso un'imprudenza senza logica e senza ragione. Non si è accorto che il terrorismo dell'ISIS va dalla Siria all'Iraq, dall'Afghanistan allo Yemen, dalla Nigeria alla Libia, che il suo programma è la conquista del mondo a un califfato islamico, in cui Israele è solo un pezzetto della Ummah islamica da annettere al califfato.[...]
 
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