Generico
Gaza, tutto quello che avrebbe potuto essere
Niente è stato mai più evidente, più trasparente della guerra Zuk Eitan che stenta a concludersi. Sia le due forze in campo che i motivi dello scontro non lasciano spazio a dubbi, la loro natura e la loro dinamica sono evidenti, quindi tanto più dolorosa è l'ondata di odio, di antisemitismo mai visto prima che ha invaso l'Europa. Che una manifestazione a Berlino potesse inalberare cartelli con scritto "morte agli ebrei" è una vera tragedia per l'Europa, che mostra così di aver perduto la memoria e l'onore. Ho raccontato più volte nei dettagli come la guerra sia scoppiata il 7 luglio senza possibilità di scelta e con molta ritrosia da parte di Israele e come non abbia niente a che fare, come invece è stato suggerito, con una eventuale "vendetta" per il rapimento e l'uccisione dei tre studenti. In quel caso, l'azione di Israele è consistita in un doveroso rastrellamento del territorio intorno a Hevron, che non ha niente a che fare con Gaza, e che si è fermato esattamente nel momento in cui purtroppo sono stati trovati i corpi dei ragazzi.[...]
Mediorientale
Israele ha vinto
Nessuno deve farsi intrappolare dalle urla e dagli spari di “vittoria” di Hamas, cui si accompagnano in queste ore i ghigni dei terroristi di tutto il mondo. Nel 1967, conclusasi la Guerra dei Sei Giorni, dopo una storica sconfitta l’Egitto gridava alla vittoria. Hamas ha perso e Israele ha vinto non solo con l’uso di un esercito valoroso che ha combattuto con le mani legate dietro la schiena, ma per lo spirito che lo anima.
Israele vince perché Hamas non ottiene
nessun vantaggio significativo; ha perso alcuni fra i suoi capi più
importanti; la sua riserva di armi è decimata; le sue gallerie distrutte
per il maggiore numero; Gaza ha ha riportato danni molto importanti; ha
perso un numero molto alto di cittadini; in definitiva ha accettato
semplicemente la proposta egiziana che Israele aveva accettato fin dal
primo momento, ovvero trattare solo dopo il cessate il fuoco; Abu Mazen
prende una grande parte del suo potere nel territorio di Gaza
controllandone, così sembra, gli ingressi; Hamas è isolato nel mondo
arabo: solo il Qatar e la Turchia sono dalla sua parte, mentre si sta
formando uno schieramento moderato che tende invece ad avvicinarsi alle
posizioni di Gerusalemme.[...]
Mediorientale
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin
The Foreign Press Association Protest Statement
The FPA protests in the strongest terms the blatant, incessant, forceful and unorthodox methods employed by the Hamas authorities and their representatives against visiting international journalists in Gaza over the past month.
The international media are not advocacy organisations and cannot be prevented from reporting by means of threats or pressure, thereby denying their readers and viewers an objective picture from the ground.
In several cases, foreign reporters working in Gaza have been harassed, threatened or questioned over stories or information they have reported through their news media or by means of social media.
We are also aware that Hamas is trying to put in place a "vetting" procedure that would, in effect, allow for the blacklisting of specific journalists. Such a procedure is vehemently opposed by the FPA.
The Foreign Press Association
Intervista a Fiamma Nirenstein sugli sviluppi del conflitto tra Israele ed Hamas dopo il rapimento del soldato israeliano Hadar Goldin
Riascolta l'intervista di Cristiana Pugliese a Fiamma Nirenstein sugli sviluppi del conflitto tra Israele ed Hamas dopo il rapimento del soldato israeliano Hadar Goldin
La continua farsa del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite
Mi vergogno per il Consiglio per i Diritti umani dell’ONU che ha ancora una volta criminalizzato Israele e ha indetto una commissione d’inchiesta sospettandolo di “crimini di guerra”. Solo gli USA si sono opposti alla risoluzione votata da 29 su 47 stati membri. Fra gli astenuti, con mia grande vergogna, anche l’Italia.
Il pregiudizio, è sempre lo stesso, come ai tempi della Commissione Goldstone, nel 2009, quando il giudice sudafricano ha svolto un’indagine carica di pregiudizi e di menzogne che si è rimangiato poco dopo. Allora l’Italia, con mio orgoglio, votò contro un rapporto vergognoso e palesemente menzognero.
Anche stavolta, la verità è sotto gli occhi di chiunque la voglia vedere: Hamas è doppiamente il criminale di questa guerra, perchè non solo, senza nessuna provocazione spara migliaia di missili sulla popolazione israeliana con l’intenzione di uccidere civili, donne bambini, ma usa i propri civili, donne bambini, per coprire i terroristi sul proprio territorio.
Ci sono un milione di prove di questo ripugnante comportamento cui si contrappone quello dell’esercito più morale del mondo, che a causa della sua lealtà e della guerra che conduce in maniera capillare e selettiva, perde i suoi figli migliori, già 32 dall'inizio dell’operazione Zuk Eitan.
Mediorientale
Israele ancora sotto attacco. Riascolta la puntata di questa settimana de Il Medioriente visto da Gerusalemme per conoscere le ultime news e gli approfondimenti della nuova guerra di difesa dello Stato ebraico contro l'estremismo palestinese.
Quelle compagnie che sospendono i voli premiano a Hamas
Le compagnie che hanno sospeso i voli per l’aeroporto Ben Gurion hanno dato un bel premio a Hamas. Che boicottaggio ben riuscito, stanno ora gongolando tutti i suoi amici, e sono molti di più di quanti lo confessino apertamente. Per esempio tutti quelli che marciano a Londra a Parigi e anche in Italia contro Israele con slogan antisemiti.
La sospensione dei voli rappresenta l’isolamento rispetto al mondo occidentale, uno dei peggiori incubi di Israele, sempre più sola, una coraggiosa scheggia di civiltà e di democrazia in mezzo a un mondo estremista, dittatoriale, islamista.
Inoltre, certifica per sempre l’impossibilità di una trattativa lungo i confini del 67, dato che avere aeroporto sotto tiro palestinese si dimostra una garanzia di pericolo internazionale che Israele non si può certo permettere.
Israele garantisce in queste ore la sua certezza nel garantire i cieli dell’aeroporto, e non si prenderebbe questa responsabilità se non ne fosse assolutamente certa. Quindi, compagnie aeree, Alitalia, non date ragione ai missili, alla violenza, al terrorismo, riprendete i voli.