Fiamma Nirenstein Blog

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CONVEGNO L'infanzia rubata - la tragedia dei bambini siriani

giovedì 13 febbraio 2014 Generico 0 commenti

Secondo i dati pubblicati a novembre dall’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati (UNHCR), in meno di un anno, il numero dei profughi minorenni siriani è più che decuplicato: da 70.000 a oltre 1 milione e 100mila, 75 per cento dei quali al di sotto dei 12 anni. I bambini rappresentano il 52 per cento della popolazione profuga siriana. All'interno dei confini siriani, le persone coinvolte dal conflitto sono 9,3 milioni, quasi 4,3 milioni dei quali minori: 3 milioni fra questi sono sfollati interni. Secondo le stime ONU, le vittime civili sono almeno 113.000, tra cui 11.400 bambini, un terzo di loro al di sotto dei 10 anni.
 

L’INFANZIA RUBATA
 
LA TRAGEDIA DEI BAMBINI SIRIANI
 
giovedì 20 febbraio 2014
ore 18,00 – 20,00 
 Camera dei Deputati, Sala delle Colonne, Via Poli 18 – Roma 
 
Saluti di apertura:
Beatrice Lorenzin,
Ministro della Salute
 
Tavola Rotonda:

Giulio Terzi di Sant’Agata,
Ministro degli Esteri emerito

Domenico Quirico,
Editorialista e inviato de La Stampa

Giacomo Guerrera,
Presidente UNICEF ITALIA

Sion Houri,
Direttore dell’Unità di Terapia Intensiva Pediatrica, Wolfson Hospital (Israele), Save a Child’s Hearth

Eugenia Roccella,
Vicepresidente Commissione Affari Sociali

Sandro Gozi,
Vicepresidente Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa

Luigi Compagna,
Commissione Esteri del Senato
   
Modera e conclude:
Fiamma Nirenstein,
Editorialista de Il Giornale e scrittrice, Presidente di  RBF Italy
 

E’ prevista traduzione simultanea inglese-italiano-inglese
E’ necessario accreditarsi:
Tel: 06-67605244, cell. 393 805 8906
email: 
summitinformation@gmail.com
 Per gli uomini è obbligatorio indossare la giacca

Medio Oriente, ovvero il teatro dell’assurdo

lunedì 10 febbraio 2014 Generico 0 commenti

Shalom, febbraio 2014

Per capire dove è il povero, insanguinato Medio Oriente in questo momento, occorre una premessa un po’ debilitante: viviamo su un palcoscenico girevole, in cui rotea l’Egitto, la Siria, l’Iran, il processo di pace mediorentale, e ognuna delle scene rappresentate ha un carattere sostanzialmente fittizio. Ovvero, ciò che vediamo, il modo in cui se ne parla e se ne scrive, non risponde alla realtà dei fatti, l’interazione politica avviene fra protagonisti che recitano un copione che prescrive una politica mondiale di pacificazione mentre in realtà si stanno modificando con terremoti e tsunami tutti gli antichi equilibri. Il palcoscenico girevole ci mostra in questi giorni la trattativa sulla Siria a Ginevra; la questione iraniana, che ha avuto una sua accentuazione a Davos; e il dialogo israelo- palestinese, qui, dalle parti di Gerusalemme e di Ramallah.[...]

Mediorientale

mercoledì 5 febbraio 2014 Generico 0 commenti

RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



L’affaire Soda Stream, il boicottaggio contro i prodotti israeliani, la Terza intifada made in Bruxelles, le pressioni europee contro Israele, le “minacce” di Kerry rivolte a Gerusalemme riguardo i colloqui, e poi le pericolose strategie implementate e istruite dallo svigorito Hamas e gli obiettivi dei qaedisti interessati a importare il jihad in Palestina per combattere contro lo Stato ebraico e un’analisi sulla situazione interna a questi gruppi jihadisti: si è parlato di questo durante la puntata de Il Medioriente visto da Gerusalemme di questa settimana per poi continuare con un’analisi sulla situazione domestica turca fino ad arrivare a notizie afferenti la Mavi Marmara, sulla Siria – compresi i rapporti di questa con Russia e Iran- per poi concludere con i rapporti socio economici tra UE Berlino ed Ankara in relazione al possibile ingresso della Turchia in Europa, senza lasciare nel silenzio il triste bilancio sulle vittime della continua guerra siriana e informazioni sullo stato dell'arte della consegna delle armi da parte di Assad.

Nirenstein, Giornata della Memoria: "Lottare contro rinnovo dell'antisemitismo e israelofobia"

lunedì 27 gennaio 2014 Generico 1 commento
Dichiarazione di Fiamma Nirenstein, giornalista e scrittrice, già vicepresidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati e Presidente del Comitato per l'Indagine Conoscitiva sull'Antisemitismo

Gerusalemme, 27 gennaio. "Nei giorni dei lavori della Commissione per l'Indagine Conoscitiva sull’Antisemitismo da me fondata e presieduta in Parlamento, costituita da tutte le parti politiche, uniti, abbiamo lanciato l’allarme per l’antisemitismo serpeggiante anchenell'ambitoditutta quanta la società italiana. Più del 40 per cento degli italiani dice di 'non provare simpatia per gli ebrei'. Le disgustose punte di odio che in questi giorni sono venute alla luce poggiano su un atteggiamento sempre più diffuso, troppo spesso negato senza riflessione e speranzosamente e che ha il suo più aggressivo e attivo fondamento in un cumulo di odio antisionista che anche il presidente Napolitano ha identificato come antisemitismo. Martin Luther King fu il primo a lanciare l’allarme sul trasformarsi dell’odio antisemita in odio antisionista,nell'autenticaisraelofobia che oggi copre lo Stato degli ebrei di menzogne senza base, che lo insulta con accuse di ferocia e discriminazione razziale mentre sono i suoi nemici a operare secondo questi principi. Eppure mentre la stragrande maggioranza dei cittadini nega di essere antisemita, moltissimi sono pronti a dichiarare la loro ostilità a Israele e persino il desiderio di vederlo sparire.

Al di là dei gruppetti neonazisti che seguitano a operare dal fondo del loro pozzo di idiozia e di miseria intellettuale, pensiamo che per combattere il vero antisemitismo odierno occorra agire con la consapevolezza che i nemici degli ebrei potrebbero di nuovo cercare di distruggerli, come tante volte dichiarano i fascisti, gli jihadisti, gli iraniani, gli 'amici della Flottiglia' e di Hamas, certi membri delle organizzazioni e delle ONG falsamente impegnati per i diritti umani, se solo ne avessero la possibilità.

La guerra contro l’antisemitismo ha oggi il colore della lotta contro l’israelofobia, e ricordarlo è il miglior modo di onorare la memoria dei sei milioni di uccisi, i nostri cari. Mai più questo accadrà, se sapremo individuare il campo di battaglia".

A Symposium on the book: From Ambivalence to Betrayal

domenica 12 gennaio 2014 Generico 0 commenti
 

Mediorientale

giovedì 9 gennaio 2014 Generico 0 commenti

RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin

La puntata di questa settimana de Il Medioriente visto da Gerusalemme inizia da Israele dove i colloqui con i palestinesi continuano sotto la regia americana di John Kerry, il segretario di Stato americano, in visita nel Levante per la dodicesima volta: quali sono le preoccupazioni di Israele? Quali le richieste dei palestinesi? Come gli Stati Uniti rispondono alle richieste di ambedue le parti? Inoltre, sempre da Israele, notizie sui profughi che ultimamente stanno chiedendo la cittadinanza per poi passare a parlare di Iran. Del programma nucleare (a scopi militari) che sta perseguendo per poi passare ad analizzare la situazione in Siria e la complicata situazione in Iraq, dove la secolare guerra tra sciiti e sunniti continua a consumarsi e a preoccupare gli Usa, fino ad arrivare in Egitto, e a quanto sta succedendo all’ombra delle piramidi con il governo El Sisi, chi per poi concludere con un’analisi sulla struttura qaedista e due gossip su gli Hezbollah.

Troppi sorrisi e strette di mano tra Italia e Iran

martedì 31 dicembre 2013 Generico 0 commenti
Shalom, dicembre 2013

Quando arrivo in Italia da Israele, sono affamata di giornali, notizie, rassegne stampa. E’ una inveterata abitudine da giornalista, la droga del mestiere, e anzi mi domando sempre come ho potuto, a Gerusalemme, consumare dosi tanto basse di eccitante nostrano. La risposta però mi viene dalle pagine stesse dei nostri giornali: quando sono distratta da altre notizie, quelle del mondo, leggo poco la nostra stampa, specie nelle pagine di esteri, perché si tratta di sostanza tossica. Per esempio, in questi giorni sono rimasta avvelenata dall’eccitazione inconsulta che ha accompagnato il viaggio in Iran di Emma Bonino, il nostro ministro degli esteri con la quale ho una antica consuetudine e una certa condivisione di obiettivi relativi alle donne, ai diritti umani, all’avversione alla pena di morte, al rifiuto di ogni discriminazione razziale e sessuale. La Bonino che è radicale, è anche necessariamente pacifista: so let it be. Fa parte della sua storia, del suo gusto, del suo diritto.[...]

Mediorientale

giovedì 26 dicembre 2013 Generico 0 commenti

RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin



Le mosse palestinesi per far saltare i colloqui, il profilo di alcuni terroristi che presto usciranno dalle prigioni israeliane per rispettare gli accordi, gli attentati e i missili che colpiscono nuovamente Israele, l’annuncio di nuove costruzioni nei “territori” annunciate da Netanyahu, gli incontri segreti tra quest’ultimo con Abu Mazen, la crisi politica che sta colpendo il governo di Ankara e le posizioni dei vari esponenti di spicco turchi e dell’esercito, si è parlato di questo durante la puntata di questa settimana de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme per poi concludere con importanti notizie sulla fratellanza musulmana che arrivano dall’Egitto e con una notizia che arriva dalla Palestina, dove la festa del Natale viene strumentalizzata da Abu Mazen.

Israelofobia, ovvero l’antisemitismo senza antisemiti

venerdì 13 dicembre 2013 Generico 2 commenti
Shalom, dicembre 2013

Se l’antisemitismo viene considerato politicamente scorretto, l’antisionismo viene tranquillamente accettato. Ma dall’odio irrazionale e pregiudiziale contro Israele oggi scaturisce il nuovo odio antiebraico. Il problema degli ebrei di oggi, in tutto il mondo, non è l'antisemitismo, ma un nuovo fenomeno che chiameremo “israelofobia”. Naturalmente l'antisemitismo ne è parte integrante, ma se individuiamo nella sua esistenza la radice del pericolo antisemita odierno, questo impone una battaglia completamente nuova: ovvero, per l'ebraismo mondiale e i suoi alleati, per la sua salvaguardia, il punto basilare non è l'impegno nella lotta contro l'antisemitismo, ma prima di tutto contro l'israelofobia. Ottenere dei risultati in questo campo, può migliorare la condizione ebraica in tutto il mondo, molto di più che sul tema della memoria su cui è incentrato oggi. Se diamo uno sguardo a tutte le celebrazioni che hanno avuto luogo in Europa per ricordare e stigmatizzare la Notte dei Cristalli del 9 novembre 1938, vediamo che esse abbondano, e che nessun ebreo può dirsi insoddisfatto guardando il panorama di simpatia, di proclamazione pubblica della necessità della memoria e, quindi, di rifiuto assoluto rispetto all'antisemitismo e ancora più a qualsiasi volontà genocida nei confronti degli ebrei. Angela Merkel per esempio, uno fra i tanti oratori risoluti, ha detto che i tedeschi devono mostrare “forza d'animo e promettere che l'antisemitismo non sarà tollerato in nessuna forma”.[...]

Convegno " Medioriente in fiamme"

venerdì 13 dicembre 2013 Generico 0 commenti

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