Mediorientale
martedì 3 febbraio 2015 Generico 1 commento
RIASCOLTA La rubrica "Il Medio Oriente visto da Gerusalemme" di questa settimana con Fiamma Nirenstein e Massimo Bordin La situazione della politica interna israeliana a pochi mesi dal voto; il ritorno dell'ambasciatore giordano in Israele; la lotta del governo egiziano contro l'Isis, contro Hamas e contro altre organizzazioni terroristiche: le reazioni del movimento terrorista palestinese e l'asse tra Gaza e l'Iran da poco scontratosi contro Israele, insieme ad Hezbollah, sulle alture del Golan; questi i principali argomenti della puntata settimanale de Il Medio Oriente visto da Gerusalemme per concludere con interessanti notizie che ci portano in Arabia Saudita.
mercoledì 4 febbraio 2015 12:50:47
Cara Fiamma, due di queste notizie sembrano particolarmente interessanti e fonte di sviluppi per ora imprevedibili.----- Il fatto che due stati islamici mediuorientali prendano posizioni (diversamente) ostili ai terroristi, costituisce un precedente che potrebbe orientare molti altri Stati e, soprattutto, il clero islamico di questi: il terrorismo (pseudo-religioso) viene rigettato come illecito, quali che siano le motivazioni.----- L'Egitto di Al Sisi rompe gli indugi di trattative inutili e bada a salvare il Sinai, oltre a battere gli accenni di guerra civile, contro gli ispiratori “fratelli musulmani” che stanno tentando, di fatto, la “saldatura” operativa con l'Iran.----- La Giordania, riaprendo ufficialmente i rapporti diplomatici con Israele, dà un chiaro segnale di indisponibilità ai progetti terroristici del confinante territorio palestinese.----- Ora si tratta però di vedere cosa farà la “sinistra” israeliana, qualora dovesse prevalere alle elezioni: la tendenza a muoversi secondo ideologie e non secondo pragmatismo dettato dalla REALTA', è tipica di tutte le “sinistre” mondiali.---- Compresa quella U.S.A. che dovrebbe impegnare il governo in trattative con l'Iran con esiti non scontati e, anzi, piuttosto preoccupanti......