Fiamma Nirenstein Blog

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SAVE THE DATE Making "Never Again" Mean Something

mercoledì 26 gennaio 2022 Generico 0 commenti

On Wednesday, January 26 at 1pm ET, please join former U.S. federal prosecutor Henry Kopel and former Italian Parliament member and author Fiamma Nirenstein for a timely discussion about the role of the media in genocide, terrorism, and rising antisemitism. The afternoon will include a Q&A session that will offer an opportunity for you to converse with the speakers.

Please click here to register
 to reserve your space on Wednesday, January 26 at 1pm ET. PRE-REGISTRATION IS REQUIRED.

This CAMERA webinar is co-sponsored by the Foundation for Genocide Education and the Jerusalem Center for Public Affairs. 

L’aggressione Di Livorno? Colpa Dell’antisemitismo Genocida. L’allarme Di Nirenstein

mercoledì 26 gennaio 2022 Generico 0 commenti

L'Argomento.com, 26 gennaio 2022

Fa rabbrividire la concomitanza delle celebrazioni della Giornata della Memoria con l’aggressione antisemita ad un bambino di Livorno. Lo scorso anno c’è stato il record decennale degli episodi di antisemitismo, dice a L’Argomento Fiamma Nirenstein, giornalista di lungo corso, scrittrice, già parlamentare e membro del Jerusalem Center for Public Affairs (Jcpa). Ovvero dieci al giorno, “un numero per alcuni versi anche inferiore alla realtà, visto che molti non li denunciano”.

Antisemitismo genocida

E osserva: “C’è un antisemitismo dilagante e terrificante che soprattutto ha un carattere genocida, non è un antisemitismo da barzellette ma drammatico, perché mette nel mirino hitlerianamente il cuore stesso del popolo ebraico, che è lo Stato di Israele, delegittimandone l’esistenza. Non è un caso che questi ultimi moti arrivino dopo la reazione israeliana a Gaza, dove Israele era stato aggredito da Hamas con 4500 missili senza alcuna ragione. Non è un caso che le folle scese nelle piazze francesi, inglesi, spagnole e belghe urlavano che Hitler aveva ragione”.

La nazificazione di Israele

Nirenstein sottolinea che negli Stati Uniti il fenomeno è purtroppo molto presente: una collaboratrice della Cnn è stata allontanta dall’emittente perché seguitava a scrivere sui suoi social frasi inneggianti al ritorno di Hitler. Questi fatti non sono imputabili, secondo Nirenstein, ai deliri dell’estrema destra, ma sono tesi ripetute da folle che si ritengono difensori dei diritti umani: “La nazificazione di Israele è echeggiata anche da una serie di istituzioni, come il Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu quando ha istituito pochi giorni fa una commissione permamente con il compito di verificare le eventuali violazioni dei diritti umani da parte di Israele, e non quelle di Cina, Siria e Iran. [...]

"LA SHOAH, EVENTO UNICO NELLA STORIA" - INTERVISTA A FIAMMA NIRENSTEIN

domenica 23 gennaio 2022 Generico 0 commenti

Shalom.it, 23 gennaio 2022

 

L’iniziativa del Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado” per il 27 gennaio, il Festival delle Memorie, ha riportato alle cronache un pericoloso fenomeno: quello di mettere sullo stesso piano la Shoah e gli altri genocidi. Per capire come si arrivi alla banalizzazione e la negazione dell’unicità della Shoah, Shalom ha intervistato Fiamma Nirenstein, giornalista e scrittrice italiana che dal 2013 vive a Gerusalemme, dopo aver fatto l’Alyah.

 

Mettere i genocidi in un unico calderone è una novità?

 

Non è affatto una novità, è una questione che ritorna molto spesso, nell'ambito dell'attacco alla memoria dell'Olocausto. Ma non vorrei essere fraintesa: i genocidi sono molti, ricorrenti, terribili, accomunati da un elemento essenziale, la sofferenza inenarrabile delle vittime. Dovere comune è quello di essere in perenne allarme e in difesa militante dei diritti dei perseguitati.  Pensi che dal 1952 al 2001 si contano 37 genocidi: per ognuno di questi, siamo chiamati a difendere le vittime e a riconoscere il fatto che ognuno va bloccato e punito.

 

Ma questo non significa affatto confondere un genocidio con l'altro, perderne d'occhio le peculiarità è un errore fondamentale. E qui viene il punto della sua domanda: la memoria della Shoah è sotto attacco da parecchi anni, da destra, da sinistra e da parte del mondo islamico. In parte, l'attacco si basa sulla negazione della sua unicità, che si sfrangia nella banalizzazione fino al suo stupefacente rovesciamento, ovvero fino alla "nazificazione di Israele" come la chiamò Robert Wistrich, ormai purtroppo molto comune.

 

Ma innanzitutto, vediamo: perché la Shoah è un evento unico nella storia dell’umanità?

 

Intanto, è evidente a ogni persona di buon senso, è controintuitivo dire che non sia stato un evento unico nella storia dell'umanità. Prendiamo in considerazione alcuni elementi: intanto, il numero gigantesco delle vittime; poi il fatto che il Reich si fosse prefisso di eliminare tutti gli ebrei dal mondo intero, ovunque si trovassero, senza confini territoriali. Per Hitler si trattava di cercare, trovare, uccidere tutti li ebrei, di toglierli dal mondo intero, ovunque. Anche i più crudeli stermini come quello degli Armeni si fermano a determinati confini, per esempio gli Armeni di Gerusalemme non furono presi di mira, gli Khmer Rouge avevano i confini della Cambogia, la Serbia quelli dei bordi territoriali del suo conflitto. Hitler, che deportò gli ebrei ovunque, progettò con Haj Amin al Husseini persino lo sterminio degli ebrei in Medio Oriente. Ancora: lo sterminio degli ebrei era prioritario, il numero uno fra gli scopi del nazismo, anche quando la guerra era ormai persa le ultime deportazioni su ferrovia vennero prima del rifornimento o il rimpatrio dell'esercito in rotta. Inoltre: l'ossessione prioritaria dell'antisemitismo omicida nel pensiero hitleriano è stata tale per cui invece di utilizzare al lavoro gli ebrei deportati nell'impresa bellica, divorante, dell'imperialismo nazista, si preferiva ammazzarli… e si potrebbero aggiungere altri elementi di unicità ancora.

 

Tuttavia, restiamo sempre in ginocchio, davanti alla sofferenza di chi ha sofferto genocidi... ma deve essere chiarito che naturalmente i palestinesi non c'entrano nulla con tutto ciò, lo stesso loro  numero (secondo loro stessi) che si è moltiplicato insieme a tutti i criteri di misurazione del loro livello di vita, ci raccontano una vicenda reale che è l'esatto contrario della loro narrativa di apartheid, razzismo, persecuzioni... insomma il punto di arrivo di tutto il criterio della banalizzazione della storia ebraica per cui alla fine si fa degli ebrei, anzi, di Israele, un novello perpetratore di genocidio. Ridicolo, e molto fuorviante. Il titolo del conflitto è sin dall'inizio quello del diritto all'autodifesa di un popolo attaccato, quello ebraico. Fin dal primissimo inizio della vicenda attuale, anni 20, in cui il colonialismo non c'entra niente.

 

Cosa significa togliere il carattere dell’unicità alla Shoah?

 

Significa anche riconoscere il significato morale della incredibile resilienza ebraica nell' opporsi alla propria obliterazione, a quella delle idee, della cultura dell'amore per la vita che caratterizza l'ebraismo. Hitler, ma in generale l'antisemitismo, non odia soltanto gli ebrei uno per uno. Odia il fatto che esista da tre millenni una testimonianza ebraica di fedeltà a un principio morale astratto e che ha ispirato tutta la storia del mondo che si è evoluto verso la democrazia. In questo consiste il genocidio, lo sterminio unico: nella determinazione a cancellare dal pianeta una delle sue anime morali fondamentali, contraria a tutte le dittature e alle prepotenze. [...]

Il Medio Oriente visto da Gerusalemme

venerdì 14 gennaio 2022 Generico 0 commenti
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Il lato oscuro dell'eredità di Desmond Tutu

sabato 1 gennaio 2022 Generico 2 commenti

Desmond Tutu è stato sepolto ieri con tutti gli onori, ed è giusto: perché il vescovo sudafricano è stato un grande combattente della battaglia contro l'apartheid in Sud Africa, e ha contribuito a distruggere l'obbrobrio razzista, la peggiore delle violazioni dei diritti umani. Ma dobbiamo essere giusti, ed evitare, specie in tempi di antisemitismo crescente, di costruire falsi santini. Qualcosa si è confuso nella psiche del vescovo rivoluzionario, se il suo messaggio dalla sacrosanta crociata contro il razzismo si è avventurato in una autentica guerra contro il Popolo ebraico, la sua religione, il suo Stato.

Purtroppo restano nella sua biografia le frequenti affermazioni contro la "lobby" ebraica definita "troppo potente” e "terrificante", gli stereotipi che usava per gli ebrei sul "denaro", il "potere", "l'arroganza", l'idea nazifascista che siano gli ebrei "la causa di molti problemi nel mondo". Tutu era appassionatamente filopalestinese, e questo è legittimo: ma sostanziava la sua passione con una quantità di stereotipi menzogneri, paragonando gli ebrei ai nazisti, e trasferendo su di loro il concetto di Shoah. Diceva  che gli ebrei si attribuisco il monopolio dell'Olocausto, e che il mondo non vuole perdonare i nazisti, mentre perdona Israele per l'Olocausto che opera sui palestinesi; ha persino detto che "le camere a gas" erano comunque "una morte più pulita" di quella inflitta dall'apartheid di Israele sui palestinesi. [...]

 

Il Medio Oriente visto da Gerusalemme

venerdì 17 dicembre 2021 Generico 0 commenti
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Informazione Corretta, il nuovo video di Fiamma Nirenstein: Israele, la Siria di Assad e i media

venerdì 17 dicembre 2021 Generico 0 commenti

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oggi, il sito web Informazione Corretta pubblica in esclusiva un mio nuovo video: Israele, la Siria di Assad e i media
 


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ADEI WIZO: presentazione del mio nuovo libro Jewish Lives Matter

mercoledì 15 dicembre 2021 Generico 0 commenti

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Il Medio Oriente visto da Gerusalemme

venerdì 3 dicembre 2021 Generico 0 commenti
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Firenze, assegnato il Premio Pinocchio di Carlo Lorenzini

mercoledì 24 novembre 2021 Generico 0 commenti

I premiati

 

La Nazione, 24 novembre 2021

Si è svolta questa mattina, 24 novembre, nella Sala Borsi della Basilica di San Lorenzo, la cerimonia di consegna del tradizionale riconoscimento promosso dall'Associazione Culturale “Pinocchio di Carlo Lorenzini”.

«Questo premio è una tradizione che dura da 10 anni -commenta Anna Iacobacci, presidente dell'Associazione Pinocchio di Carlo Lorenzini-, attraverso la quale intendiamo celebrare la ricorrenza della nascita del celebre autore delle avventure del burattino più amato al mondo. Come da tradizione, a ricevere il riconoscimento sono persone che abbiano saputo distinguersi in ambito professionale, artistico, sociale, alle quali conferiamo un premio specifico che porta il nome di uno dei personaggi del romanzo. Dopo un importante lavoro da parte dei giurati, sono stati scelti nomi di indubbio prestigio e siamo riusciti a tornare ad organizzare una cerimonia di consegna in presenza che riunisce i premiati delle due edizioni 2020 e 2021, dopo l'anno di stop imposto dalla pandemia».

Questi i premiati del 2020: Mastro Geppetto, Piante Mati; Grillo Parlante, Zubin Mehta; Mangiafoco, Enio Drovandi; Gatto e Volpe, Stefano Grifoni; Albero degli Zecchini, Enrique Baron Crespo; Fata Turchina, Agnese Pini; premio speciale Grillo Parlante, Anna Pompei Rudeberg; Osteria Gambero Rosso, Cosimo Ceccuti; Paese dei Balocchi, Pier Francesco Bernacchi; Pesce-cane, Fabio Fanfani; Colombo, Monsignor Marco Viola. Premio 2021, Mastro Geppetto, Peruzzi; Grillo Parlante, Fiamma Nirenstein; Albero degli Zecchini, Eugenio Giani; Fata Turchina, Cristina Acidini; Paese dei Balocchi, Maurizio Giani. Prima dell'inizio della cerimonia, i premiati sono stati invitati a partecipare ad uno speciale tour all'Archivio della Basilica di San Lorenzo, accompagnati dal Reverendo Monsignor Marco Viola.

“Collodi e Pinocchio rappresentano un patrimonio straordinario da tramandare, una storia incredibile da far conoscere e valorizzare come merita, per questo il nostro grazie va all’associazione Pinocchio per il suo lavoro importante. - ha detto la vicesindaca Alessia Bettini -. Compito della politica è anche diffondere valori, divulgare una coscienza per creare conoscenza, coltivare la nostra memoria, la nostra storia e la nostra identità e vogliamo lavorare anche con le giovani generazioni con questo obiettivo. Ed è fondamentale la collaborazione con la cittadinanza attiva come in questo caso. Bello il momento di oggi con la consegna di questo riconoscimento a persone impegnate nei più vari settori nella nostra città”. “I miei complimenti per i premiati e i premi scelti, una rappresentanza di donne e uomini che nella nostra città ognuno nel proprio ambito danno un contributo importante. - ha detto l’assessora a Istruzione e Welfare Sara Funaro- Vogliamo coinvolgere l’associazione Pinocchio in un progetto dedicato al contrasto alle fake news, attraverso questa figura simbolo possiamo focalizzarci in maniera concreta su questo problema, per insegnare ai giovani a riconoscere informazioni false”.

L’evento si è aperto con i saluti della Presidente dell’Associazione Culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini Anna Iacobacci, della Vicesindaca Alessia Bettini, dell'assessore Sara Funaro e della Presidente di giuria Grand Uff. onorevole Monica Baldi. A seguire un momento musicale con il Maestro George Georgescu e, in chiusura, il brindisi per festeggiare il compleanno di Carlo Lorenzini. La giuria del premio è composta da: Monica Baldi (presidente), Rossana Capitani, Sandro Benucci, Lionardo Lorenzo Ginori, Niccolò Pandolfini, Paolo Padoin, Virginia Gori, Anna Maria Iacobacci, Lucia Livatino, Roberto Giacinti.

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