La sabbia di Gaza

Anno: 2006
Dati: XI-133 p., brossura
Editore: Rubbettino
Collana: Problemi aperti
Acquista online
Il volume racconta il ritiro dalla Striscia di Gaza deciso dal premier israeliano Ariel Sharon con l'intenzione di porre fine al decennale conflitto con i palestinesi. L'autrice descrive con partecipazione lo sgomento e le resistenze fra i "settler", i coloni che su questo lembo di terra hanno vissuto esistenze ed esperienze intrise di speranza come di violenza. Un libro di riflessioni per conoscere una vicenda su cui troppo spesso si affollano stereotipi e luoghi comuni.
Una visione laica, ma non per questo incapace di cogliere, tra le esigenze del pseudo messianiche, l'autentica religiosità del popolo eletto per antonomasia.
Lo straziante compito dell'esercito israeliano, chiamato a scacciare i propri fratelli dalle loro case, è solo il paradosso più eclatante di una vicenda che lascia i contorni della cronaca per farsi già storia. A prescindere dai concreti esiti sul processo di pace, il ritiro assume infatti una valenza metastorica, richiamando gli esordi e i trasferimenti di popolazione cui il secolo scorso ci ha tristemente abituato. L'elemento nuovo è la solidarietà indistruttibile tra sfollati e soldati, forse il primo passo verso la consapevolezza della necessità di questo atto unilaterale.
Scrive la Nirenstein: "Il fatto che essi non avrebbero mai dovuto essere dislocati là, non rende tuttavia più facile vedere le loro vite distrutte". E pone scomodi interrogativi alla comunità internazionale e all'opinione pubblica occidentale.