Via le truppe, la tregua tiene. E ora si crea la pace in Egitto
Il Giornale, 06 agosto 2014
(Gerusalemme) Dopo 28 giorni di guerra crudele, di storie di eroismo e di distruzione, al 29esimo mattino il Medio Oriente ha iniziato la sua prima prova di pace. Soltanto una prova, perchè ancora le aspettative, i risultati, i dilemma sui vincitori e i vinti hanno solo il fragile segno positivo di qualche ora sulle 72 di tregua fissate; e soprattutto contano sul serio, professionale, tentativo del presidente Abdel Fattah al Sisi, al Cairo, di mettere insieme tutte le forze positive: l'Egitto, Israele e i palestinesi di Abu Mazen (non Hamas) sono le tre punte del triangolo che può per un po' riportare il silenzio in Medio Oriente, naturalmente con gli USA. Intanto, si prevede che dopo questa prima tregua si passi a una seconda e a una terza, prima di un accordo per ora lontano.
Solo nel pomeriggio, quando è sembrato che la tregua tenesse, Israele ha inviato la sua delegazione in Egitto. Ancora due minuti prima della tregua Hamas seguitava a bombardare fino a Gerusalemme. Ma già nella nottata, dopo l'esplosione del tunnel numero 32, l'ultimo obiettivo, i soldati hanno sgomberato lasciando alcuni presidi. Le foto mostrano il sollievo di tornare a casa dopo le battaglie, la paura, l'eroismo, mentre 64 compagni venivano uccisi; molte sono foto con la bandiera. Come ha detto il generale Sami Turgyman concludendo l'operazione, "è incredibile la dedizione che hanno dimostrato soldati di vent'anni per distruggere le armi e le gallerie".
Hamas va al Cairo chiedendo aiuto: ha alle spalle migliaia di case distrutte, la perdita di 1800 palestinesi, delle gallerie e di buona parte delle armi. Il lancio di migliaia di missili su Israele si è dimostrato inefficiente, l'economia è distrutta, la gente sfiduciata. Eppure il portavoce Sami Abu Zukri proclama la vittoria mentre avanza richieste di sopravvivenza.Hamas prima di tutto vorrebbe l'apertura del passaggio di Rafiah nell'idea, inaccettabile per Israele, di potere far entrare da là liberamente denaro e beni dal Qatar, armi, e malta per ricostruire le case ma anche le gallerie. Questo non va bene nè all'Egitto nè a Israele: Israele va al Cairo per garantirsi che Hamas venga disarmata e che gli aiuti siano controllati. E' interesse anche di Sisi e di Abu Mazen. L'Egitto non è qui solo il mallevadore, dovrebbe consentire l'uso di Rafiah restandone padrone: il controllore più accettabile per tutti è Abu Mazen il presidente dell'Autonomia Palestinese. Questo potrebbe preludere, secondo le speranze del fronte moderato, a un ruolo di Fatah a Gaza.
Intanto Gerusalemme è stata di nuovo colpita dal terrore. Un palestinese ha pugnalato una guardia all'ingresso del grande quartiere di Malee Adumim, uno dei maggiori insediamenti nei sobborghi della Capitale. E' ricoverato in serie condizioni. Ma la grande ondata di odio almeno al momento sembra spiaggiarsi. L'unica onda che ancora si deve alzare in tutta la sua consueta violenza è quella delle critiche nei confronti del governo israeliano. Netanyahu ha condotto la guerra con modesti obiettivi, deciso a non occupare Gaza, ritardando il più possibile l'ingresso di terra, accettando tutte le tregue. L'unità degli israeliani nel sostenere i soldati è stata totale. Ma adesso la destra, anche governativa, copre il Primo Ministro di critiche sostenendo che Hamas, sempre in possesso di un potere territoriale, presto sparerà di nuovo puntando alla distruzione di Israele. Ma Bibi può vantare l'arresto, tenuto segreto per tre settimane, dell'organizzatore del rapimento e omicidio dei tre studenti: si chiama Hassan Kawasmeh che avrebbe ricevuto aiuto e ordini da Gaza.
Cara Fiamma, SE effettivamente, come è stato scritto più volte, Hamas sarà tenuta fuori dalle trattative, SE sarà riaffermata e condannata la sua natura terroristica, SE si SCRIVERA' (scripta manent...) molto chiaramente negli accordi che i firmatari si impegnano ad una azione militare COMUNE contro i terroristi che continuassero negli attentati, SE si impedirà IN OGNI MODO ai rappresentanti di Hamas di avere un ruolo politico in Palestina, SE si smantelleranno le strutture di insegnamento terroristico pseudo-islamico (scuole, con la connivenza di UNRWA), SE sarà completato lo smantellamento e distruzione di strutture e armamenti di Hamas (OVUNQUE NASCOSTI), SE Abu Mazen riprenderà il controllo politico della Palestina ed il processo di pace con Israele: SE si verificheranno tutti questi SE, ci sono speranze concrete di soluzione dei problemi.---Devono essere tolti di mezzo i cavilli e le furbate propagandistiche finora tollerati: devono essere stroncati i lanci contro Israele, per dire, anche di semplici....petardi....--- Per non parlare, ovviamente, degli attentati suicidi e non, anche se con "armi improprie".---I "refrattari" devono essere minacciati, isolati, puniti in ogni modo (se occorre, col "metodo Deif"...), finchè si ficcheranno in testa un principio: BASTA !!! (loro, non Israele, che continuerà ad esistere e prosperare in pace anche se a loro dispetto).
Daniele Frizzo , Brione
Perfetto,ed ora che il popolo palestinese mandi sulla forca Hamas e chi lo usa come carne da macello e riconosca lo Stato e la Nazione di Israele comre merita con il suo diritto di esistere e sono sicuro che da parte israeliana riceverà pari merito e dignità.Non sono ebreo,non ho motivi per parteggiare per Israele,ma hanno le pallemagari in Italia ci fossero politici di tale livello.
antonio fanone , roma italia
uniti si vince sul terrorismo, per me questi non sono terroristi sono semplicemente delinquenti vigliacchi che si nascondono dietro la povera gente, e i mercenari nordafricani che vanno in giro in nome di un Dio sono altrettanto delinquenti rapinatori della peggior specieW Israele, W la democrazia, W la libertàShalom
Donatella Masìa , Italia
Ciao Fiamma! grazie, come sempre, delle tue chiare, lucide, equilibrate analisi. Ieri sera ho visto Angelo Pezzana, che mi ha narrato il suo recentissimo periodo in Israele, fornendomi un sacco di notizie "dal di dentro". Certo, amareggia la voluta ignoranza/distorsione di storia e fatti da parte dei media più seguiti. Perciò, cara Fiamma, continua nel tuo duro lavoro di diffusione della VERITA', è la sola arma che abbiamo!Un abbraccio e buona estate a te ed ai tuoi.Donatella Masìa, Torino
elia meghnagi , londra
mi sembra molto strano che l'unica persona ammazzata nel primo giorno della tregua era un membro dei Nature Karta, ebrei (?) che odiano l'Israele.Questo e' successo in Gerusalemme alla vigiglia di Tish-a' Beav.C'e' qui' forse un messaggio Divino?LA PACE:Tutti noi amiamo la pace, ma io insistereidi queste condizioni (il minimo):Disarmamento di Gaza controllato dagli americani e egizianiSmettere di insegnare nelle scuole l'odiodell'Israele e degli ebrei.Cambiare il 'charter' di Hamas ed accettare l'IsraelePermettere a Israeliani di 'visitare' Gaza in pace cioe' uno scambio di persone.Elia