Uno spettacolo di democrazia
Dopo tanto scrivere, dopo un così grande terremoto, mentre TV e giornali seguitano a bombardare la gente con la faccia distrutta di Ehud Olmert che si addormenta davanti alla cinepresa e l’invito: “dimettiti” che quasi ogni intervistato gli lancia - due parole fra noi sulla commissione Winograd che ha condannato per arroganza, disattenzione, spregiudicatezza, incompetenza, mancanza di informazione, la conduzione della guerra iniziata il 12 luglio 2006 contro gli Hezbollah, che avevano rapito e ucciso soldati israeliani e bombardato il nord; la Commissione ha schiaffeggiato con parole semplici, inequivocabili, e non con l’incomprensibile politichese di noi europei, i diretti responsabili di questi peccati, Ehud Olmert, Primo Ministro, Amir Peretz, Ministro della Difesa, e Dan Halutz, Capo di Stato Maggiore.
L’immagine: cinque anziani pensionati che di fronte al mondo intero mettono il Primo Ministro in uno stato di confusione senza precedenti, rosso in viso, gli occhi gonfi. Uno spettacolo di democrazia senza precedenti sul palcoscenico nudo di un piccolo mondo assediato, circondato da nemici tutti contenti di immaginare che qui si rappresenti l’umiliazione di Israele. Ma questi Paesi dovrebbero invece invidiare Israele, perché essi non hanno mai visto né conosciuto il dissenso, l’autocritica, il ripensamento e per questo non conoscono né lo sviluppo né l’articolazionené la libertà di pensiero.
Le ragioni del fallimento denunciato da Winograd: la guerra del Libano è stata combattuta quasi esclusivamente dall’aria, su suggerimento di Halutz, che era stato comandante dell’aviazione, per evitare che con lo scontro fisico sulla terra i soldati venissero uccisi in gran numero, e nella convinzione superficiale che questo avrebbe cacciato gli Hezbollah dalla fascia sud del Libano. Ma le forze d’aria hanno colpito nei primi giorni, anche se con grande successo, solo i grandi missili di provenienza iraniana di cui si conosceva la dislocazione, mentre le katiushe e i kassam, i cui lanciamissili venivano spostati continuamente nelle strutture civili, case, scuole, ospedali, dei villaggi del sud del Libano, non sono stati distrutti, tanto che fino all’ultimo i kassam hanno colpito le città israeliane: l’esercito israeliano ha scelto l’aviazione col permesso del governo e l’ha usata con le pinzette per evitare di colpire la popolazione usata come scudo dagli Hezbollah. Una scelta umanitaria giusta, che però avrebbe dovuto essere coadiuvata, per essere anche effettiva, dalla rischiosa scelta dell’uso della fanteria e dei carri armati. Solo negli ultimi giorni, vedendo che i razzi seguitavano a piovere dal Libano, Olmert ha usato i fanti e carristi e ha così perso gran parte degli uccisi negli ultimi giorni, quando orami gli accordi di fatto erano stati sanciti all’ONU. Durante la guerra si è anche verificato che le riserve non erano pronte per una nuova guerra: aveva prevalso, dice la commissione, la sensazione che ormai Israele avrebbe potuto fare a meno di combattere chissà per quanto tempo. Una visione molto miope, data la crescita delle forze degli Hezbollah e di Hamas.
Il mondo arabo e islamista: ha festeggiato i risultati delle commissione proclamando vittoria, si sono rallegrati che Israele soffrisse. Gli Hezbollah e Hamas hanno fatto gli sbruffoni di nuovo senza risparmio. Non capiscono che la riflessione, anche quella traumatica, è la levatrice del miglioramento. Come dice il professor Bernard Lewis, proprio la difficoltà ad autocriticarsi e la tendenza, ora al vittimismo, ora al trionfalismo nel mondo arabo lo ha condannato alla sconfitta per tanti secoli, e anche ai micidiali guai economici e culturali che affliggono i paesi arabi nella maggioranza.
Le prospettive: Israele è di fatto alla ricerca di una nuova via e di una nuova leadership per affrontare il futuro, che certo all’ombra della minaccia di Ahmadinejad di distruggere Israele non può essere gestito da un gruppo incompetente. L’esercito è già in piena revisione, le esercitazioni hanno ricominciato a essere frequenti e corrispondenti ai pericoli attuali, la copertura di Israele tramite uno scudo missilistico è all’opera.
Il governo, il parlamento, i partiti politici sono sconvolti e, anche se Olmert e Peretz non intendono per il momento dimettersi, persino la piazza chiede il loro allontanamento. E a giudicare dalle loro facce, e dalle notizie di defezioni continue rispetto a leader ormai dequalificati e impopolari, anche se in una democrazia ordinata non ci si può augurare un putsch, pure si affacciano all’orizzonte i volti di Ehud Barak per la sinistra e di Benjamin Netanyahu per la destra. Due candidati di tutto rispetto, con curricula universitari, politici e militari (certo, perché Israele è una democrazia circondata da nemici) indispensabili.
Ahhh Shaull e' boicottaisraele? magnifico, e' venuto a trovare anche me sul mio blog. Certo che tra lui e Barberini siamo messi bene.
Crusader , Palermo/Italia
Shaul, scusa se non ti ho risposto ma ieri sera mio marito da buon musulmano mi stava picchiando selvaggiamente...ahahah! Vabbè, mi sono divertito a leggerti e ho capito che sei un mattacchione che si diverte a provocare in questo blog. Senti, visto che ti rifiuti di discutere seriamente della questione israelo-palestinese, infarcito di pregiudizi anti-ebraici come sei, lasciami concludere la nostra schermaglia con alcune brevi considerazioni.Partiamo da due incontestabili fatti: l' Occidente rappresenta il culmine del progresso civile e sociale dell'umanità perchè assicura ai suoi cittadini una maggiore libertà politica, economica e culturale; i paesi arabi vogliono la distruzione di Israele che al contrario non minaccia il loro diritto ad esistere . Osi forse negare la veridicità di quanto ho appena scritto? Bada che io non perdo il mio tempo a cercare di far ragionare i pazzi, ma almeno con i fanatici ci voglio provare. L'Islam radicale attraverso il terrorismo fondamentalista rappresenta l'ennesimo pericolo che corre la nostra democrazia, che ha già sconfitto il nazifascismo e il comunismo. Vogliamo arrenderci proprio adesso senza combattere? Davvero vogliamo entrare nella grande Umma islamica oppure diventare dhimmi, in pratica cittadini di serie B? Se nel prossimo futuro Israele venisse travolto e i milioni di immigrati islamici non impareranno la tolleranza e non rispetteranno i nostri valori, allora il nostro destino sarà segnato. E' questo che vogliamo veramente per i nostri figli? Rifletti uomo...
shaul damasco , roma
crusader..piaciuto lo scherzetto?
shaulos damasco , roma
crusader...hahahaha!!a me dai del mussulmano?ma se vivi in africa...non mi provocare con le tue calunnie..se leggi il blog http://re.ilcannocchiale.itcapirai....io ho fiducia e tempo e credo nella redenzione...da un po mi domando come mai siano maggiormente donne a trascrrere il loro tempo su internet a difendere israele..secondo me state legate alla zampa del tavolino facendo la calzetta...di la verita tuo marito ti picchia se esci?
Sharon , Israele
Prego tutti di non dare troppo spago a Shaull, un serial-anonimo-antisemita che ogni tot cambia psudonimo e indirizzo del blog su il cannocchiale (prima di questo c´era boicottaiisraele), probabilmente perché gli viene oscurato dalla piattaforma o perché lui stesso si rende conto di non avere nessuna credibilità e quindi tenta, ciclicamente, di rinnovarsi
antonio , genova
Scopro con piacere questo bel sito della signora Fiamma faro di luce in un periodo di buio pesto... E allora scrivo la seguente cosa da commentare:Mentre Israele ancora pensa alla guerra dell'ultima estate e cerca i responsabili del parziale fallimento, nel mentre, la Siria di Assad ammassa truppe e mezzi sul confine. Perché? La prossima guerra è alle porte? Contro la Siria + Hezbollah + Iran + Palestinesi? Che il Signore protegga Israele e anche noi, visto che la sconfitta di Israele è la nostra sconfitta.
fernando malagoli , castelleone cr italia
Non sono un esperto di cose d'Israele, perciòevito di dare giudizi che non possono esseresupportati da una conoscenza specifica. - Unbel tacere non fu mai scritto - Ma nelle prime righe del secondo capoverso c'è dentro una enorme capacità di democrazia e di dignitàdi un popolo intero, che non ha nessun confronto con la flacida pseudo democraziadi noi italiani. Brava Fiamma
Dino Barberini , Civitella San Paolo RM IT
— C’era una volta...— Un re! — diranno subito i miei piccoli lettori.— No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta una ragazza di nome Fiamma Nirenstein che non amava la guerra, e che forse amava Gianni Rodari:Dopo la pioggiaDopo la pioggia viene il sereno,brilla in cielo l'arcobaleno:è come un ponte imbandieratoe il sole vi passa, festeggiato.È bello guardare in sule sue bandiere rosse e blu.Però lo si vede - questo è il male -soltanto dopo il temporale.Non sarebbe più convenienteil temporale non farlo per niente?Un arcobaleno senza tempesta,questa sì che sarebbe festa.Sarebbe una festa per tutta la terrafare la pace prima della guerra.Di questi di Bil'in qui di seguito descritti (testo integrale a http://etulsai_palestina.blog.tiscali.it/xs3269086/)cosa intende fare Sig.ra Fiamma Nirenstein?Bil'in. Nobel Peace Corrigan: Nonviolence: The Way Forward for the Human FamilyThis movement of nonviolent people, united in working for justice and equality, and irrespective of nationality or religion, unarmed and willing to take risks protecting civilians in danger, is one of the most hopeful and inspiring movements of our time. These courageous people disarmed in mind and hearts, and coming armed with love to serve, in organizations, such as International Solidarity Movement, the Israeli peace movement, Christian peacemakers, Rabbis for Human Rights and against the demolitions of Palestinian homes, Doctors without Borders, and many NGOs, show us it is possible for each of us to move beyond selfishness, tribalism, nationalism, and identify with the whole human family and the earth itself.
Crusader , Palermo/Italia
Caro (si fa per dire) Shaull, ma ci sei o ci fai? Mi piacerebbe entrare dentro il tuo cervello e studiare le intricate circonvoluzioni della tua massa cerebrale, per comprendere i tuoi più reconditi processi mentali. Fammi capire: tu condanni oggi tutto il popolo ebreo solo perchè una minoranza di askenaziti fondamentalisti, contravvenendo peraltro al precetto biblico di non ingerire mai il sangue umano, durante il Medioevo praticavano la crocifissione di bambini cristiani per condire con il loro sangue innocente il pane azzimo per la festa di Pesach? E allora come dovresti giudicare il popolo tedesco che appena qualche decennio fa ha messo a ferro e fuoco tutta l'Europa per sottometterla al dominio assoluto della cosiddetta razza ariana? Inorridisco al pensiero dell'odio e della rabbia che devi provare per la Germania, utilizzando lo stesso metro di paragone! Ah ah ah, ma fammi il piacere! In ogni caso si tratta di piccoli cristiani e quindi non capisco perchè voi musulmani vi immischiate in sporchi affari che non vi riguardano. Comunque mi offri il destro per ribadirti che sei solo un fanatico ed inguaribile antisemita. Infatti noi cristiani abbiamo già fatto giustizia di questi bestiali assassini, condannando a morte i colpevoli nei processi della Santa Inquisizione e inoltre non portiamo rancore per vicende avvenute nel remoto passato. Per concludere, ma tu conosci i massacri, le razzie, le distruzioni, gli stupri, i rapimenti di bambini e di giovani donne che noi cristiani siamo stati costretti a subire per secoli da voialtri uomini superiori musulmani? Ma noi siamo buoni e perdoniamo sempre...
SHAULL DAMASCO , ROMA
re.ilcannocchiale.itvabbe..ti rispondero'...infin dei conti per arrivare alla regina bisogna abbattere qualche pedone...ma non ora ...tornerò...intanto dai unocchiata copia incolla e leggihttp://www.thule-italia.net/letteraria/Pasque%20di%20Sangue.pdf
claudio , Ruvo
Olmert sembra non volersi dimettere nonostante le pressioni. Ci credo: è attaccato alla poltrona come tutti i politici! Però quando hai sulla coscienza una guerra persa e decine di ragazzi morti, se non ti fai da parte vuol dire che sei corrotto. E allora mi chiedo: Israele è l'unica democrazia del Medio Oriente e su queto non ci piove, ma il suo sistema politico non sarà un po' corrotto? A me sembra di sì. Lo stesso partito di Olmert, Kadima, non è certo nato con un processo democratico, ma come iniziativa personale di Sharon che godeva di enorme sostegno popolare (giustamente direi). A parte ciò, complimenti per il sito.
Crusader , Palermo/Italia
Ah, Shaull Shaull, le risate che mi fai fare! Ma come, ti sei offeso e già ti sei rotto e te ne vai? Dài che il divertimento inizia adesso! Io sono stato molto moderato nei miei giudizi ma adesso lasciami correggere il mio commento iniziale che tu hai riportato.A qualcuno difetta un minimo di raziocinio, di onestà culturale e di sapere storico. Dunque, andiamo con ordine. Te la senti di confrontare la supposta mancata evoluzione sociale, civile e culturale di Israele con la terribile condizione in cui si trovano i popoli musulmani, sottomessi alla dominazione politica di governanti corrotti e tirannici, sofferenti di una condizione socio-economica mortificante e sobillati da una elite religiosa che li manovra come marionette senza cervello? Ti sei mai chiesto perchè il milione di arabi israeliani non emigrano nei vicini paesi musulmani? En passant, altro che discriminazione, sono stati loro a chiedere l'esenzione dagli obblighi di leva perchè non volevano uccidere altri musulmani ed è stato loro concesso. Tu semplicemente giri la frittata e attribuisci ad Israele un fanatismo ideologico e una discriminazione delle minoranze che invece, con ogni evidenza dei fatti che a te sfugge perchè intossicato dall'odio antisemita, viene esibito e praticato con tronfia arroganza dagli arabi. Ah ah ah, è difficile essere amici di chi ti vuole distruggere e ti impone l'isolazionismo nella sciocca speranza che l'Occidente ti abbandoni al tuo destino, non credi? Poi vedo che distingui il sionista dal semplice ebreo per indirizzare meglio il tuo livore antisemita, ma hai la testa troppo confusa per ragionare. Cosa dici? Uno stato con due popoli? E io secondo te dovrei discutere di storia con Toaff? Perchè non chiedi all'ONU di aprire una sessione straordinaria per informarti sui motivi che hanno portato alla decisione di instaurare due stati per due popoli? Ma ora consentimi una domanda personale, da uomo a uomo. Ma voialtri uomini superiori musulmani, detentori dell'unica e vera religione, che vi sollazzate con le grazie di ben quattro mogli che gestite a vostro piacimento picchiandole e ripudiandole quanto volete, cosa ci venite a fare nelle nostre misere società occidentali di noi scimmie cristiane, noi corrotti, immorali, razzisti e infedeli?
luca , Bologna
Ti pagherei un fine settimana alle terme con massaggi shatzu ricostituenti compresi se fosse possibile tramite il rilassamento far defluire dal tuo corpo le tensioni antisemite che ti portano a scrivere un numero talmente impressionante di fesserie. Ma non essendo possibile, poiché il pregiudizio è radicato in te quanto le radici di una sequoia del parco di yellostone nella terra (mi scuso con gli alberi per il paragone), allora sono quasi contento che ti sei stufato di scrivere i tuoi post deliranti.
shaull damasco , roma
...A qualcuno difetta una precisa conoscenza storica dei fatti,...si,si vallo a chiedere a toaff in israele una precisa conoscenza dei fatti storici....per quanto riguarda la sua "valutazione" storica dei fatti... è irrilevante !rispetto alla constatazione da parte di un occidentale della mancata evoluzione sociale e civile culturale che israele ha dimostrato in 50 anni di sopravvivenza in mo.mancata evoluzione civile e sociale che è anzi regredita ad isolazionismo e conseguente discriminazione ;incapacita di stringere relazioni e alleanze,incapacita di interagire con le altre popolazioni determinata dalla matrice integralista religiosa e nazionalista che da sempre contraddistingue un sionista da un ebreo.questo è cio che io vedo,questo è cio che io condanno-ripeto la domanda perche non 1 stato laico e democratico per 2 popoli o per quanti abbiano voglia di risiedere in israele senza criteri di discriminazione raziale sociale religiosa? .........se rispondera a questa domanda forse comincera a capire qualcosa di israele,a cominciare dalla sua storia.http://re.ilcannocchiale.itcomunque mo me so rotto
Matteo , milano
Sarà anche uno spettacolo di democrazia, ma c'è poco da rallegrarsene. L'ultima guerra è stata vinta da hezbollah che adesso gode da morire mentre vede il governo Olmert perdere pezzi uno dopo l'altro. E intanto si preparano alla prossima botta... Prevedo tempi bui... La democrazia non si esporta, né con la guerra né con gli esempi, siamo di fronte a una guerra epocale contro fanatici di primo livello... da impressione che siano passati solo 60 anni dal periodo del nazismo/fascismo/comunismo e già risiamo ad affrontare minaccie simili...
Crusader , Palermo/Italia
A un certo qualcuno rivolgo una breve e spero simpatica facezia, convinto della impossibilità di intavolare un serio e pacato discorso. In effetti per ripararsi dalla pioggia rovente dei missili Kassam e Katiushe varie Olmert poteva anche dare l'ordine di fabbricare milioni di ombrelli corazzati al titanio, invece di ricorrere alle cluster bombs. Ah, questi fondamentalisti integralisti nazionalisti religiosi di israeliani...
Crusader , Palermo/Italia
A qualcuno difetta una precisa conoscenza storica dei fatti, mentre invece esibisce una abbondante dose di pregiudizio antisemita. Sfatiamo subito un mito che fa comodo ai fondamentalisti islamici: gli ebrei non hanno affatto strappato la terra agli arabi!Facendo astrazione dalla presenza di una secolare maggioranza ebrea a Gerusalemme, il resto del territorio palestinese, comprendente anche il Libano e parte della Siria e della Giordania, era una provincia desolata, paludosa e quasi disabitata dell'Impero Turco. Verso la seconda metà dell'800, profughi ebrei scampati dalla furia dei pogrom zaristi e militanti del movimento sionista fondato da Theodore Herzl, che auspicava la nascita di uno stato nazionale autonomo dove gli ebrei potessero vivere al riparo dalle persecuzioni, iniziarono ad insediarsi nella regione. Pagando a caro prezzo i terreni dagli sceicchi arabi trasformarono letteralmente il deserto in giardini, frutteti e campi coltivati e consentirono anche l'afflusso di immigranti arabi attirati dalla prospettiva di un lavoro. Senza voler ripercorrere tutte le tappe storiche di questa drammatica vicenda, basta ricordare che alla fine della Seconda Guerra Mondiale per porre fine alle tensioni che si erano accumulate e per trovare una patria agli ebrei scampati ai massacri nazisti, l'ONU sancì il principio dei due popoli in due stati e proclamò la fondazione dello stato di Israele il 15 Maggio 1948 tracciandone gli esigui confini. Subito le nazioni arabe dichiararono guerra e mossero gli eserciti. Ma sottovalutarono la voglia di sopravvivenza del popolo ebreo e ancora oggi commettono lo stesso errore.
shaull damasco , roma
re.ilcannocchiale.it come non ricordarci le urla di tripudio della popolazione israeliana per la rappresaglia israeliana in libano,e la gioia della comunita ebraica per voce di pacifi che commentava la distruzione del libano dicendo ..sono solo palazzi.....,come non ricordare le immagini dei bambini israeliani che scrivevano messaggi sulle bombe ...le accuse ad olmert sono solo la dimostrazione della ingratitudine di un popolo verso chi lo ha degnamente rappresentato...con le cluster bomb...il povero omert ,in questo caso bisogna ammetterlo si è comportato come uomo di stato..si è accollato personalmente la responsabilita di una rappresaglia che è invece scaturita dal fondamentalismo integralista nazionalista e religioso che contraddistingue tutta la popolazione israliena .(anche i pacifisti israeliani che colorano di democrazia e fanno tanto occidentale...ma continuano a vivere li!)olmert si è accollato una responsabilita che invece è del popolo sionista tutto!
giancarlo saran , castelfranco veneto
L'esempio di autocritica, a fini costruttivi, della Commissione Winograd è fuori discussione.Non poteva smentirsi la controparte belligerante nel propagandare pro domo sua lucciole per lanterne.Tuttavia non mi pare di aver colto nessun cenno all'oggettiva insignificanza della presenza Onu nella regione al fine di un controllo del territorio e quindi di una prevenzione di possibili eventi bellici e futuri.
dina , milano
Shaul, non potendoti rispondere punto per punto alle inesatezze che strascichi dietro ogni post che lasci, (solo perché non ne ho il tempo - sono troppe) ti consiglio di leggerti un libro sulla storia di Israele che non sia stato pubblicato in Iran o in Siria.
shaull damasco , roma
http://re.ilcannocchiale.it
shaull damasco , roma
non immaginavo venendo qui di dover interloquire con qualcuno di diverso dalla signa nirenstein,da qualcuno lodata per il coraggio dimostrato nel confrontarsi con la massa popolana intrinsecamente antisemitaalla deriva sulla rete...lode ancora in attesa di riscontri oggettivi,a quanto pare..quindi ... dire che gli ebrei immigrati,cioè coloni,cioè alieni, in israele sono "solo" 80%...(il che gia di per se dice tutto...) e non dire che il rimanente 20% è nativo ed indigeno di quella zona e che rappresenta la unica popolazione che puo rivendicare legittimamente quella terra anche nei confronti di israele(anche dopo la sua scomparsa) ,mi sembra un esempio inappropiato per definire la rappresentanza democratica delle minoranze in israele,semmai dimostrano il contrario...la loro discriminazione-..il fatto che siano esentati dalla leva obligatoria è la dimostrazione piu evidente-per quanto riguarda il resto...ho postato alcuni messaggi precedentemente..
Luigi Borlenghi , Milano
E' dal 1967, avevo 11 anni, che provo ansia quando Israele combatte, temendo sempre per la sua esistenza. Questa estate sono rimasto sorpreso dei suoi insuccessi, quello che Lei scrive mi rianima.
giuseppe casarini , binasco (MI)/Italia
Gentile Signora Fiamma,Le invio questo articolo ripreso da Israele Net.Vi si trovano tutta l'ironia, l'arguzia, la saggezza, la fierezza ed il grande senso della democrazia di Israele e degli Israeliani.Bello e significativo il monito finale.Cordiali saluti, shalomgiuseppe casarini-binasco (MI)"Signor Nasrallah, non ci fraitenda Da un articolo di Eitan Ben Eliyahu Buongiorno signor Hassan Nasrallah. Per quanto ne no, lei se ne sta tuttora nascosto in un bunker da qualche parte nel sottosuolo di Beirut. L’unica volta, dopo la fine della guerra della scorsa estate, che abbiamo potuto vedere la sua faccia in pubblico anziché in qualche riunione a porte chiuse, fu durante la sua apparizione a un raduno di protesta inscenato fra le rovine del quartiere Dahiya di Beirut, nel quadro del vostro tentativo di abbattere il governo libanese legalmente eletto. Dopodiché abbiamo visto il primo ministro libanese Fouad Siniora di ottimo umore che, sfoggiando fiducia e abiti di buona sartoria, veniva calorosamente accolto da pari al summit della Lega Araba a Riyad.Ma non era di questo che volevo scriverle. Volevo piuttosto scriverle di ciò che sta avvenendo in Israele in questi giorni, e che vi avverrà nelle prossime settimane. Israele, come lei sa bene, è l’unica vera democrazia in Medio Oriente e, in quanto tale, qui da noi la gente ha il diritto di porre domande, di chiarire questioni controverse, di ottenere resoconti completi e dettagliati sulle decisioni e sui comportamenti di chi ci governa. Qui in Israele non c’è insabbiamento che tenga quando si tratta delle questioni di interesse nazionale, e anzi abbiamo una trasparenza e dei dibattiti pubblici condotti spesso in modo tanto incisivo e impietoso da sembrare ad alcuni persino esagerati. Questa è la nostra democrazia.Di recente, quando il nostro capo di stato maggiore ha dato le dimissioni, lei ha dichiarato che questa era la prova che Israele aveva perso la guerra contro Hezbollah. Successivamente, quando sono state pubblicate parti delle testimonianze rese davanti alla Commissione Winograd da Shimon Peres e dall’ex capo dell’intelligence Amos Malka, abbiamo udito grida di gioia provenire dal suo bunker in Libano, come se questa fosse un’ulteriore prova del fatto che Hezbollah avrebbe avuto la meglio nella guerra contro Israele.Non mi interessa mettermi a discutere con lei su quale parte abbia avuto la meglio nella guerra della scorsa estate. Quello che volevo farle sapere, invece, è questo: le inchieste, il trarre insegnamento dall’esperienza, persino i mutamenti nella leadership israeliana non sono la dimostrazione della vostra supremazia nella guerra, ma anzi del contrario: dimostrano la forza e il vigore di Israele.Se voi e i pari vostri aveste avuto il coraggio indagare e analizzare le vostre azioni nel corso degli anni, se aveste almeno tentato di fare luce sui vostri fallimenti nelle guerre dei decenni scorsi e in particolare sulle terribili sofferenze che avete imposto al Libano e all’intera regione, se il popolo libanese avesse avuto la possibilità di pretendere da voi un resoconto pubblico su come il Libano, un tempo la Svizzera del Medio Oriente, sia potuto diventare uno stato caratterizzato da terrorismo e distruzione, se tutte queste cose fossero avvenute, allora voi e i pari vostri sareste spariti da tempo dalla scena. Se questo fosse avvenuto, allora il Libano, e tutto il Medio Oriente sarebbe di nuovo prospero, e a tutti i popoli di questa regione sarebbero stati risparmiati lutto, dolore e patimenti.Per cui, signor Nasrallah, non faccia l’errore di fraintenderci. Non interpreti le nostre autocritiche, le nostre auto-analisi, il nostro correggerci come una debolezza o una confessione di sconfitta. Apra gli occhi e cerchi di capire che, alla fine, noi vinceremo mentre lei sarà giudicato con grande severità dalla storia e dalla gente del Libano."(Da: YnetNews, 8.04.07)
Crusader , Palermo/Italia
Partiamo da alcune semplici constatazioni che sfuggono alle menti ottenebrate dall'ignoranza e accecate dall'odio. Nello stato ebraico esiste oltre un milione di cittadini arabi israeliani che godono di tutti i diritti civili e politici, anzi sono esentati dall'obbligo del servizio militare se non volontari. Negli stati arabi come vengono trattate le minoranze ebree e cristiane? La comunità internazionale da sempre auspica la creazione di uno stato palestinese accanto a quello israeliano. Ebbene, sono pronti i palestinesi a vivere in pace con Israele riconoscendo il suo diritto ad esistere? Quanto accaduto negli ultimi tempi purtroppo rende vana ogni speranza di una pacifica convivenza tra i due popoli e non certo per demerito di quello israeliano. Nel meritorio tentativo di favorire il dialogo con Abu Mazen e quindi la vittoria di Al Fatah alle recenti consultazioni elettorali palestinesi, Israele si è ritirata da Gaza senza porre alcuna condizione. Quali sono state le tragiche conseguenze di questo atteggiamento accomodante e conciliatorio? I terroristi di Hamas hanno vinto con ampio margine le elezioni, ribadendo la loro volontà di distruggere Israele e trasformando Gaza in un gigantesco deposito di armi e in una base avanzata di lancio per missili; il fanatico governo iraniano retto da quell'emulo di Goebbels dal nome impronunciabile ha moltiplicato gli insulti e le minacce; Hamas ed Hezbollah hanno coordinato le loro azioni terroristiche per provocare Israele, fino ad arrivare all'inevitavile scontro armato della scorsa estate. Per concludere, dovrebbe essere chiaro che Israele lotta per la sopravvivenza perchè circondato da nemici che lo vogliono cancellare dalla faccia della Terra.
dina , milano
Alcune correzioni al tuo post Shaull.- In Israele gli ebrei sono un po' meno dell'80%.- Le minoranze sono rappresentate. In parlamento 10 parlamentari su 120 sono arabi e ci sono più partiti arabi.- Nessuno a paura di nessun tipo di post su nessun tipo di blog, ma da fastidio quando si leggono notizie non vere.
shaull damasco , roma
se israele è cosi democratico come lei dice ....perche non esiste uno stato per 2 popoli israele e palestina?perche non esiste un confronto laico e democratico in grado di accogliere le istanze delle comunita minori come accade qui in occidente?(in italia le minoranze vengono rappresentate...non discriminate)il concetto di democrazia in israele appare essere singolare.....il 90% della popolazione è ebraica immigrata(gli altri risiedevano li prima della nascita di israele), e come in sud africa al tempo dell'aparteid le decisioni democratiche che riguardavano i bianchi erano prese democraticamente dai bianchi...un po meno convinti del concetto di democrazia bianca erano i negri...quando volevano salire democraticamente sui bus democratici dei bianchi...certamente i negretti non erano cosi temerari da farsi esplodere in un autobus per dimostrare il propio disappunto democratico....p.svede ....non è con la bacchetta magica o con l'invocazione di Dio che lei o israele faranno sparire il marcio su cui israele pone le sue basi...lei non se ne accorge ..ma cio che traspare da cio che scrive è raccapricciante...sia per il futuro di israele sia per cio che un essere umano rappresenta(anche se non ebreo)-in ogni caso se lei e israele temono cio che un blog puo scrivere ...allora vuol dire che israele è debole molto debole e non servira l'esercito usa a salvarvi
Crusader , Palermo/Italia
Non penso che il pubblico ludibrio ai danni dell'attuale leadership israeliana sia il modo più democratico per favorire un ricambio ai vertici del potere. Il contesto geostrategico è peggiorato in modo drammatico per Israele: mentre incombe la minaccia di annientamento atomico da parte dell'Iran, ai confini le organizzazioni terroristiche Hamas ed Hezbollah hanno trasformato Gaza e il sud del Libano in piazzeforti inespugnabili senza un deciso uso della forza. Mi chiedo quali alternative avevano il governo e Tsahal, se non ricorrere alla dottrina militare classica che prevede un intenso impiego dell'arma aerea prima di scatenare l'offensiva terrestre. Inoltre, dopo mesi di reiterate provocazioni come il rapimento di soldati e lo stillicidio quotidiano del lancio dei missili Kassam, quando sarebbe arrivato il momento giusto per reagire secondo i soloni della commissione Winograd? Qualunque leadership avrebbe agito nello stesso modo, sperando di piegare in breve tempo e con poche perdite sia civili che militari la furia distruttrice di Hezbollah. Non si rinsalda lo spirito guerriero di una nazione sull'orlo dell'abisso come Israele cercando a tutti i costi capri espriatori, instillando nel popolo atroci dubbi sulla capacità dei propri leader. Temo invece che si tratti di una manovra politica per screditare oltre ogni limite i leaders della nuova formazione politica Kadima. Mi auguro comunque che la lezione subita sul campo di battaglia sia servita per affrontare la prossima guerra. Israele non dovrà lasciarsi fuorviare dalla comunità internazionale per arrivare ad un prematuro cessate il fuoco e dovrà utilizzare tutto il suo armamentario bellico per schiacciare gli avversari senza remore, altrimenti sarà costretta ad un ulteriore scontro inconcludente in un prossimo tragico futuro.
Gabbiano , Italy
Ciao Fiamma. una guerra che non è servita? non è vero: è la continua conferma che c'è CHI LA PACE NON LA VUOLE fare, che vogliono Israele distrutto, e non solo a parole. ecco cose è servita (se qualcuno ancora ha dubbi o voglia di guardare la realtà)... un saluto
Luca , Bologna
Caro Crusader, con tutta la simpatia non sono d'accordo con te. Per due ragioni. 1) La democrazia si fonda sul consenso e sul dissenso e se Israele vuole mantenersi solida e forte rispetto al fondamentalismo islamico, l'unica via è quella di riconfermara la propria essenza democratica senza esitazioni. 2) Come ha scritto Ettore citando Haaretz, ci saranno altre guerre, e una dirigenza incapace, se tale, deve essere mandata a casa e sostituita da una migliore. E il modo migliore è il modo splendidamente democratico in cui la cosa sta avvenendo in Israele: legalmente (Winograd), politicamente, (in parlamento), popolarmente (in piazza).
ettore , pisa
Certo, la commissione Winograd è un'esempio di democrazia, certo Olmert e Peretz non sono delle volpi, certo tante cose non sono funzionate nell'ultima guerra, ma io mi chiedo: anche se ci fosse stato Sharon, le cose sarebbero andate meglio? E' possibile combattere contro guerriglieri armati nascosti nei bunker e tra i civili? Secondo me si va incontro a una sconfitta comunque, chiunque sia a capo della nazione... Ma leggendo alcuni commenti sul rapporto Winograd, mi è sembrato di scorgere una critica a Olmert anche sulla decisione stessa, troppo avventata, di andare in guerra, senza calcolare le conseguenze. Io temo che Israele sia stata questa volta eccessivamente sicura di sé e delle proprie capacità gettandosi in una mischia impossibile da risolvere... E dunque mi chiedo se forse questa guerra andava evitata, o quantomeno rimandato con un progetto migliore... Chissà cosa avrebbe fatto Sharon al posto di Olmert... Su Haartez già si annuncia "la prossima guerra" se non questa estate poco dopo poiché Hezbollah si è già riarmato... Viene una rabbia enorme a pensare a tutti i ragazzi che sono morti e i civili anche, israeliani e libanesi, per una guerra che non è servita a niente, almeno così sembra...
Nessie , italiana
Benvenuta tra i tocquevillers, gentile Fiamma.Sono abbastanza d'accordo con Crusader. Non siamo noi a dover dare prove di democraticità e l'autoflagellazione con tanto di capo cosparso di cenere, ha fatto il suo tempo.
Cantor , Svizzera
Cara Fiamma,vedo solo ora il tuo blog e sono felice. Tu non sai quanto. Che fortuna averti tra i cittadini di Tocqueville, tra amici di Israele. Benvenuta.
Crusader , Palermo/Italia
Anzitutto un saluto alla sagace Fiamma che rappresenta un'oasi di corretta informazione giornalistica in mezzo al desolante deserto del conformismo anti-israeliano. Volevo solo esprimere il mio timore, ravvisando nelle drastiche conclusioni della commissione Winograd due devastanti conseguenze sul piano morale: la delegittimazione della leadership politica e militare della nazione e un esplicito incoraggiamento al trionfalismo dei nazisti islamici. Questo non è, per il mio modesto parere, un esempio paradigmatico di autocritica di una grande democrazia come è in effetti quella israeliana, ma una sconfortante conferma dell'autolesionismo che affligge come un cancro tutto l'Occidente.Il disfattismo, il pessimismo, il qualunquismo, il menefreghismo, sono malattie letali che minano all'interno le società occidentali rendendole più deboli di fronte all'assalto dell'orda islamica. Spero vivamente, per il bene di tutti gli uomini liberi, che Israele sappia resistere non solo ai nemici arabi ma anche a un eccesso mortale di autoflagellazione che comporti insicurezza e rassegnazione.