Una terra piena d'amore
martedì 14 ottobre 2008 Generico 1 commento
Intervista a Fiamma Nirenstein pubblicata sul numero di ottobre della rivista "Vie del gusto"di Sara Delonghi
Una delle molte particolarità di Israele è che mentre nella maggior parte dei paesi è sufficiente una tensione politica per limitare, o far crollare, la risorsa turistica, questo non accade qui. Perché?
È vero, se non nelle situazioni estreme come con l’Intifada durante la quale eravamo rimasti veramente in pochi.
Prima di tutto è una terra meravigliosa che ha tutti i climi, i mari, i monti, il deserto, la cultura, le tre grandi religioni che attraggono tutti. Tutto è pieno di memorie e straordinari particolari. Gerusalemme, che si pensi è a 1000 metri ed è la cupola del mondo, ha da una parte il deserto dall’altra la foresta. Si è accumulata la presenza multietnica coltivata dagli ebrei. C’è musica, cibo, come il Cholent piatto tipico del sabato, uno stufato di carne con patate e fagioli che viene cotto lentamente tutta la notte in forno e mangiato con del sugo perché non sia troppo asciutto o le Falafel le polpettine di verdure servite con l’Hummus una salsa di ceci. La varietà, la bellezza, il richiamo delle culture, la facilità di muoversi, danno tutte le motivazioni per un viaggio in Israele dove in una piccola regione si può sciare sul Monte Hermon o andare al mare ad Eilat sul Mar Rosso che è uno dei più bei mari al mondo.
La forma di turismo che caratterizza Israele agli occhi degli stranieri è quella religiosa, è la più diffusa? Quali le altre?
Gli ebrei, di tutto il mondo, non vengono qui per motivi religiosi, ma perché la considerano la loro casa. Hanno lo stesso sentimento di casa che ha un italiano quando torna in Italia. Solo il mondo Cristiano viene in pellegrinaggio. E se mi è possibile un’osservazione un po’ polemica tante volte si dimentica che Gesù era ebreo.
Qual è l’atteggiamento degli israeliani verso il turismo sia inteso come turismo degli stranieri che loro turismo?
Gli israeliani hanno attualmente tutti i confini bloccati tranne verso la Giordania e l’Egitto, e ad ogni modo rischiano andando al Cairo o anche solo in Sinai. Sono chiusi e per questo hanno una voglia pazza di viaggiare e adorano il turismo al punto che dopo il servizio militare di tre anni e prima di iniziare gli studi i giovani trascorrono molto tempo, con due lire in tasca, a viaggiare.
Adornano anche ricevere i turisti, sono affettuosi ed è facile comunicare anche perché tutti parlano in inglese, anche lo spazzino.
Va in vacanza in Israele?
Sono in vacanza! Nel kibbutz Nachsholim dove ho una piccola casa di due stanze che io e mio marito adoriamo e la sera andiamo a cena in un piccolo ristornate dove si mangia con due soldi. A Gerusalemme, bella al di là del significato che ha, mi ricorda la mia Firenze. Si pensi che per una legge inglese non è possibile costruire nelle valli attorno a Gerusalemme ma solo sulla cresta delle colline. La mia vacanza ideale è in questi posti respirando e vivendo la loro quotidianità anche se consiglio caldamente per chi vuole viaggiare qui una guida, non si può fare senza, come Angela Polacco Lazar. È stata la guida del Presidente della Repubblica e di molti ministri e conduce i visitatori trasmettendo nelle sue descrizioni l’amore e la passione.
Un motivo per un viaggio in Israele?
Perché è un luogo pieno di amore, per veder come gli ebrei sono riusciti a trasformare il deserto in prati fioriti.
Cosa non ci si deve dimenticare di portare?
Costume da bagno tutto l’anno, delle buone scarpe perché si cammina molto, assolutamente importante un cappello e un buon libro che faccia camminare sulle tracce della Bibbia
Il cibo tipico che preferisce mangiare e quello che nonostante tutto proprio non riesce a farselo piacere?
Mi piace molto il Jachnun, è yemenita. È un rotolo di pasta cotto nel forno tutta la notte da inzuppare in un sugo di pomodoro crudo, grattugiato al quale viene aggiunto qualcosa di piccante e si mangia con un uovo sodo cotto per ore.
Cosa invece non riesco proprio a farmi piacere è un piatto della tradizione polacca che mio padre e mio marito adorano, è il pesce ripieno con elementi dolci come l’uvetta. Nonostante mia suocera lo preparasse benissimo non riuscivo proprio a mangiarlo.
mercoledì 22 ottobre 2008 15:55:34
Quella cosa di Gesù ebreo la dico anch'io ma perché mi dimentico un particolare(nonostante abbia avuto un'educazione cattolicissima:10 anni dalle suore,con una pedagoga teologa),per i/le cristiane che Gesù fosse ebreo è un fatto assolutamente secondario perché loro credono che Gesù sia Dio!quindi gli/le frega poco niente del punto di vista storico-scientifico!possono semmai ammettere che il vero Dio e la vera religione rivelata sia quella degli/delle ebrei/e,ma che Gesù appartenga all'ebraismo proprio non gliene frega niente:per loro è Dio che è nato nel popolo eletto perché lì c'era la religione del vero Dio!!quindi gli/le ebrei/e non hanno alcun merito(ad esempio di avere creato la loro religione),questo sarebbe un punto di vista laico!per loro e anche già per gli evangelisti gli/le ebrei/e hanno solo il demerito di non avere riconosciuto,pur vedendolo,il Messia!storicamente Gesù era ebreo,ma era già antiebreo quando diceva che chi non l'avesse accettato come Messia avrebbe commesso un peccato mortale!Eppoi ad esempio senti questa:Pilato disse ai Giudei:"Ecco il vostro re!"Ma quelli gridarono:"Via, via, crocifiggilo!"Disse loro Pilato:"Metterò in croce il vostro re?"Risposero i sommi sacerdoti:"Non abbiamo altro re all'infuori di Cesare"Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.Ecc.Questo il Vangelo di Giovanni 19,14-16 che pare sia di molto posteriore alla morte di Gesù e quindi molto ideologico nel decolpevolizzare i romani e leccare i piedi al governatore Pilato,quindi alle istituzioni romane, mentre ad es. Luca 23,13-23 dice dello scambio con Barabba"messo in carcere per sommossa e omicidio",sommossa antiromana evidentemente!A porposito di versetti satanici!Questo per dire che c'è parecchia strada da fare nel dialogo ebrei/e-cristiani/e!Io intanto l'ebraismo lo studio con gli/le ebrei/e progressiste che lo storicizzano avendo come fine il bene(D'o=bene):www.levchadash.infoSe mi dite di cristiani/e che facciano altrettanto mi fa piacere!Ah io sono ate