Una pubblicità del film in cassetta suscita polemiche fra le donne Ar ancia meccanica, è ancora choc
venerdì 27 novembre 1998 La Stampa 0 commenti
LA pubblicità della videocassetta in vendita con l'Unità a
partire da oggi presenta "Arancia Meccanica", il film di Stanley
Kubrick del 1971 in cui si stupra, si smembra, si assassina e si
compie un truculento lavaggio del cervello, con un ammiccante e
sussurrato: "Guardate quello che non osate fare".
Alcuni gruppi di Telefono Rosa hanno subito denunciato l'oltraggio
che chiunque combatta contro la violenza ha sentito di subire
leggendo la pubblicità . L'Unità ieri si è scusata e ha
dimostrato che non vi sono responsabilità del giornale e della
redazione.
Guardando quello slogan diciamo soltanto: "Signora mia, dove siamo
arrivati". Come è miserabile, infatti, l'Osceno Pubblicitario.
Facciamo un esempio: in una stanza scura si possono dire parole
audaci all'amato per eccitare il desiderio. Dirle a tavola con
amici, fa un altro effetto. La voglia di vendere, potentissimo
afrodisiaco, può eccitare una quantità di oscenità logiche o
iconografiche. Ma pubblicarle in pagina, semplici semplici,
suggerendo un guardonismo assatanato nell'osservare l'attore
Malcolm McDowell che lega, terrorizza e squarta... conduce, in
logica successione, alla proposta di eccitarsi (all'acquisto, si
intende) guardando, che so, le foto del mostro di Firenze, oppure
un film sul dottor Mengele che opera senza anestesia un bimbo di
cinque anni. Ma come? Questo non vi piacerebbe? Non vi darebbe
l'intima soddisfazione di "guardare" anche qui "quello che non
osate fare"?
Dentro ciascuno di noi c'è un'anima nera pronta a vendersi al
diavolo. Ok, proprio loro: Jekyll e Hyde. Con gli antibiotici,
questa è la scoperta che ci ha fatto meglio in tutto il secolo. Ma
un conto è saperlo, un altro giocherellarci e addirittura
pubblicizzarla per vendere un gad get.
Fiamma Nirenstein