UN VOTO CONTRO L'AMORE
venerdì 5 febbraio 1999 La Stampa 0 commenti
NON è questione di destra o di sinistra: l'emendamento leghista
passato alla Camera, che di fatto
taglia fuori le coppie di fatto e le
persone che vogliono, pur vivendo da sole, un figlio, è
un'aggressione a tutta la società civile, a una malevola e quasi
patologica rimozione del mondo attuale, delle sue libertà , e delle
sue costrizioni: donne sole o rimaste sole che sono ottime madri,
che sanno dare ai figli quel nutrimento primario della psiche che
dona solo l'amore; coppie di fatto che preferiscono non sposarsi
per ragioni così svariate che è impossibile darne un giudizio. E
persino coppie omosessuali, ebbene sì , che crescono bambini
adottati. Il nuovo panorama non consente di restare attanagliati
alla garanzia fasulla della famiglia di diritto, che comunque,
da quando esiste il
divorzio, sempre in base al diritto può sciogliersi ad ogni
momento. Sappiamo che un figlio nato con l'inseminazione allogena
non fa che ampliare l'enorme numero di opzioni genetiche che già
esistono nella coppia; sappiamo che comunque una donna sola può in
ogni caso scegliere un partner qualunque e farsi inseminare
"allogenamente" solo che lo voglia.
Quello che la Camera ha fatto è stato operare uno sforzo minimo
di fronte a un tema enorme che richiede una creatività , una
fantasia legislativa ed istituzionale che invece sembra manchi del
tutto ai nostri legislatori.
Fiamma Nirenstein