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« Un piano di cento giorni» Il Raí ss: bombarderanno ancora Israele: vogliamo soltanto la pace

venerdì 30 marzo 2001 La Stampa 0 commenti
Fiamma Nirenstein GERUSALEMME « Israele ha attaccato con gli elicotteri in modo premeditato» , ha accusato ieri Yasser Arafat davanti alle telecamere: « Sharon ha un piano di cento giorni che peraltro è stato annunciato dal suo Capo di Stato maggiore Shaul Mofaz. Un piano per distruggerci. Il bombardamento di ieri è un primo passo» . Shimon Peres gli ha risposto senza esitazione: « Sono affermazioni prive di qualsiasi sostanza. Quali cento giorni? Questa da dove l'ha presa? Noi abbiamo un programma per un solo giorno: quello in cui potremo di nuovo sederci a parlare di pace» . « Un programma militare c'è : quello di colpire chi è responsabile diretto del terrorismo» , risponde a sua volta il portavoce dell'esercito Ron Kitry. « Follie e menzogne, come quella del gas nero o dell'uranio impoverito» , reagisce con sdegno il portavoce del ministero degli Esteri Noam Katz: « Abbiamo avuto 18 attentati terroristici in una settimana. Gli assassinati sono prevalentemente bambini. La gente vive nel terrore. Era logico e indispensabile che Israele rispondesse» . E’ certo, però , che da giorni il gabinetto di Ariel Sharon discuteva come muovere l'esercito e la polizia contro l'ondata di terrore in una strategia di lungo respiro. Commentatori e politici hanno seguitato nel corso dell'intera settimana a ripetere che il governo aveva le mani legate dal summit arabo e dalla « Giornata della Terra» indetta per oggi dagli arabi israeliani. Lo stesso Ben Eliezer ha negato che si tratti di una pura e semplice rappresaglia: « Il cumulo di attentati dei giorni passati ci ha convinto che è arrivato il momento di agire; Arafat, a cui fa capo il terrorismo di questi giorni, deve capire che è tempo di abbandonare la violenza e di tornare al tavolo delle trattative, altrimenti ci saranno altri attacchi» . Anche Shimon Peres ha detto che si tratta non di una rappresaglia, ma di un « avvertimento» a Forza 17, la guardia del corpo di Arafat che è soprattutto dietro gli agguati, con i Tanzim, lungo le strade, mentre Hamas e la Jihad coordinano le azioni dei terroristi suicidi. Ma un avvertimento di che cosa? Sharon intende veramente agire secondo uno schema diverso da quello del suo predecessore Ehud Barak? I settler già lo accusano di interventi « cosmetici» e deboli; ma secondo fonti vicine al governo il primo ministro intende agire sistematicamente, in modo da cercare di colpire direttamente le fonti del terrorismo risparmiando « punizioni collettive» , così da non suscitare l'ira del consesso internazionale. Sharon prende anche in considerazione l'ipotesi d’ emergenza di un pesante attacco a Nord concertato fra Hezbollah e palestinesi con il sostegno della Siria, e anche l'idea che i palestinesi possano cominciare a fare uso massiccio dei mortai e di altre armi pesanti in loro possesso. In generale però si parla di obiettivi precisi, ovvero: Tanzim, uomini di Hamas, eccetera che abbiano compiuto attentati o che siano in posizione di comando; centri di esercitazione per terroristi e uffici delle organizzazioni o infrastrutture varie che li proteggono; edifici da cui sparano i cecchini palestinesi. La chiusura dei territori verrà operata a singhiozzo, a seconda del pericolo terrorista. Oggi ancora sette kamikaze aspettano il loro turno, secondo Hamas. Il giovane terrorista che si è fatto saltare in aria a Gerusalemme martedì , lasciando dietro di sé un video, era uno studente universitario di una buona famiglia di Ramallah. « In realtà le risorse umane dei terroristi - dice l'esperto Yoram Bin Nur - sono molto grandi. Israele si può aspettare ben più di sette attentati nei prossimi giorni» . « Arafat - dice Ehud Yaari - aveva già parlato di cento giorni al summit di Amman, riferendosi però alla lotta del popolo palestinese. Di fronte allo sconcerto della sua gente, che non capisce più dove il capo voglia andare, fornisce un orizzonte di tre mesi di guerra» . Arafat di fatto non attraversa un momento felice: da simbolo di pace è ridiventato un guerrigliero. E ha 71 anni.

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