Un giudice senza giudizio
sabato 2 maggio 2020 Generico 0 commenti
Fa male che negli angoli della crisi mondiale del Coronavirus, mentre si insinuano nei media occidentali le mostruosità che fanno degli ebrei, ovvero di Israele, l'untore che avrebbe diffuso il morbo per che scopo... Fa male, dicevo, che la signora Bensouda, procuratore capo della Corte Criminale Internazionale (ICC) marci verso l'incriminazione di Israele per crimini di guerra. Per farlo doveva stabilire che la "Palestina" è uno Stato. L'ha fatto, così può, secondo regole inusitate e stupefacenti, accogliere il suo punto di vista di incitamento antisraeliano. Ha abbracciato una presa di posizione contestata da dozzine di esperti e istituzioni, fra cui il governo tedesco.
L'ICC a causa della scelta della signora Bensouda diminuisce di molto il suo ruolo super partes di giudice, la sua integrità e credibilità internazionale. La signora Bensouda riconosce il suo "Stato palestinese" affidandolo al concetto di "autodeterminazione" e a una serie di affermazioni che altro non sono che pregiudizi antisraeliani così crassi, che, se non si trattasse di un così esimio presidente, sembrerebbero figli di ignoranza. Il passo successivo che ha in mente è certo quello di processare Israele: un altro anello necessario nella solita catena dell'israelofobia.