Fiamma Nirenstein Blog

Un'Europa senza faccia è un'Europa inesistente

venerdì 9 gennaio 2015 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 09 gennaio 2015


Ci vorrebbe una faccia, una voce, una bandiera, magari un inno e soprattutto un'analisi chiara, una politica. Dopo un attacco come quello di Parigi, dovremmo tutti quanti appartenere a un'Europa, che dopo questa ferita paragonabile all'11 di settembre, guarda in faccia il nemico, lo chiama per nome, gliela fa pagare. Ci vorrebbe Churchill che promette sangue sudore e lacrime, ci vorrebbe persino Bush con la faccia stravolta e perplessa del dopo Twin Towers che dice: siamo americani, li batteremo. Ma noi,non sappiamo chi battere, non siamo un tutt'uno, semmai lo siamo solo nella cautela di dire qualcosa che ci metta in contrasto col vicino.

La Germania contro la Francia, la Francia contro l'Inghilterra… Che cosa mai siamo dopo il mega assassinio di Charlie Hebdo ? Un'entità ectoplasmatica sepolta in un mare di carte, un esercito, sì, ma di diplomatici e politici persi nei corridoi di Bruxelles passando da una riunione all'altra; siamo l'Europa che si torce le mani per la rabbia e l'imbarazzo, ma non riesce a piangere perché non sa decidere chi le è figlio e chi le è fratello. Una redazione intera è stata giustiziata, uno ad uno, da una banda di terroristi islamici il cui unico credo è la morte. Non illudiamoci: per loro uccidere è una ragione sociale, oggi tocca alla libertà di espressione, domani alla libertà di culto, dopodomani a chi passava di là.

 E' stato un attacco gigante: la sua precisa e crudele esecuzione dimostra che le forze islamiche di ritorno dalla battaglia in Iraq e in Siria sono fra di noi e galvanizzano gli amici qui a casa a uccidere secondo l'attitudine naturale di questo movimento religioso e politico. Ma l'Europa sembra non cogliere il senso di questa battaglia fatale. La scappatoia teorica dell'attentato alla libertà di opinione ha coperto l'identificazione del nemico. E' incredibile che la riunione dei ministri degli Esteri europei sia rimasta fissata, com'era, per il 19 gennaio a Bruxelles, con la promessa di fare dell'attentato "uno dei temi principali".

L'Europa non ci ha offerto leadership né rifugio, non ha consolato chi ha paura, non ha sostenuto la speranza che finisca l'incubo. Federica Mogherini ha condannato e poi convocato il coordinatore antiterrorismo Gilles de Kerchove. Ma ci aspettavamo ben altra reazione. Tutti i comunicati avrebbero dovuti essere sostituiti da un'unica presa di posizione. Invece la Merkel ha ribadito che siamo di fronte a un attacco alla stampa e alla libertà di parola, Martin Schultz ha ammonito che "il mutuo rispetto e la libertà non sono negoziabili"; David Cameron ha solidarizzato col popolo francese contro "ogni forma di terrorismo".

Almeno, il turco Cavusoglu, ministro degli Esteri, e l'Arabia Saudita hanno dato la loro interessata risposta:"L'Islam è una religione di pace, e connettere il terrorismo all'Islam è totalmente sbagliato". Ma un leader vero deve dire la verità. Perché mai Hollande, che ha fatto un bel discorso, duro e serio, sull'unità dei francesi, ha infine lasciato che solo Marine Le Pen dicesse "è stato un attacco dell'integralismo islamico"?

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roberto santachiara , pavia
 venerdì 9 gennaio 2015  21:46:07

Questo non e' un attacco semplicemente contro l'occidente ma contro l'occidente "laico"contro chi pensa che si possa in fondo ridere e scherzare su qualunque cosa, che non ci sia nulla di sacro e assoluto, che si possa esprimere qualunque opinione, civilmente, ma senza censure religiose o no. Quello di cui costoro hanno piu' paura e' il riso e la dissacrazione.E non stiamo a far distinzione fra islam terrorista e islam moderato. La distanza fra costoro e quelli che in Turchia impongono alle donne di non sorridere e' infinitesimale...



Silvio Riva , MILANO - ITALIA
 venerdì 9 gennaio 2015  15:47:24

Cara Fiamma, “Islam, religione di pace”?.... in particolare detto dai turchi (ci sono libri di storia che parlano della LORO “pace” nel corso dei secoli....).----- A parte questa tragica barzelletta da facce di... tolla, ci sono le “sure killers” del Corano e, naturalmente, la azione criminale delle tante sette islamiche, anche fra islamici di confessioni contrapposte, AZIONE SEMPRE CONSIDERATA RELIGIOSA (da loro e chi li finanzia).------- Però loro, almeno, una faccia la possiedono (quando non è coperta da stracci neri....), anche se bugiardi e disonesti.------- Noi europei invece no (come giustamente scrivi): la nostra “boccuccia a salvadanaio” è l'unica cosa che si nota distintamente, e si spalanca in vista dei ricchi petrolieri, che ci comprano a man salva.------- Cerchiamo di non irritarli.......------- Potremmo dire che sono “diversamente pacifici”.....------ Quindi, niente radici giudaico-cristiane, nienti simboli religiosi (NOSTRI) in luoghi pubblici, niente “presepi”, alimentazione nelle scuole secondo i loro precetti, moschee in numero crescente: se vivessimo in Arabia Saudita non potremmo esibire, in vista, crocifissi e stelle di David.... E chiese e sinagoghe? ... Coerenti......------- Questione di faccia.----- Chi usa abitualmente il “politicamente corretto” NON PUO' AVERE UNA FACCIA, ma “una, nessuna e centomila”, come diceva Pirandello.



giuseppe casarini , binasco (MI)-italiag
 venerdì 9 gennaio 2015  09:02:11

Cara Signora, corretta come sempre la Sua analisi.Europa ipocrita, pauroso, imbelle..e con lei il resto del Mondo ( esclusi...vedi quanto qui riportato) e ricorda un ritorno al passato..vedi Germania nazista,,,Oriana Fallaci docet!shalomggc



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