Fiamma Nirenstein Blog

Un’altra vittoria per i terroristi di Al Qaida

domenica 15 agosto 2010 Il Giornale 16 commenti
Il Giornale, 15 agosto 2010

È più forte di lui: il 70% degli americani non vuole la moschea a Ground Zero. La sua politica, dopo essere apparsa «foriera di speranze» al 51% degli arabi, è declinata al 16. Tuttavia, Barack Obama non può fare a meno di sognare la pace universale: sin dalla sua nascita, si potrebbe dire, sin dai primordi della sua educazione politica e poi dei suoi passi come presidente, con il discorso del Cairo, l’inchino al re saudita, la critica inusitata allo Stato d’Israele, la mano tesa fino ai crampi verso un Iran che adesso nonostante le sanzioni, riceverà, il 21 di agosto, la benzina nucleare russa per procedere verso la Bomba, ha sempre avuto un disegno, nobile quanto inutile. Essere iscritto nella storia americana come il grande presidente che riuscì a creare un’amicizia, o almeno una tregua, con l’islam. Un Kennedy che invece della grande conquista dell’integrazione dei neri, realizzi un rapporto positivo con l’islam, in patria e fuori.

Durante la cena di Ramadan, prima della benedizione alla moschea, Obama ha tentato di riscrivere la storia americana con la stravagante affermazione di un grande ruolo dell’islam come di una parte centrale della epopea americana, una forza che «è sempre stata parte dell’America»; ha detto che Ramadan «ci ricorda i principi comuni e il ruolo dell’islam nel fare avanzare la giustizia, il progresso, la tolleranza, e la dignità di tutti gli esseri umani».

Con tutto l’autentico rispetto per Ramadan e la libertà religiosa, intanto sorge spontanea la domanda che farebbero parecchie ragazze americane musulmane che, come testimonia la scrittrice Phillys Chesler, seguitano a essere vittime di clausura e delitti d’onore, o anche le vetrioleggiate dell’Afghanistan, o le condannate alla lapidazione in Iran. È comunque difficile disegnare il contributo solenne dell’islam alla storia americana: non troviamo, in una cultura non specialistica, una pagina di arte, di cultura, di politica, di letteratura, di musica, di cinema, insomma di tutte le meraviglie che fanno l’America, la traccia di un’influenza islamica.

Ma diciamo che Obama abbia voluto usare un tono augurale: cosa lo ha portato ad abbracciare quella che i posteri considereranno una delle maggiori bizzarrie, per non dire perversioni, del nostro secolo, la costruzione di una moschea a Ground Zero? A Ground Zero si è avvolti da un silenzio immenso nel mezzo alla metropoli: non c’è politically correct che tenga. Sei, di fronte a quei volti, immerso in un dialogo con la vita e con la morte, con l’aggressività inconsulta, con l’odio smisurato per una nazione democratica. Certamente non tutti i musulmani sono responsabili dell’attacco alle Twin Towers, ma l’islam vi ha una parte non marginale. La sua intolleranza per le altre religioni ha luogo ogni giorno nelle città arabe e in Iran, la sua determinazione a conquistare il mondo e a uccidere gli ebrei, i cristiani, i convertiti, risuona in molte madrasse, certo nel dispiacere dell’Islam moderato.

Non c’entra la libertà di religione con la grandiosa inopportunità di costruire una moschea laddove è il sacrario del dolore americano di fronte all’attacco dell’islam estremo. Ci sono luoghi che hanno un destino iscritto in ciò che semplicemente sono. Un centro culturale tedesco, con tutto il rispetto per i tedeschi d’oggi, ha scritto Charles Krauthammer, non può sorgere sulle rovine di un campo di concentramento. Giovanni Paolo II proibì alle carmelitane di creare un centro ad Auschwitz. Non era il loro luogo, non era il caso. E certo la richiesta delle Carmelitane era meno strana.

Obama dovrebbe chiedersi che cosa rappresenta oggi una moschea a 360 gradi, e concluderebbe che il suo significato non è di pura libertà religiosa, ma è anche politico, specie a Ground Zero. Non c’è stata una chiara, definitiva risoluzione di ogni rapporto del mondo musulmano con l’islam del terrorismo, esso rifiuta di definire chiaramente il terrorismo. Obama per promuovere i moderati deve differenziarne il ruolo, chiedere loro un impegno invece di promuovere l’islam in toto. Questa diviene vittoria dei più duri. Bin Laden gioirà della moschea, la sentirà come una sua vittoria. Obama non otterrà da questa ennesima profferta niente. Lo stesso accadde con Gaza esattamente 5 anni fa, il 15 di agosto, quando Sharon consegnò la Striscia ai palestinesi in cambio di niente. Non fu interpretato come un gesto di pace, ma come un gesto di debolezza. Ne nacque Hamastan che ha perseguita musulmani, ebrei, cristiani.

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Luca Querin , Trieste
 lunedì 23 agosto 2010  13:11:35

La costruzione di una moschea vicino a Ground Zero sarebbe una dimostrazione della grandezza di una civiltà che ripudia l'odio, il fanatismo e la discriminazione nei confronti di chicchessia. Potrebbe apparire come un affronto verso le vittime del terrorismo. In realtà è un' ardita, e per questo ancora più straordinaria manifestazione di libertà, democrazia e tolleranza. Credete che Bin Laden e i suoi accoliti potrebbero gioirne, sapendo che il risultato della loro strategia del terrore, che mira a diffondere panico, violenza e confusione, potrebbe portare a un risultato diametralmente opposto? Quello di Obama non è, come potrebbe sembrare, un supremo atto di autolesionismo (tutt'al più lo sarà a livello elettorale, ma francamente spero per il mondo che ciò non accada), bensì segna in maniera clamorosa la sconfitta di tutti gli "ideali" che animano coloro che desiderano imporre una visione del mondo ripudiata dalla stragrande maggioranza stessa della galassia musulmana. Andate al di là delle apparenze e dei comprensibili sentimenti di sconcerto e stupore che vi hanno colto nel momento in cui avete avuto conoscenza della notizia. Andate in profondità e guardate dentro voi stessi. Se vi riconoscete nei principi di libertà e democrazia che pervadono (almeno sulla carta) la nostra società, considererete da un'altra prospettiva questo storico gesto di tolleranza e di civiltà.



Roberto Riviello , Figline Valdarno
 mercoledì 18 agosto 2010  20:03:55

La proposta del Presidente Obama dimostra la sua inconsistenza politica e il suo velleitarismo: Ground zero è uno spazio sacro, ormai, un simbolo della nostra civiltà. La libertà religiosa non ha niente a che vedere con l' inviolabilità del sacro. Lo dico con rammarico profondo, per il rispetto che nutro verso i miei amici americani supporters di Obama e soprattutto per quel meraviglioso paese che sono gli Stati Uniti: questo Presidente è uno sciocco.



Giovanni Somogyi , Roma, Italia
 mercoledì 18 agosto 2010  13:33:31

Anche Chamberlain cercò di andare d'accordo con Hitler. Obama credo sia vittima della stessa illusione: che mostrare un volto amichevole ai mascalzoni li renda persone per bene



Mario Boninsegni , Massa - Italia
 mercoledì 18 agosto 2010  11:49:36

Premetto che non sono d'accordo con la costruzione di una Moschea a Ground Zero.Nell'attacco a una Nazione Democratica, alle Torri Gemelle, il Corano, estremizzato, ha avuto troppa influenza.Non dimentichiamo però che gli USA, unici, hanno dato e danno un contributo vitale in fondi ed armi ad Israele, per la sua sopravvivenza, per il suo Diritto ad esistere.Obama, che io stimo moltissimo, è stato anche, per quel che ne so, il primo Primo Presidente americano a portare anche Russia e Cina a votare le sanzioni contro l'Iran.La prossima centrale atomica Iraniana sostenuta dalla russia è per produzione di energia civile, non militare.Secondo me il nucleo politico di questa fase è la pace tra Israele e Palestinesi.Questo da solo toglierebbe carburante all'Iran.



michele lascaro , matera
 mercoledì 18 agosto 2010  11:36:32

Avevo già espresso il mio pensiero avverso alla decisione di Obama di permettere la costruzione della moschea a Ground Zero, definendo il presidente una meteora della politica americana, peggiore di Carter. Non mi sbaglierò



ariella adler , Trieste - Italia
 mercoledì 18 agosto 2010  10:35:05

Sono perfettamente d'accordo che la costruzione di una moschea a groud zero non favorisce un islam moderato ( ammesso che esista) che si sente tradito (come molti altri) dal presidente Obama e invece di distinguersi e rafforzarsi rispetto ai terroristi si sente protetto da essi. Sembra che Obama non abbia capito nulla dei padri fondatori della sua nazione e da dove gli USA abbiano tratto i principi e valori di democrazia e libertà tipici,almeno fino al suo mandato, della nazione americana.Se io fossi un terrorista, la prossima mossa sarebbe buttar giù la statua della libertà come lui ha già fatto idealmente.Forse farebbe meglio, prima che accada, a regalarla allo stato di Israele che perù non ha mai avuto bisogno di statue per difendere la sua libertà e quella del mondo civile e benpensante,ariella adler



Ing. Luigi Mancini , Roma
 mercoledì 18 agosto 2010  10:12:41

Condivido appieno la sua interpretazione soprattutto le conclusioni. Purtroppo "maomett-Obama" non ha capito che la scelta religiosa nel XXI secolo sara' sempre piu' prevalente e non deve andare in quella sbagliata.Il fatto e' che l'islam e' causa di turbolenza interiore e perversione. E questo nessuno ha il coraggio di dirlo. E New York e' costato sangue a Gesu' e, insisto, "maomett-Obama" si e' dato da fare per profanarla. Finche' rimane nella sua doppiezza...Non Iudicare Sed Orare.



Tiziana Ficacci , roma italia
 mercoledì 18 agosto 2010  09:35:40

Questo accanimento per il centro isalmico fa però credere che tutti i musulmani sono dei terroristi. Più o meno è così che cominciano gli stermini. Il che mi preoccupa molto di più di un centro islamico vicino a Ground Zero.Credo che per una materia così importante bisogna mantenere nervi saldi ed equilibrio.



Dova Cahan , Tel Aviv
 martedì 17 agosto 2010  19:04:26

Qualcuno ha identificato Obama e Osamaallo stesso livello..Io invece mi rifaccio adun famoso detto della Bibbia Ebraica "Razakta ve gam Iarasta"...in traduzione.."Hai ucciso ed poi haiereditato" parole vere e sante..Tutto cio e` dare un premio al terrore..e ciopuo solamente incrementare atti di questo genere per poi potersi insidiare con le loro moschee in tutti i migliori centri delle grandi citta ed inseguito predominare la situazione. Questo e` cio che il fondamentalismo islamico predica e poipratica..Non e` liberta di culto e` imporre il loro desiderio in pratica, cioe` "Conquistare l'Occidente".Perche` tutti questi fondamentalisti islamici invece di investire tanto denaroin Europa ed in America nella costruzione delle moschee, non aiutano i loro fratelliafricani mussulmani che si trovano davanti ad una situazione di poverta, fame, sete, siccita in Africa che e` un continente per la piu parte abititatoda islamici..i quali dovuta la situazione tragica e difficile nel loro paese africano cercano la liberta elavoro in Europa..Quei soldi dovrebberoessere investiti in industrie, irrigazioni,fabbriche da dare lavoro li alla popolazione locale, allora non ci sara unafflusso di questi immigranti in Europa ed America, nazioni che godono dei finanziamenti del mondo arabo petroliero ricco di petro dollari...Questo e` il nocciolo del problema..una volta risolto questo problema ci saranno meno islamici in Europa ed America..Prima cosa..rimandare indietro questo afflusso di capitale arabo petrodollaro e che i ricchi stati arabi ed emirati li investino in Africa nei paesi dei lorofratelli islamici..non nell'occidente che none` parte di questa cultura ne questatradizione ne religione..Concludo porgendo un caro saluto alla signora Fiamma Nirenstein che ho avuto picere rivedere ieri sera a Gerusalemme..Shalom ve Lehitraot



Percy D'Elia , Roma
 martedì 17 agosto 2010  18:09:25

Gentile Dott.ssa Nirenstein, le ho appenamandato un email che ho ricevuto da amicinegli USA sul Presidente Obama.Spero che l'abbia ricevuto.Un cordiale salutoPercy D'Elia



Guido Guastalla , Livorno Italia
 martedì 17 agosto 2010  15:26:26

Cara Fiamma,sono dd'accordo con la tua analisi. La libertà di espressione e di fede è sacrosanta ma deve rispettare la reciprocità (che non c'è né si vede) e la sensibilità e la libertà altrui: purtroppo le Twin towers sono state abbattute con il loro seguito di migliaia di morti da islamisti: non certo tutti gli islamici le hanno abbattute, ma nessun islamico ha condannato questo atto in modo convincente.Due pesi e due misure. Penso che chi ha voitata Obama o fosse, se non americano, favorevole, sarà deluso. Noi no.Guido Guastalla



Daniele Frizzo , Brione Brescia Italia
 martedì 17 agosto 2010  15:19:18

Gentile Signora Fiamma,è sempre piacevole leggerla,anche se purtroppo qusi mai i suoi argomenti sono piacevoli.Sono d'accordo con lei che la costruzione di una moschea li dove sono morte tante persone a causa di un'organizzazione islamica fanatica,temuta dagli stessi islamici ma sicuramente con tanti seguaci o simpatizzanti segreti,sia una idea almeno cervellotica se non demenziale.Se mi permette le suggerisco questo:parecchi anni fa,quando G.W.BUSH era governatore del Texas firmai una petizione lanciata dal GIORNALE per salvare la vita a un condannato a morte.Faccia la stessa cosa per la Moschea.Scusi l'ardire .La saluto cordialmente. Daniele Frizzo



fulvio gianetti , J'Salem Israele
 martedì 17 agosto 2010  15:17:13

Alzare una moschea a Ground Zero e' come costruire una chiesa nel campo di Aushwitz.



Giovanna Cairella , Benevento - Italia
 martedì 17 agosto 2010  14:25:28

l'estrema apertura e tolleranza dell'occidente ne segnerà la sua fine. Non è che negli stati uniti non si possano costruire moschee ma, vicino a ground zero, sembra una provocazione. Perchè non proponiamo la costruzione di una chiesa cattolica, una ortodossa ed una sinagoga a La Mecca?



Fabrizio Pastorello , Como
 martedì 17 agosto 2010  13:07:10

Mi dispiace ma non sono d'accordo, una moschea non può essere un regalo ai terroristi! Dire che una moschea è un regalo ai terroristi è un regalo ai terroristi! non possiamo fare passare l'equazione mussulmano=terrorista perchè se fosse vero avremmo 1,3 mld di terroristi. Io sono d'accordo con te di chiamare Hamas per quello che è, per dire che l'OLP è una manica di corrotti, ecc, ma sul punto di regalare un quindo dell'umanità ad Al Qaida proprio no!



giuseppe casarini , binasco (MI)-italia
 martedì 17 agosto 2010  12:36:57

Anni fa, nell'ufficio di un mio collega campeggiava un cartello con la scritta." CIRCOSPEZIONE: attenti a quel che desiderate, potrebbe realizzarsi!"Valga come monito di riflessione per chi a suo tempo ed in certi settori inneggiava all'elezione di Mister Obama.shalomggc



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