TRA SHARON E ARAFAT GARA A CHI PERDE MEGLIO L’ ABBAGLIO DI BETLEMME
sabato 27 aprile 2002 La Stampa 0 commenti
Fiamma Nirenstein
POTERE di una grande Chiesa di pietra bianca, che racchiude una
grotta
ormai ornata d'oro e d'argento, quella del Bue e l'Asinello! I
contendenti
sono nei guai: non ne dominano il potere di suggestione, anzi;
l'esercito
israeliano, che sarebbe l'assediante, invece ci è rimasto
intrappolato.
Ricapitoliamo: Betlemme è culla di terrore suicida, l'esercito pensa
di
spazzare il nemico nell'operazione Scudo di Difesa. Ma non fa i conti
con
l'idea di Arafat di impelagarlo in una lotta contro l'intera
cristianità ,
collocando i suoi nella Chiesa che così appare assediata. In realtà ,
Israele
assedia i suoi ricercati, gente dura con un curriculum di terrore
niente
male, ma - guarda caso - quelli stanno nella Chiesa. Arafat a sua
volta ha
fatto i conti senza l'oste, ovvero la santità del luogo. Che, per
quanto sia
situato nell'Autonomia Palestinese, pure ha una vita tutta sua,
quella dello
spirito. E gode di un'extraterritorialità che non ammette i carri
armati, ma
neanche ammette che gente con la mitraglietta a tracolla passeggi
nella
Grotta.
Anche se la maggior parte del mondo all'inizio non fa tanto caso al
fatto
che i palestinesi nella Chiesa siano armati, in seguito la Chiesa
cattolica
per prima, nelle vesti immacolate di monsignor Touran, comincia ad
accorgersene. La Basilica, ai ripetuti rifiuti di trattare, risulta
per quel
che è : occupata da uomini che non sono proprio una classe domenicale
in gita
e che non hanno scelto il posto migliore per una prova di valore;
anche
alcuni religiosi e ragazzi palestinesi chiusi con loro se ne vanno,
cominciano a denunciare violenze e furti. La popolazione soffre un
disastroso coprifuoco da parte israeliana, che potrebbe terminare se
solo le
due parti si accordassero.
Adesso il braccio di ferro fra Israele, che vuole assolutamente
catturare i
terroristi, e Arafat, che ormai ha capito che Israele non è così
stupido da
entrare nella Chiesa e che quindi quegli uomini armati nel buio delle
navate
abbagliano, è una strana gara a chi perde meglio. Arafat può cedere
qualche
nome, anche pochi? Qualche terrorista certificato? Non può ? Allora
forse può
deportarli molto lontano. Israele può fare un grande gesto di
generosità ,
magari un regalo al Papa, lasciando andare i ricercati? Se lo
facesse, dopo
potrebbe chiedere all'Onu un'altra commissione di inchiesta, che
indaghi su
cos'è successo nella Chiesa. Può convenirgli.