Fiamma Nirenstein Blog

Terrorismo? Hollande finge che non ci sia

martedì 23 dicembre 2014 Il Giornale 4 commenti
Il Giornale, 23 dicembre 2014

Due attentati al grido di Allah hu Akbar, e il secondo anche nel nome dei "bambini palestinesi" forse sono opera di squilibrati come predicano ora le voci politically correct: ma sono balordi che appartengono alla famiglia dello squilibrato di Sideny, dei due matti canadesi, tutti assassini, un club invisibile che ha in comune una fissazione islamista e l'adesione a quel disgustoso universo fantasmatico che ci inonda di stragi di innocenti infedeli, teste tagliate, bambini a pezzi.

In Francia è accaduto in due puntate consecutive: ieri a Dijon nella Francia occidentale, un uomo di quarant'anni ha investito con l'auto una folla, alla maniera di Gerusalemme dove con questo sistema sono stati fatti morti e feriti, e ha ferito undici persone urlando il nome di Allah e dei bambini palestinesi. Domenica a Joue le Toursun convertito all'Islam si è buttato gridando il suo credo dentro una stazione di polizia e con un coltello, e dopo aver ferito gravemente tre poliziotti è stato ucciso. Si chiamava Bertrand Nzohabonayo, nato in Burundi nel 1994, prima dell'impresa aveva postato la bandiera dello Stato Islamico col suo profilo su Facebook. A Dijon il Pubblico Ministero sostiene che"non è assolutamente un attacco terroristico" quello dell'auto. Ma anche se era stato più di 100 volte all'ospedale psichiatrico, lo squilibrato non si era dimenticato di portarsi dietro tutte le medicine in caso d'arresto. "Le Figaro" è sicuro che il terrorista avesse un piano, che programmasse di attaccare soldati o poliziotti, e che abbia ripiegato. Mentre la polizia alza il livello di allarme, Hollande invita a non cedere al panico. Non è per via di due squilibrati. Nessun cittadino può ignorare che all'inizio della settimana la polizia ha smantellato 13 cellule di reclutamento dell'ISIS.

Il numero dei francesi che si sono arruolati è raddoppiato nel corso di un anno, arrivando almeno a 1200. La Francia ha la più grande popolazione musulmana d'Europa,5-6 milioni, e 2125 luoghi di culto. Naturalmente in questo non c'è niente di strano o di riprovevole. Ma l'incrocio fra questa realtà e un furioso integralismo cinematografico, come ha detto il giornalista Jurgen Todenhofer che ha appena concluso il primo reportage presso gli uomini dell'ISIS, ci pone "di fronte alla più grande strategia di pulizia religiosa mai vista nella storia" condotta con "un entusiasmo quasi estatico".

La Francia ne conosce già svariate espressioni: a maggio un francese di 29 anni, Mehdi Nemmouche, ha ucciso tre persone e ferito gravemente un'altra al museo ebraico di Bruxelles; nel 2013 un soldato francese è stato accoltellato alla Défense, a Parigi, e questo proprio nei giorni in cui veniva aggredito anche un soldato inglese a Londra; prima, l'11 marzo 2012, Mohammed Merah ha prima ucciso tre soldati, e poi ha fatto strage di tre bambini ebrei e di un adulto alla scuola ebraica di Tolosa; nel 2006 veniva ritrovato a Parigi il corpo di Ilan Halimi, un ragazzo ebreo, torturato per tre settimane dalla banda islamista di Youssuf Fofana. Erano dei balordi gli assassini? Sì. Erano dei possibili squilibrati, delinquenti? Anche. E'irrilevante il fatto che fossero estremisti islamici? Che fossero eccitati dalla svolta aggressiva? Assolutamente, no.


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Silvio Riva , MILANO - ITALIA
 martedì 30 dicembre 2014  00:47:49

Cara Fiamma, .gli “uomini d'onore” dovrebbero riflettere sulla notizia apparsa ieri, relativa alla opposizione di Hamas all'invito per una settimana di vacanza a 37 bambini della Striscia di Gaza, orfani di guerra, con cinque accompagnatori, offerta da Yoel Marshak, dirigente del movimento di Kibbutzim, con tappe in kibbutz, Negev, Safari di Ramat Gan e Cisgiordania all'incontro con il Presidente Abu Mazen.--------- Approvata inizialmente da Hamas, che ci ha “ripensato”, perché--------- “In Israele sarebbero stati sottoposti al “lavaggio del cervello”. Volevano far dimenticare loro la “causa” palestinese”.........---------- La notizia si commenta da sè.--------- Quei terroristi dovrebbero partecipare al governo dello Stato palestinese.------- Poveri palestinesi, in quali mani !!!..........



peter sammut , southampton inghilterra
 martedì 23 dicembre 2014  18:01:32

The Bible states that the Sin which G-D Does not forgive is that of murdering in the Name of G-d.I have a recollection that this is also explained in Jewish Scripture.This is obvious then who sins against the name of their god. The French Prime Minister is grossly mistaken when he claims that these are not terrorist attacks.Next Holland will be claiming these attacks are inspired by the god of the jihadists



Silvio Riva , MILANO - ITALIA
 martedì 23 dicembre 2014  15:57:50

Cara Fiamma, se lo dice Hollande, che è... “uomo di onore”.....(come ognun sa...).------- Scherzi a parte, continua la stupidissima deriva del “vedo, ma credo che sia altra cosa”: è ormai ben nota l'opera diabolica svolta dai “predicatori” islamici; è noto il sostegno economico COMPLICE (per vari motivi) dato ai terroristi da parte dei “petrolieri” islamici; è noto (almeno alle persone intellettualmente oneste) che politici e religiosi islamici non fanno alcuna cosa concreta per sanare i dissidi passati e presenti fra popolazioni di religione diversa dalla loro (e del resto nemmeno fra confessioni diverse dello stesso Islam, come sono la sunnita e la sciita).----- Da tutto questo nasce un crescente stato di disagio che porta menti deboli (quando non semplici dementi) a commettere delitti, persino in “buona fede”.(ma sempre delitti, SENZA ATTENUANTI: si avvisino certi imbecilli con la toga)------ C'è poi l'ignoranza (anche storica, e cronistica IMPARZIALE) di molti islamici (e anche non islamici) sfruttata dai “seminatori di zizzania” mossi da interessi vari per impedire ogni possibilità di ragionevole compromesso e pacifica convivenza.------- A questo proposito, in occasione della cerimonia di Kanukkà presso Beth Shlomo, a cui sono stati invitati “Amici di Israele” (c'era anche un prete cattolico), è stata ricordata l'importanza dello sviluppo della istruzione tecnico-scientifica (anche ai fini del miglioramento delle condizioni di vita), per esempio, in Palestina.------ Naturalmente il presupposto è che le risorse economiche non siano sprecate in armi, e sia favorita la cooperazione con i confinanti, molto più sviluppati, che darebbero volentieri una mano (in cambio di pace).------- Sembrerebbe semplice, ma chissà cosa ne pensano gli “uomini d'onore”?.......



giuseppe casarini , binasco (MI)-italia
 martedì 23 dicembre 2014  13:57:11

Analisi lucida e acuta.shalomggc



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