Fiamma Nirenstein Blog

Sulla Palestina il passo falso di Stoccolma

martedì 7 ottobre 2014 Il Giornale 6 commenti

Il Giornale, 07 ottobre 2014

Il premier socialdemocratico appena eletto Stefan Lofven, nel suo discorso di inaugurazione venerdì ha stabilito un record immediato: ha annunciato che il suo Paese riconoscerà, primo dell'Unione Europea, lo Stato Palestinese. Poi l'ambasciatore in Israele Carl Nesser ha cercato di addolcire il linguaggio, ma la sostanza resta uguale. Il gesto ignora la necessità di trattative fra Israele e i palestinesi, spinge questi ultimi al solito rifiuto del compromesso, esalta la tendenza a accettare la versione che sia Israele a ostacolare la pace.

Lofven, così interessato al Medio Oriente, non dice niente sul caos in Siria e in Iraq e sugli svedesi che partono per unirsi all'ISIS. Solo i palestinesi sono importanti per la rileccatissima superdemocrazia ecologica e disinfettata. La sua migliore strada per dimostrare dedizione ai diritti umani e ai suoi immigrati è prendersela con Israele, come fa dai tempi di Olof Palme. Così quel civilissimo Paese è oggi fra i più antisemiti del mondo, secondo l'European Jewish Congress: le aggressioni si ripetono, si attaccano sinagoghe e cimiteri, si picchiano gli ebrei con la kippà, 30 famiglie di Malmö sono scappate, l'86enne Judith Popinsky, sopravvissuta della Shoah, non insegna più perché viene minacciata, sulle magliette la scritta alla moda è"burn Israel burn". La paura e il politically correct sono una mistura micidiale.

Gli immigrati musulmani sono quasi un milione in un Paese di circa 9 milioni e mezzo di abitanti; nessuno ne discute, il diktat "antirazzista" funziona come in URSS, se i vicini ti vedono leggere il giornale sbagliato non trovi lavoro, non ti invitano a cena. L'antisemitismo-anti-Israele è un "must" sociale. Il giornale critico Dispatch International ha visto la sua direttrice fuggire all'estero, un giornalista, Lars Herdegaard è stato assalito con intenti omicidi. Il primo ministro Lofven ha dunque compiaciuto subito la sua "costituency", ma è nella tradizione. Il giornale Aftonbladet scrisse che i soldati israeliani rubano gli organi ai palestinesi per venderli.

La sottoscritta chiese all'allora ministro degli esteri Carl Bildt cosa pensava di fare contro l'antisemitismo. "Antisemitismo"- chiese-"E quale? Non ne ho notato affatto". Il museo di Stoccolma esibì nel 2004 un monumento a una terrorista suicida palestinese. Menomale che Zvi Mazel, l'allora ambasciatore d'Israele, lo distrusse con le sue mani.


 Lascia il tuo commento

talmud.nc , roma
 giovedì 16 ottobre 2014  12:40:38

Già, una crociata....Prima bisogna che vada in pensione Osama bin laden oppssss....



GeertWilders4president , 1
 sabato 11 ottobre 2014  15:04:21

A volte la stupidità svedese pareggia con quella italiana.



Silvio Riva , MILANO - ITALIA
 venerdì 10 ottobre 2014  12:36:22

Cara Fiamma, una società “ferocemente” laicizzata come quella svedese, comporta il ricorso ad ideologie compensative che prendono il posto del “senso religioso” che tutti abbiamo, anche se inconscio.------ Non basta il conseguimento del benessere per rispondere alle necessità spirituali e questo genera una mancanza che porta alla solitudine interiore: questo spiega la crescente, massiva, quantità di persone sole in quel Paese e l'alto tasso di suicidi rispetto al resto di Europa.------ Violenza, insoddisfazione ed infelicità minano soprattutto i giovani, come appare evidente dalle cronache.------- Un vecchio metodo di governo è quello di trovare un “bersaglio” su cui scaricare l'insoddisfazione del popolo: specialmente gli ebrei conoscono troppo bene questo meccanismo perverso.----- L'islamizzazione progressiva e gli interessi correlati fanno il resto.



Alessio Paolo Morrone , Cagliari
 venerdì 10 ottobre 2014  01:44:37

Evidentemente numerosi abitanti del globo terracqueo non hanno ben compreso che lo Stato di Israele è l'unica e irrinunciabile diga contro la follia islamica e,vorrei aggiungere,contro tutte le derive in campo cristiano che si stanno compiendo in questi giorni.Come cristiano devo ammettere che i nostri "fratelli maggiori" ci surclassano come etica,morale e coerenza.Tornando agli islamici che continuano a cianciare di crociati...Ma non sarebbe davvero l'ora per cui Cristiani ed Ebrei,col beneplacito di Tsahal,iniziassero ad organizzarsi per una "vera" ed esaustiva "Crociata"?



gianni centola , italia
 giovedì 9 ottobre 2014  18:18:40

quando si renderanno conto di quale madornale sbaglio hanno fatto,con lascellerata scelta filoislamica, sara' ormaitroppo tardi.Saranno schiavi in casa loroe avranno seri problemi di convivenza, ameno che non accetteranno la dhimmitudine e la sharia. Il conto alla rovescia e'gia' cominciato....Svezia, Belgio,Franciacadranno una dopo l'altra...e Israelestara' a guardare.



Francesco Salatino , Francorte/Germania
 martedì 7 ottobre 2014  19:52:43

Cara Fiamma, questo è il destino che toccherà ai nostri figli e nipoti in Europa, se l'islamizzazione andrà avanti come a Malmö in Svezia, in alcuni quartieri di Londra e di Parigi dove regna la Sciaria e l'antisemitismo più bieco.Questi musulmani gridano al razzismo, ma bruciano le bandiere e le ambasciate dei paesi occidentali. Per le ideologie o religioni totalitarie gli ebrei sono i primi da eliminare, poi i cristiani:la storia dei paesi islamici ne è un esempio. Il Mondo libero dovrebbe unirsi contro questa minaccia mortale che non conoscefrontiere: il nemico purtroppo ce l'abbiamo in casa, il terrorista è un coinquilino.



Per offrirti un servizio migliore fiammanirenstein.com utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.