Fiamma Nirenstein Blog

Su Siria e Medio Oriente l'Occidente ha perso la bussola

mercoledì 11 maggio 2011 Il Giornale 5 commenti

Il Giornale, 11 Maggio 2011

Quali farfalle andiamo acchiappando quando decidiamo ora di aiutare, ora di sanzionare, ora di lodare, ora di redarguire, ora di promuovere, ora addirittura di fare la guerra? La domanda ha risposte penose e a volte persino manicomiali. L’Europa ha fatto dei diritti umani 170 pagine di regole oppressive che definiscono una moralità post moderna di “non discriminazione”, principi astratti e severissimi che precedono i diritti della nostra comunità primaria e prescindono anche dalle situazioni di fatto. Per esempio, sull’immigrazione sdottoreggia e sgrida,  ma poi non da nessun valore alla libertà, per esempio degli iraniani, o dei siriani se non a chiacchiere, e nemmeno cerca di fare politica di fronte al terrorismo e alle stragi di innocenti, anche quando poi arriveranno da noi. IL caso più eclatante è che lasciamo che l’Iran costruisca una bomba atomica chiaramente dedicata a noi. Ma prendiamo tre esempi nuovi e collegati concettualmente nella nostra incapacità di difenderci. La nostra testa funziona male. Pensiamo al commento sulle immagini di Bin Laden con la barba bianca davanti al televisore mentre organizza il suo prossimo messaggio stragista, una promessa ben concreta, che sarebbe stata portata a termine se il terrorista non fosse stato fermato dalle pallottole dei Navy Seal. Lo avrete sentito alla tv, visto sui giornali: il commento, una sarabanda di piagnucolii sulla vecchiaia, la stanchezza, la solitudine, la noia di un pover’uomo in stanza “modesta”, di fronte a un “vecchio televisore”, con le rughe, i  capelli bianchi…. Poverino. Era meglio lasciare che ci continuasse ammazzare, quel povero vecchietto, secondo questa sviolinata melensa di senso di colpa per un personaggio da diecimila morti innocenti.

Secondo esempio, stavolta istituzionale: l’Unione Europea riunisce venerdì scorso tutti i suoi rappresentanti per parlare della Siria, dove Bashar Assad con l’ausilio degli emissari iraniani padroni della Siria tiene in piedi il suo regno al prezzo, intanto, di seicento concittadini ammazzati. L’UE si arrabbia molto, e sanziona i movimenti di tredici amici suoi dimenticando di includere Assad nella lista. Pensa quanto abbiamo aiutato i siriani. Intanto Hillary Clinton, in visita in Italia, ribadisce anche alla tv italiana che mentre Gheddafi è un vero mostro, il giovane siriano vestito all’inglese è invece uno con cui si può sperare di trattare. Il problema è dopo quanti morti. Infine, ma più importante proprio oggi, nel giorno in cui Israele compie 63 anni, uno Stato minuscolo che ha avuto quasi 23mila morti in guerra e nel terrorismo da quando la sua esistenza di Paese appassionatamente democratico ha avuto inizio. Dopo anni di reciproche stragi hanno raggiunto un accordo Fatah, l’organizzazione di tradizione arafattiana dei palestinesi che governa il West Bank e Hamas, padrone di Gaza, che si definisce, nella sua Carta, un “movimento islamico di resistenza la cui lealtà va ad Allah e che vuole alzare la bandiera palestinese su ogni centimetro della Palestina” ovvero su Israele, di cui precisa “che continuerà ad esistere finchè l’Islam lo oblitererà”. L’unificazione è avvenuta perché la Siria di Assad non è più quel rifugio sicuro e quel sostegno di provenienza iraniana su cui Hamas ha contato fino ad oggi. E perché Fatah, accusata di rappresentare solo metà del popolo palestinese, ha concepito una strategia per cui ha biosgno di Hamas: andare a settembre all’Assemblea Generale dell’ONU e chiedere di riconoscere a maggioranza, senza trattative, uno stato palestinese. Abu Mazen, accusato di essere un Mubarak al soldo degli americani, vuole anche una bella copertura a sinistra di fronte ai suoi, e una unificazione palestinese. Non importerà all’ONU che sia con Hamas, l’unico al mondo che ha dichiarato che Bin Laden è un martire e un grande guerriero dell’Islam e che sia vicino a El Qaeda.

Hamas è un ramo dell’esttemismo islamico più brutale, neglin ultimi mesi ha ucciso tutta una famiglia, i Fogel, con tre bambini, un ragazzo sullo school bus, Daniel Wiplich, un giovane in visita alla tomba di Giuseppe, Ben Yosef Livnat. Niente potrebbe essere più indesiderabile per la pace della scelta di Abu Mazen di unirsi a un gruppo sulla lista delle organizzazioni terroriste sia europea che americana, che promette non solo di distruggere Israele ma anche di uccidere gli ebrei (“il giorno del giudizio non verrà finchè i musulmani non avranno combattuto e ucciso tutti gli ebrei”). L’America ha sempre un po’di buon senso, la sua idea dei rapporti internazionali è che la ferocia e la violenza nel mondo metta a rischio il suo universo, come ha dimostrato il terrorismo. Così 27 senatori senatori americani hanno chiesto a Obama di smettere con i fondi all’Autonomia Palestinese. L’Europa invece subito dopo l’unificazione ha destinato all’Autonomia Palestinese 85 milioni di euro su richiesta del primo ministro Salam Fayyad per necessità immediate. Ma ora da quelle parti c’è Hamas che sa far soldi e usarli per il terrore: ha moltiplicato il portafoglio per tredici avendo oggi 540 milioni di dollari mentre era a 40 cinque anni fa. Ha incrementato i suoi dipendenti fino a 40mila persone di cui 21mila armati. Khaled Mashaal per sgombrare il campo da dubbi ha chiamato proprio due giorni fa alla lotta armata tutti i militanti palestinesi, ma Ban Ki Moon dall’ONU dice che un’unificazione, potere della parole, è sempre cosa buona, e sia Inghilterra che Francia, or ora visitate da Netanyhau, lasciano in sospeso la possibilità di riconoscere il futuro stato. Hamas nell’anno che la separano dalle elezioni farà crescere il facile consenso di chi vuol distruggere Israele. Di chi, insomma, vuol distruggere.. anche da noi.    
 

 Lascia il tuo commento

Eliyahu , Gerusalemme Israele
 sabato 14 maggio 2011  23:52:06

Molte Grazie, Fiamma.Hilary e` una vergogna ambulante che cammina a due gambe. Lei dice: "sappiamo che la Siria può ancora varare riforme. Nessuno invece credeva che Gheddafi lo avrebbe fatto». Dopo quasi due mesi della strage, lei ancora dice che Assad e il suo regime sono capaci di varare "riforme." Vergogna! Soltanto bisogno di non dimenticare che lei parla in nome di Obama.



Gabriele Ugolini , RIMINI
 venerdì 13 maggio 2011  10:22:34

Cara Fiamma, ma cosa ce ne facciamo di una Europa così?Che sia già diventata Eurabia?!



LUCIANO ANTONIO MANFREDI , BOLOGNA ITALIA
 giovedì 12 maggio 2011  12:24:44

Non abbiamo più il coraggio di difendere il nostro modo di vivere contro gli attacchi dei terroristi, assomigliamo sempre più ad un branco di pecore, che peccato.



loris , bolzano
 mercoledì 11 maggio 2011  23:09:12

Purtroppo i palestinesi non hanno mai voluto e non vogliono la pace ,questa è la cruda realtà.



Dott. Sergio HaDaR Tezza , Qiryat Arba, Israel
 mercoledì 11 maggio 2011  19:08:23

BRAVA!L'incapacità europea di vedere e ostacolare il male è plurisecolare...infatti si riempiono la bocca d'idiozie relativiste e dicono che non esiste ...che dipende dai punti di vista...La disastrosa politica di pacificazione per mezzo di concessioni, l'Appeasament firmato da Daladier e Chamberlain, che torrnavano a casa da Monaco starnazzando "peace in our times", purtroppo è ancora all'ordine del giorno, specialmente in Italia, che ha da sempre i migliori rapporti con tutti i peggiori (da sempre, furono i primi "occidentali" a riconoscerli nel 1924, con l'Unione Sovietica, alleata con la Germania, fiorente turismo e scambi con Cuba, Cina, Siria, Iran, LIbia e liberticidi varii, quando il mondo libero li boicottava o almeno ne era fortemente critico).Adesso piangono su Bin Laden, immoralmente incapaci di giorire dell'eliminazione di un mass-murderer, di un assassino seriale e istigatore al genocidio.E riempiono pagine su pagine di boiate sui Fratelli Musulmani (i "genitori" di Al Qaida e Hamas) che sarebbero "moderati".Credo che l'Europa sia in uno stato avanzato di decadenza, e che, a scanso di sterzate serie, la "dhimmitudine" - leggere il libro, please! - sia il destino dell'Eurabia - leggere il libro please!.Cara Fiamma, continua ad essere una delle poche voci sane in merito nel mondo politico italiano.



Per offrirti un servizio migliore fiammanirenstein.com utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.