Fiamma Nirenstein Blog

Storie troppo ordinarie di cinismo e superficialità , senza un filo di classe La triste galleria delle donne di Bill

lunedì 26 gennaio 1998 La Stampa 0 commenti
SU Clinton, il suo priapismo, il suo arcaico ius primae noctis, invariabilmente associato con la forza del potere, c'è poco da dire: è quasi simpatico per quanto appare fuori della storia, quasi pazzoide. Un uomo così bravo, così politicamente attendibile, il primo democratico rieletto per due termini consecutivi, che tiene in piedi un'economia tanto solida di fronte alle tempeste asiatiche, un navigatore che sa tenere a bada Netanyahu e Arafat nelle stesse ore in cui tutta l'America ride della sua sessualità ... Chissà , se va bene forse dice la verità , almeno in parte. Così sia, per ora. Ma nelle storie d'amore e di sesso bisogna essere sempre in due: e qui comunque i due sessi sono implicati, quindi occupiamoci per il momento delle varie lei. Raramente, come in questa storia, l'imbarazzo è stato tanto vasto, disteso a 360 gradi: moglie, amante, amica dell'amante, l'una che fa una figura peggio dell'altra. Ma perché , perché Hillary Clinton, per esempio, se n'è uscita non solo con una pubblica dichiarazione di solidarietà , ma anche con l'impegno di coordinare la squadra professionale per la difesa legale e morale del Presidente? Dopo che già una volta aveva salvato la carriera politica del marito apparendo con lui in televisione per una pubblica dichiarazione di amore post tradimento, non sarebbe adesso stato di migliore esempio per le donne, verso cui ha pure delle responsabilità , aspettare un momento, tacere, o almeno dichiarare con discrezione il suo grande affetto per Bill senza entrare in una dimensione tanto pratica, combattente, starei per dire affaristica? Così facendo, invece, Hillary suggerisce un'idea peraltro suffragata da tutte le cronache di palazzo: ormai infatti si dice e si scrive che la moglie del Presidente, così intelligente, colta, il vero autore del successo del marito, il lavoro di first lady lo compia appunto come una professione, molto importante. Ma senza amore. Lasciando da parte Paula Jones, un tipo interessato certo molto più al denaro che alla pubblica morale (almeno così appare) e rispettando la storia d'amore con Infine, l'amica di Monica, la gran pettegola signora Linda Tripp, fissata sugli amori del Presidente, di cui aveva già spiato e spifferato un altro ipotetico episodio, carica di fili elettrici e orpelli meccanici per registrare le ripetute telefonate, frenetiche, fissate, della giovane amica del Presidente, a volte alcune decine al giorno, carpendone semplicemente la buona fede. Mi pare di vederla: "Dimmi cara, come ti capisco] E allora lui? E allora tu?". Che figura, care donne] Fiamma Nirenstein

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